Gli angeli sono arrivati al museo del Catharijneconvent, e ci rimarranno fino al 25 gennaio: la grande mostra Allemaal Engelen, dedicata ai messaggeri celesti nell’arte, nella religione, nella cultura popolare è uno degli eventi di maggior richiamo dell’inverno di Utrecht. A soli 35 chilometri da Amsterdam, che nelle giornate limpide potrete scorgere dall’alto del campanile del duomo salendone i 465 gradini, questa storica città è senz’altro una delle più belle di tutta l’Olanda, e non tradisce le attese. La sua solida prosperità, risalente al periodo fra il XVI e il XVII secolo, è testimoniata dagli eleganti edifici del centro solcato da una fitta rete di tipici canali formati dal Vecht, una ramificazione del Reno, in particolare l’Oudegracht e il Nieuwgracht sulle cui sponde si allineano caffè, ristoranti e locali alla moda. Il tutto in un’atmosfera giovane e vivace grazie alla presenza della storica università fondata nel 1636, la più importante del paese e una delle maggiori in Europa, con decine di migliaia di studenti. Anche i tempi moderni hanno offerto il loro tributo al mélange culturale di Utrecht: di sorprendente attualità è la residenza Rietveld-Schröderhuis progettata nel 1924 da Gerrit Rietveld, esponente del movimento De Stijl: rosso, blu, giallo, bianco, grigio, nero sono i colori utilizzati per le strutture e gli arredi, come nei quadri di Piet Mondrian che è stato un altro illustre rappresentante di questa corrente artistica. Di tutt’altro genere è il fiabesco castello neogotico De Haar con collezioni d’arte, sontuosi giardini e l’adiacente villaggio di Haarzuilens. Per le feste di fine anno, dal 25 al 30 dicembre, un appuntamento a misura di famiglia è quello con il Kerstland, un grande parco di divertimenti al coperto con mercatino natalizio e delle pulci, giostre, spettacoli circensi e personaggi in costume. E a meno di un chilometro c’è l’ingresso del campeggio cittadino: comodo, no?
PleinAir 437 – dicembre 2008