Pleinair a Colori

Un appuntamento da non perdere con i Paesi Dipinti per un grande raduno diffuso nell'Italia dei murales: nove borghi italiani accolgono a braccia aperte i turisti itineranti per svelare l'unicità del loro patrimonio artistico, culturale e ambientale.

Indice dell'itinerario

Rientrati dalle grandi vacanze, è l’ora di riprendere in mano il filo dei weekend di mezza stagione, brevi e tranquilli itinerari per scoprire o riscoprire tutto ciò che di bello l’Italia offre al turista pleinair. Ma dove andare, tra le infinite opportunità che il nostro territorio ci riserva? Ecco nove proposte davvero speciali in altrettanti Paesi Dipinti, che aderiscono all’omonima associazione: tutti insieme, nell’ultimo finesettimana di settembre, hanno organizzato in collaborazione con PleinAir un incontro che si svolge contemporaneamente in ciascuna località. In queste pagine ve le presentiamo una per una, con tutte le coordinate per partecipare al raduno: scegliete la vostra meta, prenotatevi e partite sulle rotte di questo straordinario pleinair a colori.

Albaredo per San Marco (SO)
Cornice di questo caratteristico borgo alpino a 35 chilometri da Sondrio è il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, ambiente ideale per passeggiate e trekking a piedi e in mountain bike: uno dei sentieri più facili e interessanti, che parte proprio da Albaredo per San Marco e si sviluppa per circa 7 chilometri, è quello che ripercorre l’antica Via Priula, storico percorso che collegava la Valtellina alla Serenissima. Intorno al paese si stende l’Ecomuseo della Valle del Bitto, così chiamato dal celebre e saporito formaggio (ora tutelato dal marchio DOP) proveniente dagli alpeggi della zona.
A sottolineare i valori del territorio e delle sue tradizioni è la scelta di promuovere il turismo, le produzioni agroalimentari e l’artigianato come assi portanti dell’economia: lo confermano i temi dei murales, ispirati soprattutto alle leggende e al folklore locale, che decorano le pittoresche viuzze acciottolate del centro storico, le cui case dalla tipica architettura montana si stringono intorno alla quattrocentesca chiesetta dei santi Rocco e Sebastiano.
Come arrivare Da Sondrio si segue la statale 38 fino a Morbegno e qui si imbocca la provinciale 1, che in una decina di chilometri porta ad Albaredo per San Marco.
Il raduno A disposizione dei partecipanti l’area di parcheggio PoliAlbaredo, con capienza massima di 28 equipaggi. Per l’iscrizione e per maggiori informazioni sulla manifestazione rivolgersi a Ivan Mazzoni, tel. 338 3964614. Altre notizie sul territorio si trovano nel sito www.vallidelbitto.it.

Azzinano di Tossicia (TE)
Il tipico ambiente della montagna abruzzese – siamo sui primi contrafforti del Gran Sasso – fa da cornice a questo piccolo borgo di alta collina, circondato dal verde di boschi e coltivi. Qui i murales sono stati realizzati da alcune delle maggiori firme della pittura naïf e sono dedicati a un tema davvero particolare: i giochi di una volta, quelli che i bambini mettevano in scena nelle strade divertendosi con poco.
Antichissime le origini del paese, come provano alcuni resti di sepolture del Neolitico. Le testimonianze più rilevanti del tessuto urbano, con pittoreschi vicoli acciottolati, sono però quelle fra Medioevo e Rinascimento: fra i molti edifici storici spiccano il Palazzo Marchesale del XVI secolo (oggi sede di un interessante museo etnoantropologico e artistico), il Palazzo Stadera, dello stesso periodo, e le chiese quattrocentesche di Sant’Antonio Abate e di Santa Sinforosa, con interni di notevole pregio.
Come arrivare Dalla A24 Roma-L’Aquila uscire a Colledara e proseguire per Tossicia e Azzinano.
Il raduno Spazio a volontà per 100 equipaggi e anche di più, in aree di sosta prive di servizi: per particolari esigenze rivolgersi alla Pro Loco, che allestirà anche una cena tipica a base di prodotti locali (da prenotare rivolgendosi a Luciano Marinelli, tel. 338 5700681). Per le iscrizioni contattare Giuliano Di Gaetano (direttore del museo), tel. 335 1048318; Alfredo Bifari, tel. 333 3810283; Luigi Ardizzi (assessore), tel. 338 8154673. Alte notizie sul paese all’indirizzo www.comune.tossicia.te.it.

