Salotto svizzero

Placidamente adagiata là dove il fiume Reuss si immette nel lago dei Quattro Cantoni, Lucerna svela il suo fascino mitteleuropeo lungo i frequentati quai, nei nobili palazzi rinascimentali, nella grandiosità dei suoi celebri ponti di legno. Tradizionale meta d'élite, bene accoglie, in un ottimo campeggio, anche il turista pleinair.

Indice dell'itinerario

Lucerna è senza dubbio una delle città più affascinanti della Svizzera. Lo è per le vette che ne chiudono l’orizzonte, poi per i ponti di legno, tra i più antichi d’Europa, e infine per quell’atmosfera un po’ fin de siècle, dovuta agli alberghi lussuosi, o ai vecchi battelli a pale che trasportano i turisti a spasso sul lago. Non a caso Richard Wagner, Goethe, Lev Tolstoi, la regina Vittoria scelsero questa località per le proprie vacanze: testimoni d’eccezione per quella che si è sempre più affermata come una meta privilegiata del turismo mitteleuropeo, anche di quello pleinair. Proprio accanto al grande Museo Svizzero dei Trasporti, infatti, a due passi dalle rive del lago, si trova un campeggio magnifico. Da qui è facile raggiungere la città, da visitarsi a piedi.
D’inverno, durante il periodo di Carnevale, Lucerna mostra il suo volto più caloroso. Bande musicali, carri, maschere sfilano per i vicoli, scorrono sui ponti, tengono allegramente sveglia la città fino a notte tarda, se non fino al mattino. Durante tutto l’anno, invece, l’amante della natura può trovare notevoli soddisfazioni osservando il lago, dove sostano svassi, cigni e soprattutto tantissime anatre. A livello culturale, il primo piano spetta alla Lucerna Musicale , l’annuale Festival Internazionale di Musica, inaugurato nel 1938 con un memorabile concerto diretto da Arturo Toscanini.

Scoprire la città
Una visita di Lucerna non può che partire dal Kappellbrucke, lo splendido ponte coperto in legno, del XIV secolo, ricostruito dopo che un incendio l’aveva in gran parte distrutto. Il monumento costituiva una parte importante del sistema difensivo urbano, comprendente anche imponenti mura. A metà della sua lunghezza sorge l’imponente torre ottagonale, detta Torre dell’Acqua, un tempo prigione, archivio e camera del tesoro. All’estremità est del ponte si sbuca nel Rathausquai, di fronte la chiesa di San Pietro: è uno dei quartieri più eleganti di Lucerna, dove si trovano bar, alberghi e case con grandi arcate; il martedì e il sabato vi ha luogo il colorato mercato cittadino. Da qui, si raggiunge il Weinmarkt (la piazza del mercato del vino), sede del mercato dell’artigianato (il primo sabato del mese, da aprile a dicembre). Seguendo la Kornmarktgasse si arriva al Kornmarkt (piazza del mercato del grano), in cui si trova l’Altes Rathaus (antico municipio), palazzo seicentesco affiancato da una torre del ‘500.
Imbocchiamo ora la Furrengasse (al civico 21 c’è il Museo Picasso con opere dell’artista e foto della sua vita) fino alla Kappellplatz, dove si trovano la più antica chiesa della città e una fontana dipinta del 1918. Tornati indietro per la Weggisgasse – attraversando così il centro storico – si arriva al secondo ponte di legno della città, lo Spreuerbrucke (detto Ponte del Mulino), del XV secolo. Al di là incontreremo il Museo di Storia Naturale. Per la Reussteg, che costeggia il fiume, si giunge poi ad un altro importante simbolo di Lucerna, la chiesa barocca dei Gesuiti e quindi al Palazzo del Governo. A questo punto conviene riattraversare la Reuss e raggiungere la Schwanenplatz, il cui nome è dovuto alla presenza, ovunque nel fiume e nel lago, degli eleganti cigni reali. Dalla piazza partono i famosi quai (lungolago) lucernesi, con splendide passeggiate pedonali (e ciclabili), grandi alberghi e gli ormeggi dei battelli turistici. Notevole la vista sul lago e sulla vetta del Rigi, la “Regina delle Montagne”. Volendo, si può arrivare alla Hofkirke, la cattedrale dedicata a San Leodegario: dell’originale medioevale restano solo i due slanciati campanili, mentre la facciata è seicentesca; all’interno, un organo del 1639. Seguendo la Lowerstrasse si giunge alla Lowenplatz (dov’è il Palazzo del Panorama con un gigantesco dipinto di Castres); da qui, per la Denkmalstrasse, si raggiunge il Giardino del Ghiacciaio, preceduto dal Monumento del Leone, scultura del XIX secolo ricavata dalla viva roccia e dedicata alle guardie svizzere cadute durante la rivoluzione del 1792.
Il Giardino del Ghiacciaio venne scoperto nel 1872, ed è oggi monumento di importanza nazionale. Si tratta del letto di un antichissimo ghiacciaio, dove sono visibili massi erratici e trentadue Marmitte dei Giganti scavate dal torrente originato dal disgelo. Nell’annesso museo si trovano belle raccolte geologiche, paleontologiche e vari plastici, compreso quello della Svizzera centrale, realizzato nel XVIII secolo. Alcune camere del palazzo che ospita il museo sono arredate in stile d’epoca, con mobilio antico, quadri e suppellettili. Dal museo è poi possibile raggiungere la cinta di mura (1350-1408), della quale restano nove torri (alcune restaurate e accessibili al pubblico nel periodo estivo) e qualche tratto di notevole altezza.
Lucerna vuol dire anche Museo dei Trasporti, nel suo genere il più grande d’Europa. Vi si trovano grandi collezioni di veicoli di ogni tipo: carrozze, bici, tram, auto, aerei, navi; plastici mobili e simulatori spiegano il funzionamento di ogni mezzo. Ci sono anche divertenti giochi per bambini e un planetario con spettacoli a orario continuato. Prenotando per tempo, si possono avere visite guidate in italiano.
I dintorni della città offrono allettanti passeggiate: a cominciare dal Pilatus, vetta raggiunta da una ferrovia a cremagliera (ferma da novembre a maggio) e da una funivia. La vetta del Rigi è l’altra meta di possibili escursioni. Anche qui è possibile evitarsi gran parte della fatica utilizzando il treno a cremagliera o la funivia. Il lago dei Quattro Cantoni, infine, costituisce un piacevole diversivo alle gite via terra.
Tra i più puliti della Svizzera, è perfettamente balneabile, e le sue principali località sono collegate da battelli a motore. In una di queste, Tribschen, visse dal 1866 al 1872 il grande compositore Richard Wagner: la sua casa, oggi adibita a museo, ha visto nascere capolavori come i Maestri Cantori di Norimberga. Prendendo il treno o l’autobus per Engelberg, invece, si entra nel regno della mountain bike, dove è anche possibile ricevere lezioni di tecnica ciclistica.

PleinAir 316 – novembre 1998

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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