Soave in camper, un brindisi sotto le mura

Sono tanti motivi che valgono una visita alla cittadina di Soave, località amica degli amanti del camper

Indice dell'itinerario

Percorrendo in camper l’autostrada da Milano in direzione Venezia, dopo l’uscita Verona Est si scorge un maniero in posi­zione dominante in cima a una collina: è il Castello di Soave, che come una sirena attira i navigatori di terra.

Area di sosta Soave

La storia di Soave

Dalla funzio­nale area di sosta camper seguendo il fiume Tramigna si raggiunge a piedi Porta Verona e da qui Via Roma, il corso principale di Soave. Abbiamo così modo di ammirare le Mura Scaligere, costruite nel 1369, che cingono in un abbraccio l’intero centro storico.

Tre sono gli antichi accessi al borgo: Porta Aquila a nord, Porta Verona a sud e Porta Vicentina a est, a cui si aggiungo­no alcuni varchi aperti in tempi recenti. Negli ultimi anni la cinta muraria è stata sottoposta a interventi di recupero che l’hanno portata all’antico splendore, anche se qualche tratto è ancora in attesa di restauri.

Per la sua posizione strategica Soave è stata contesa nel corso dei secoli passando dagli Scaligeri, che ampliarono il castello, ai Visconti e ai Carrara. Dal 1405 furono i Veneziani a prenderne possesso sino alle campagne napoleoniche della fine del Settecento; nel 1811 la città venne devastata dagli Asburgo che la dominarono fino all’annessione del Veneto al Regno d’Italia avvenuta nel 1866.

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Il centro storico di Soave

Varcata Porta Verona troviamo sulla destra la Contrada degli Ebrei; risalendo quindi Via Roma s’incontrano la chiesa di San Lorenzo e il duomo, dall’elegante facciata in stile rina­scimentale; l’interno, a navata unica, è impreziosito da altari barocchi e pregevoli dipinti.

Palazzo di Giustizia

La curiosa piazza che incontriamo subito dopo è quella dell’Antenna, così chiamata perché in mezzo si erge una lunga asta donata dalla Serenissima in ricordo delle gesta eroiche del popolo soavese, guidato dal capitano Rangone: un omaggio importante, su cui ancora oggi durante le feste civili s’innalza lo stendardo di San Marco. Davanti a noi abbiamo il Palazzo di Giustizia, semplice ed elegante, con una loggia a quattro portoni.

Nel mezzo della facciata, sopra un poggiolo, è posta una statua della Vergine col Bambino. Sulla destra sorge il palazzo eretto nel 1411 da Nicolò Cavalli, capitano di Soave, in perfetto stile gotico-veneziano con finestre trilobate ad arco acuto. A breve distanza dalla piazza troviamo la chiesa dei Padri Domenicani, edificata nel 1443 in stile lombardo; restaurata nel 1984, conserva alcuni degli affreschi originali.

L’itinerario prosegue lungo l’erta strada che sale sulla destra in direzione del castello; il complesso, a cui si accede dall’ingresso situato alla fine della stradicciola, merita una visita non affrettata che può iniziare dal ponte levatoio pro­tetto dall’imponente torre sulla quale si trova un bassorilievo di San Giorgio.

Tornati in Piazza dell’Antenna imbocchiamo Via Camuz­zoni, all’inizio della quale troviamo subito il Palazzo Pullici del XV secolo, dove – come ricorda una lapide – trascorse la sua infanzia lo scrittore Ippolito Nievo.

Palazzo Capitani

Più avanti s’incontra il Palazzo Scaligero risalente al XIV secolo, anche detto del Capitano perché durante la domina­zione veneziana divenne la residenza della massima autorità. L’edificio, donato dalla famiglia Zanella insieme all’omonimo parco, è oggi la sede del Comune.

I dintorni di Soave in camper

Lasciamo il borgo uscendo da Porta Aquila e ci portiamo (a piedi o volendo con il veicolo) verso la chiesetta di San Rocco, edificata nel XV secolo, e la chiesa di Santa Maria Assunta della Bassanella. Quest’ultima, risalente al XII se­colo e abbellita da pregevoli dipinti, deve la sua fama alla leggenda dell’apparizione della Madonna nella vicina Valle Ponsara. Dalla piazza antistante il panorama spazia sugli ordinati vigneti che si estendono a perdita d’occhio rendendo famosi il territorio di Soave e i suoi dintorni.

Grappoli maturi di uva Garganega

Dalla chiesa una stradina scende attraversando Borgo Bassano, di tipica impronta medioevale, per portarci di nuovo in centro. Conviene a questo punto, attraversando le mura con la Porta Vicentina, raggiungere Borgo Covergnino: qui troviamo l’elegante complesso della Rocca Sveva con annessa cantina e, poco lontano, la chiesa di San Giorgio edificata dai Francescani nell’XI secolo; un bassorilievo sulla facciata raffigura un San Giorgio a cavallo che uccide il drago. In seguito alla peste del 1630 che colpì il territorio, la chiesa fu trasformata in lazzaretto.

Soave è famosa non solo per l’omonimo vino nelle diverse varietà, ma per tanti altri prodotti che si possono trovare nei tipici negozi sparsi per il borgo: tra questi il prosciutto crudo e il formaggio Monte Veronese Dop.

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