Bagnasco (CN)
Sulle pendici di un colle affacciato in riva al Tanaro, che qui scorre poco distante dal confine con la Liguria, è un paese la cui remota impronta contadina si sposa a un patrimonio artistico e architettonico di antica origine e di insolito pregio, sottolineato dalla colorata varietà dei murales.
Risale probabilmente all’epoca romana e fu ristrutturato sotto il dominio francese il Ponte della Madonna, con suggestiva copertura ad arcate realizzata anche a scopo idraulico per il trasporto di acqua impiegata nell’irrigazione dei terreni. Dell’antica fortificazione medioevale rimangono ampi resti, fra cui una delle undici torri (simbolo di Bagnasco) che è stata ristrutturata in tempi recenti ed è collegata all’abitato da un sentiero che viene illuminato nelle ore notturne. Fra le numerose chiese spiccano Santa Margherita, eretta intorno al Mille e rifatta in stile barocco, che ospita preziosi affreschi; la neoclassica Sant’Antonio originariamente costruita in stile romanico lombardo; la cappella di Santo Spirito, appartenuta all’antico Hospitale, con campanile dalla pianta a triangolo.
Nelle vicina faggete del Baraccone si snodano vari percorsi escursionistici, mentre i climber possono approfittare di una serie di pareti attrezzate per arrampicare anche di notte.
Come arrivare Dalla A6 Torino-Savona (o dalle statali che corrono quasi parallele) uscire a Ceva e continuare per una decina di chilometri fino a Bagnasco.
Il raduno Punto di ritrovo è un’area con rifornimento idrico in grado di ospitare fino a 40 veicoli. In una struttura adiacente la Pro Loco allestirà la cena conviviale del sabato a base di specialità locali (su prenotazione, a modesto costo). Per l’iscrizione e altri dettagli rivolgersi al sindaco Beppe Carazzone, tel. 339 6665270, o al presidente della Pro Loco Piero Fornaseri, tel. 338 2194560. Un’ottima descrizione del paese si trova on line sul sito www.comune.bagnasco.cn.it.

Braccano di Matelica (MC)
Sullo sfondo spicca la sagoma del Monte San Vicino, panoramica meta di passeggiate nella natura, e tutt’intorno si stende la serena campagna marchigiana della Vallesina: Braccano, frazione di Matelica, è inserita in questo prezioso contesto ben noto agli amanti del pleinair per le sue valenze culturali e le molteplici opportunità di escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo. I murales sono stati realizzati in collaborazione con prestigiose accademie d’arte – Brera, Urbino, Macerata – e raffigurano soggetti assai vari, che hanno trasformato il paesino in un vero e proprio museo all’aperto.
Non meno interessante è il municipio capoluogo, il cui territorio era popolato già intorno al V secolo a.C. Più tardi sorse la romana Matilica (cospicui resti sono in mostra al Museo Archeologico Comunale). Il composito e ben conservato centro storico è denso di testimonianze di grande pregio: in particolare le poderose mura quattrocentesche, la casa-museo Piersanti con una delle collezioni artistiche più importanti della regione, il Teatro Comunale progettato dal Piermarini.
Come arrivare Dalla A14 Bologna-Taranto uscire ad Ancona Nord e proseguire per Fabriano, oppure a Civitanova Marche continuando per Tolentino, seguendo infine le indicazioni per Matelica e Braccano. Dal versante tirrenico si segue la statale 3 Flaminia, svoltando per Fabriano all’altezza di Fossato di Vico oppure per Camerino da Foligno.
Il raduno Porte aperte a un gran numero di equipaggi, poiché non sussistono problemi di ricettività: l’iscrizione va comunicata all’assessore al turismo Luciano Farroni, tel. 392 2718022, che i partecipanti potranno contattare anche per maggiori dettagli sul paese (www.comune.matelica.mc.it).

