Tatra, si replica

Dateci altre notizie sul Parco dei Tatra: è stata la richiesta di molti lettori, a seguito dello speciale Polonia pubblicato sul n. 307. E noi li accontentiamo, con un nuovo viaggio di approfondimento e nuove escursioni nell'area protetta.

Indice dell'itinerario

Zakopane è uno dei più attivi centri culturali della Polonia; fin dal secolo scorso ha ospitato, e ospita tuttora, artisti e intellettuali. A cominciare dalla terza settimana di agosto, la cittadina ospita il “Festival del folclore degli altipiani”. Ogni anno coinvolge migliaia di turisti, polacchi e stranieri, desiderosi di scoprire i costumi, le danze, l’artigianato e le musiche tipiche del Podhale, la regione dove forse più di altre la cultura montana ha mantenuto inalterata la sua genuinità. Nei paesi più piccoli le case ricordano quelle descritte nelle favole per bambini: semplici, circondate dai boschi o da verdi prati con i covoni di fieno disposti a righe parallele. Chocholow è un villaggio delizioso, in buona parte costituito da antiche case del XVIII e del XIX secolo. Alcuni interessanti edifici storici sono visibili anche nel centro di Zakopane. Frequentato dalla gente locale è il mercatino posto a nord-ovest dell’area pedonale. Sui banchi degli ambulanti si trova di tutto, dalle ruvide coperte di lana colorata ai morbidi cuccioli di cane pastore del Podhale, dai cesti di giunchi intrecciati ai gioielli di giada. D’estate, il mercato si anima di contadini che scendono dalle loro case di montagna per vendere i prodotti dei campi e l’oscypek, una varietà di formaggio pecorino affumicato. Zakopane è la punta di diamante dello sci, dell’escursionismo e dell’alpinismo polacco; ogni anno questa cittadina, che conta circa trentamila abitanti, ospita più di tre milioni di visitatori curiosi di vedere i monti amati da Karol Wojtyla. Nessun turista rinuncia alla classica gita in carrozza e alla romantica passeggiata attorno al lago Morskie Oko, Occhio di Mare. E’ il più vasto specchio d’acqua dei Tatra, la cui notorietà è in parte legata a una leggenda che lo vuole direttamente collegato al mare. Nelle sue acque si specchia il Monte Rysy, 2499 metri, il massimo rilievo del paese.
Posti a cavallo tra la Polonia e la Slovacchia, i Monti Tatra sono una catena geologicamente giovane, compresa tra le Alpi e gli Urali. Da più di quarant’anni i Monti Tatra rientrano nei confini di un vasto parco naturale che, includendo anche la più cospicua parte slovacca, abbraccia circa 750 chilometri quadrati di notevole pregio naturalistico. All’interno dell’area protetta trovano rifugio sicuro cervi, linci ed orsi bruni, le cui tracce si riescono a individuare anche su sentieri molto frequentati.
Le più belle montagne del paese da anni sono una “palestra” frequentata dai migliori alpinisti europei. Per apprezzare la bellezza dei Tatra, non bisogna essere scalatori provetti: 260 chilometri di sentieri ben segnati consentono anche ai meno esperti di scoprire i tesori di un parco naturale abitato da gente generosa, orgogliosa e tenace come quell’escursionista chiamato Wojtyla.

Alla scoperta dell’architettura tradizionale
A Zakopane conviene visitare il Museo Tatra Tytus Chalubinski che ospita un’interessante ricostruzione delle stanze di una casa tipica; si trova in Via Krupowki 10, nell’area pedonale al centro della cittadina. Sempre a Zakopane vi consigliamo di raggiungere Villa Koliba con il Museo dello Stile Zakopane, posta in Via Koscieliska 18, sulla strada diretta a Chocholow. Ripresa la strada principale 958 raggiungete Witow e Chocholow. Merita una sosta anche il piccolo Museo di Vita Contadina nel centro del paese. Tornati a Zakopane seguite la rotabile 95 per Nowy Targ, dove si devia sulla destra per la statale 969 diretta all’abitato di Lopuszna con una bella chiesetta in legno del XVI secolo. Continuando sulla statale 989 si arriva a Debno, centro rinomato per ospitare una delle più rappresentative chiese in legno della Polonia. Da qui continuate per Niedzica e poi seguite le indicazioni per l’imbarcadero da cui partono le zattere che discendono le Gole di Dunajec, poste all’interno del Parco Nazionale dei Pieniny (parcheggio a lato del fiume, vedi PleinAir n. 307). L’itinerario descritto è lungo complessivamente circa 120 chilometri.

