Turi in camper, la patria delle ciliegie

Ogni anno in primavera a Turi la Passeggiata tra i Ciliegi in Fiore offre l’opportunità di conoscere una delle più antiche e vive tradizioni della cultura contadina pugliese

Indice dell'itinerario

Situata nella provincia di Bari ai margini della Murgia, la località di Turi è ricordata anche perché negli anni Trenta Antonio Gramsci e Sandro Pertini furono rinchiusi nel carcere cittadino. In particolare Gramsci proprio durante quel periodo di reclusione scrisse i celeberrimi Quaderni del carcere.

Ma noi siamo qui per un altro motivo. In primavera (quest’anno il 10 o il 17 aprile) l’associazione Mule del Carro di Sant’Oronzo organizza la Passeggiata tra i Ciliegi in Fiore, un’occasione imperdibile per rivivere la vita contadina di duecento anni fa. Alle 9 del mattino una grande radura alla periferia del paese accoglie i partecipanti che convergono a decine con carretti, carri, tiri a due, carrozzelle, sciarrette e qualunque altro mezzo trainato da animali. Le mule e i cavalli sono bardati a festa, con vistosissime placche di metallo e pennacchi, frutto di un lavoro artigianale le cui radici affondano in un lontano passato. Attorno alle 11 ha inizio la sfilata lungo la via principale del paese, con grande concorso di pubblico festoso.

Passeggiata tra i Ciliegi in Fiore
Passeggiata tra i Ciliegi in Fiore

Come funzionata la Passeggiata a Turi?

Riesco a essere ospitato su un grande carro di fine Ottocento, restaurato e coloratissimo. Mi arrampico faticosamente sulla scaletta e guadagno una posizione posteriore su un piccolo sedile in legno, che sarà il mio rifugio per le prossime due ore. I proprietari di carro e mula mi assicurano che l’animale è tranquillo ed è stato addestrato per un anno intero.

Mi dicono anche che il loro è uno dei mezzi più scomodi, in quanto non dotato di balestre e i colpi si sentono tutti sulla colonna vertebrale (mia, non della buona mula). La notizia non mi conforta, e ancor meno l’ulteriore consiglio dei miei carrettieri: stare in piedi sul carro è meglio che stare seduti perché le ginocchia fungono da ammortizzatori. Appena cominciamo a muoverci, capisco tutto in un lampo: l’equilibrio è assolutamente precario, ma reggendomi con una mano agli appigli delle paratie riesco a trovare una posizione più o meno stabile, che mi permetta di scattare qualche fotografia.

I variopinti mezzi, tutti in perfetto stato di conservazione e funzionamento, sfilano ordinatamente e dal carro salutiamo il pubblico, traguardando tra le orecchie della paziente mula la fila di traini che ci precedono. A un tratto, e senza nessuna motivazione apparente, l’animale non risponde più agli ordini: si mette di traverso, punta decisamente su un’auto parcheggiata e sembra che voglia portarci contro la macchina. Mi sorprende il fatto che i carrettieri riescano a conservare una calma serafica anche in questo frangente, mentre io ho il cuore in gola. Basta un urlo a far rinsavire la mula, che dopo due minuti è nuovamente in marcia verso l’ancora lontana destinazione.

Passeggiata tra i Ciliegi in Fiore
Passeggiata tra i Ciliegi in Fiore

La vera sorpresa però ci attende nel momento in cui il corteo abbandona il centro abitato e s’inoltra nelle strade di campagna. Solo ora comprendo in pieno il consiglio di stare in piedi e afferrarmi saldamente alle paratie. Con lo sterrato i sobbalzi diventano incredibili, la rigidità della struttura sembra scaricarsi tutta sulla mia schiena.

Di colpo attorno a noi il paesaggio cambia radicalmente: cominciamo ad attraversare distese di ciliegi in fiore, che rappresentano una delle maggiori risorse dell’agricoltura locale e che danno appunto il nome alla manifestazione. Turi è infatti la patria della ciliegia ferrovia, varietà rinomata per la consistenza, la grandezza e la dolcezza del frutto. Il nome deriva dal fatto che il primo albero crebbe spontaneamente ai bordi di un tracciato ferroviario nel comune di Sammichele di Bari, e fu coltivato negli anni Trenta dal casellante dell’epoca.

Masseria Villa Gonelli, dove termina la Passeggiata
Masseria Villa Gonelli, dove termina la Passeggiata

Seguiti da gruppi di ciclisti e bikers che ci accompagnano divertititi, cominciamo a scorgere in lontananza la nostra destinazione finale, la masseria Villa Gonnelli a Musacco, che accoglierà il corteo e il pubblico. Percorso un breve tratto sulla superstrada chiusa al traffico, finalmente attorno alle 13.30 ci fermiamo nella grande aia della masseria, nella quale sono state sistemate lunghe tavolate comuni dove poter assaggiare a un prezzo modico orecchiette, formaggio e salumi locali, carne arrosto e vino rosso Primitivo. Saltare giù dal carro è un’altra impresa, si ha un po’ l’impressione di essere appena scesi da una barca. Non resta che metterci in fila e attendere il nostro turno per gustare le specialità di questa terra, sotto un cielo d’aprile che solo in Puglia ha questi colori.

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