Calcio (BG)
E’ stata battezzata “Narrano i Muri” l’iniziativa di decorare gli edifici di questa cittadina della pianura lombarda, voluta dal Comune con il preciso scopo di rievocarne la storia e le tradizioni arricchendo ogni anno il patrimonio muralistico grazie all’intervento di qualificati artisti. Fra i soggetti più originali troviamo anche avvenimenti degli ultimi secoli, come la costruzione del ponte sul vicino corso dell’Oglio e l’arrivo della ferrovia, e momenti significativi della vita della comunità.
Il ritrovamento di un mosaico del III secolo (oggi conservato nel Museo Archeologico di Bergamo) testimonia l’origine latina di Calcio, il cui sviluppo riprese a partire dall’epoca medioevale. I principali monumenti sacri del grazioso centro storico sono la pieve e la parrocchiale, entrambe dedicate a San Vittore, mentre l’architettura civile comprende varie residenze nobili (interessante il Palazzo Oldofredi, provvisto di ponte levatoio) e il Castello Silvestri, con cortile a portici decorato da begli affreschi.
Come arrivare Dalla A4 Torino-Trieste uscire a Palazzolo e proseguire fino a Urago d’Oglio, da cui si devia brevemente per Calcio. Il paese è attraversato dalla statale 11 Padana Superiore che collega Milano a Brescia.
Il raduno Un’ampia area con capacità di circa 50 equipaggi e due idranti per il carico dell’acqua è la base dell’incontro, che si svolge in concomitanza con la sagra del fungo chiodino. In programma anche la visita ai musei cittadini e una passeggiata serale alla scoperta dei murales (per informazioni www.comune.calcio.bg.it). Coordina le iscrizioni Cinzia Bariselli, tel. 0363 968444 (ore ufficio) o 333 6942243 (nei due giorni del raduno).

Furore (SA)
Lo spettacolare paesaggio della Costiera Amalfitana non ha bisogno di presentazioni: in questo scenario famoso in tutto il mondo è inserito il paese di Furore. Peculiarità dell’impianto urbano è quella di essere formato da edifici sparsi nel verde di giardini, orti e vigneti, senza un vero e proprio centro ma con un tessuto di vicinati uniti fra loro da stradine, sentieri e camminamenti. Siamo a pochi chilometri da Amalfi e alle falde dei Monti Lattari, che verso il mare sono incisi da una stretta insenatura le cui alte pareti rocciose le hanno valso il nome di Fiordo. Nei pressi sono stati realizzati un ecomuseo e la cittadella del Cinema e dell’Arte, omaggio a Roberto Rossellini e Anna Magnani. L’abitato, oggetto dell’iniziativa “Muri d’Autore”, è un piccolo gioiello di quest’arte espressa da molti dei più rinomati muralisti italiani (ricordiamo fra gli altri Leone, Giovannetti, Mazzella, Canova, Farina) che hanno illustrato in particolare il rapporto fra l’uomo, il mare e la campagna.
Come arrivare Dalla A3 Napoli-Salerno uscire a Castellammare di Stabia (se si proviene da nord) o a Cava de’ Tirreni (se si proviene da sud), continuando per Amalfi. Il bivio per Furore, che si raggiunge su una strada stretta e con numerosi tornanti ma comunque praticabile, si trova fra Positano e Amalfi. In alternativa, dalla stessa A3 si esce a Nocera-Pagani e si prosegue per Corbara e Ravello, uscendo sulla litoranea nei pressi di Amalfi. Da ricordare che in alcuni periodi dell’anno o in specifiche circostanze, la strada della Costiera è chiusa al traffico pesante e ai veicoli ricreazionali: per questo motivo è indispensabile informarsi prima della partenza allo scopo di scegliere il percorso di avvicinamento più agevole.
Il raduno Un’occasione per pochi eletti, dovuta all’obiettiva mancanza di spazi adatti alla sosta in un territorio naturalmente scosceso: saranno non più di 10 gli equipaggi ammessi, distribuiti su tre piccole aree. Referente per le iscrizioni è Raffaele Ferraioli, presidente dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti, che risponde al 348 7014961. Maggiori informazioni su Furore anche nel sito www.comunefurore.it.