Trekking con vista su Zakopane
Dalla Via Krupowki a Zakopane scendete verso nord-ovest, attraversate la Via Koscieliska e oltrepassato il mercato raggiungete la funicolare. Saliti alla stazione superiore Gubalowka (1120 m), da cui si domina Zakopane, prendete il sentiero di sinistra (segni rossi e azzurri). Lungo il facile cammino incontrerete una tipica chiesetta in legno e poi la località Palkowka (20 minuti). Da qui si continua verso sud-ovest (segni azzurri) fino alla località Butorowski Wierch (1160 m), nei pressi della quale arriva una seggiovia. Si torna a Zakopane seguendo il sentiero marcato da segni azzurri: il tracciato prima scende nel bosco e quindi nei prati sovrastanti l’Hotel Kasprowy (1 ora in discesa, in totale poco più di un’ora e mezza complessive, T turistico). Tra Polonia e Slovacchia
Nei pressi dell’uscita del campeggio Pod Krokwia di Zakopane parte il bus per la località Kuznice (1023 m), dove si trova la funivia diretta alla Cima Kasprovy (strada interdetta ai veicoli privati). Conviene partire al mattino piuttosto presto, per evitare la coda all’impianto ma soprattutto per sfruttare al meglio le prime ore della giornata, generalmente meno soggette alle bizzarrie del tempo. Raggiunta la stazione superiore (circa 1950 m), seguite l’evidente sentiero in direzione sud-est. Dopo circa un quarto d’ora di cammino arriverete sulla Cima Beskyd (2112 m), da cui si ha una suggestiva vista della Valle Gasienicowa e delle cime rocciose Swinica e Koscielec. Tornati all’arrivo dell’impianto seguite il sentiero diretto al Monte Giewont, in direzione ovest. Il tracciato si sviluppa su una cresta che domina la profonda Valle Ticha, in territorio slovacco. Il cammino non presenta difficoltà, tuttavia è necessaria una certa cautela per non scivolare sul terreno a volte fangoso.
Dopo circa un’ora e mezza di cammino, per lo più in piano, si raggiunge la Cima Kondracka Kopa (2005 m). Deviate quindi a destra e scendete la cresta diretta al Passo Kondracka Przelecz (1725 m, 35 minuti dalla cima). Da qui, se si prosegue dritti, in circa mezz’ora si arriva sulla panoramica Cima del Monte Giewont (1894 m); altrimenti potete scendere verso est per il sinuoso sentiero che attraversa un pendio coperto da mughi e da piante di mirtilli. Prima di raggiungere le fitte abetaie, sulla sinistra incontrerete il Rifugio Kondratowej (1333 m, a un’ora dal Passo Kondracka Przelecz, possibilità di ristoro). Attraversata una radura, un ampio sentiero si addentra nel bosco e raggiunge la stazione di partenza dell’impianto. L’itinerario, per escursionisti E, richiede 5/6 ore di cammino (circa 300 m di dislivello in salita, 1250 m di dislivello in discesa).

Occhio di Mare
Il parcheggio in località Polana Palenica, punto di partenza dell’escursione, si può raggiungere in autobus da Zakopane (partenze dalla stazione centrale, bus diretto per Morskie Oko). Con un mezzo proprio, da Zakopane seguite la rotabile 95 fino a Poronin, dove si devia a destra sulla strada 961. Arrivati a Klin (abitato posto nei pressi di Bukovina Tatrzanska), deviate ancora a destra e risalite a Polana Palenica (mezz’ora da Zakopane, parcheggio). Da qui si risale a piedi la strada asfaltata che porta al lago e al Rifugio Morskie Oko (Occhio di Mare, 1393 m, 12 km, 2 ore e mezzo). Potete vedere alcune cascate e, se percorrete un sentiero parallelo alla strada asfaltata, le tracce dell’orso e con molta fortuna l’animale stesso. Altrimenti potete usufruire delle carrozze trainate da cavalli che fanno la spola tra il parcheggio e la località Wlosienica, posta a tre chilometri dal Rifugio Morskie Oko. Dal belvedere antistante al rifugio inizia un comodo e frequentato sentiero che gira attorno al lago (50 minuti, T turistico, percorso non completamente segnato). Vi consigliamo di salire anche al lago Czarny Staw: per raggiungerlo dovete seguire la riva sinistra del lago Morskie Oko (guardando verso monte); dopo un quarto d’ora di cammino, sulla sinistra, parte un ripido sentiero che fiancheggia numerose cascate e porta alla meta (1583 m, un’ora). Dal lago Czarny Staw si parte per il Monte Rysy, la cima più alta della Polonia. E’ una salita panoramica, frequentata soprattutto dagli escursionisti polacchi; se non ve la sentite di affrontare la seconda parte dell’ascensione (EEA, percorso attrezzato), vi consigliamo comunque di salire oltre il lago per avere una bella vista d’insieme della valle e dei suoi specchi d’acqua. Il sentiero costeggia sulla sinistra il lago Czarny, poi riprende ripido (segni rossi). Lasciata sulla destra una grande parete di roccia salite un ghiaione fino a un nevaio. Continuate lungo il sentiero, diretto all’attacco della via ferrata. Continuate lungo questa fino all’esposta cresta finale (non attrezzata) e alla cima (2503 m). La salita dal Rifugio Morskie Oko richiede complessivamente dalle quattro alle quattro ore e mezzo, la discesa dalla cima circa due ore e mezzo.

PleinAir 321 – aprile 1999

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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