Attorno al capriccioso scorrere della Loira non mancano le possibilità di camminare, pedalare e navigare a piacimento. Sulla falsariga dei percorsi ciclabili dei grandi fiumi europei, come il Danubio e il Reno, anche qui si sta lavorando nella direzione di un unico grande viaggio su due ruote da Orléans all’Atlantico: la Loire à Vélo (www.loire-a-velo.fr). Certo, il lavoro da fare è ancora parecchio, ma dipartimenti e regioni si stanno muovendo nella giusta direzione. Oltre all’itinerario principale, una serie di anelli sono stati segnalati sul terreno soprattutto nella zona dei castelli più conosciuti, dove si possono anche affittare biciclette (a Blois, tra gli altri, www.randovelo.fr, a Chambord Traineur de Loire, tel. 0033/254/333754). Un tratto fra i più godibili della riva sinistra, partendo da Saumur, porta a Montsoreau e a Candes-Saint-Martin.
Proprio da quest’ultima località parte una delle brevi crociere proposte da diverse organizzazioni che hanno sede lungo le rive: si tratta del tour effettuato dal battello Amarante (tel. 00033/247/958085, www.loireterroir.com) che inizia appunto a Candes, sfiora il castello di Montsoreau e poi sbuca nella Loira dal corso della Vienne. Non sempre i tratti navigabili sono lunghi, sia a causa dei capricci del fiume (gonfio d’acqua in primavera ma spesso ridotto a poca cosa nella stagione secca) che delle sue molte dighe, ma in passato la navigazione sulla Loira fu una delle grandi risorse del paese. Il traffico di battelli grandi e piccoli lungo la via d’acqua che Colbert, il celebre politico ed economista di Luigi XIV, aveva definito l’arteria commerciale più importante del regno di Francia doveva essere impressionante, se si leggono le cronache dei mercanti o si cercano stampe e quadri che raffigurano le affollate banchine dei porti di Nantes, Blois e Orléans. Ad aiutare la non facile navigazione era anche una caratteristica geografica del fiume: il suo corso da Nantes fino a Orléans, orientato da ovest a est, è battuto da un vento costante che permetteva alle imbarcazioni di procedere contro corrente utilizzando delle vele imponenti, altissime sui loro alberi per sfruttare ogni minimo refolo anche al di sopra della barriera degli argini.
Quanto ai camminatori, anche loro hanno ottime chance visto che lungo il fiume si snoda uno dei più collaudati itinerari escursionistici di Francia, il GR3, ovvero il sentiero della Grande Randonnée della Loira. E’ stato il primo tra quelli a lunga percorrenza ad essere segnalato nell’Esagono (era il lontano 1947) e il fatto che porti il numero 3 non deve trarre in inganno: all’epoca si preferì infatti lasciare liberi i primi due numeri perché destinati a itinerari che avrebbero dovuto toccare la capitale Parigi. Attraverso cinque regioni e dodici dipartimenti, il tracciato del GR3 consente di percorrere più di 1.300 chilometri dalle sorgenti del fiume, ai piedi del Mont Gerbier du Jonc, fino all’estuario sull’Atlantico a valle della città di Nantes. Anche solo a vederlo disegnato su una carta (come quella che si trova sul sito della Féderation Française de la Randonnée Pedestre alla pagina www.ffrandonnee.fr/GR3/GR3.htm) ci si rende conto della straordinarietà del percorso: ovviamente non sono luglio e agosto i mesi migliori per una camminata così lunga, ma in compenso va detto che moltissimi sono i brevi itinerari escursionistici, anche questi usualmente segnalati, che partono dai castelli e dalle mete più celebri del Pays de la Loire.
PleinAir 432-433 – luglio-agosto 2008