Gavazzana (AL)
A ridosso della Valle Scrivia, in un ambiente che ha conservato gli aspetti e i modi della civiltà rurale, il territorio di Gavazzana era abitato già millecinquecento anni prima dell’era cristiana da popolazioni liguri, la cui presenza è stata accertata nella zona. Per ritrovare i segni della fondazione del piccolo borgo, posto lungo il tracciato della consolare Postumia che collegava Genova ad Aquileia, bisogna invece arrivare intorno al IX secolo. Nulla rimane di una probabile chiesa preromanica e di un castello che doveva sorgere a guardia dell’abitato, in cima a uno sperone roccioso oggi occupato dalla chiesa di San Martino: dal sagrato si apre un’ampia vista sulla vallata e su tutto il circondario, con vaste campagne coltivate a cereali, vigneto e lavanda che si possono attraversare anche per mezzo di un percorso attrezzato per l’escursionismo e il mountain biking. La realizzazione dei murales è tuttora in corso, con l’esplicito scopo di valorizzare il paese e di offrire nuovi motivi d’interesse al visitatore.
Come arrivare Dalla A7 Milano-Genova o dalla parallela statale 35 dei Giovi uscire a Serravalle Scrivia e proseguire per Cassano Spinola e Gavazzana.
Il raduno La partecipazione è riservata a 15 equipaggi con iscrizione direttamente presso il sindaco Claudio Sasso, tel. 338 3520355. Maggiori informazioni sul paese si trovano nel sito www.gavazzana.al.it.

Ottati (SA)
All’estremità settentrionale del parco del Cilento e Vallo di Diano, questo borgo agricolo e pastorale sui colli campani in prossimità dei Monti Alburni è inserito in uno dei paesaggi più intatti e spettacolari della Campania, caratterizzato da estese faggete, pascoli in quota e fenomeni carsici, in special modo grotte e inghiottitoi.
I murales sono stati realizzati nella parte antica dell’abitato, risalente all’XI secolo, che si presenta in una configurazione tipica di questi luoghi, con le case strette le une alle altre e vegliate dalla rocciosa mole della Rupe. Di tutto rispetto il patrimonio monumentale di Ottati e del circondario, con il convento dei Domenicani eretto alla fine del ‘400 in cui si ammirano due bellissimi porticati, la parrocchiale di San Biagio, il santuario del Cardoneto e i resti della Civita, un insediamento le cui origini non sono ancora pienamente conosciute e del quale rimangono tratti delle mura di cinta e alcune parti di fabbricati civili e religiosi.
Come arrivare Dalla A3 Salerno-Reggio Calabria uscire ad Atena Lucana e imboccare la statale 166 in direzione di Roccadaspide: dopo circa 22 chilometri si trova il bivio a destra che, in un’altra decina di chilometri, conduce ad Ottati.
Il raduno Gli spazi predisposti per la sosta possono accogliere fino a 30 equipaggi con prenotazione presso l’assessore al turismo Martino Luongo, tel. 328 5391868. Innumerevoli notizie sul paese e sulle sue attrattive storiche e naturalistiche si trovano sul sito www.comuneottati.net.

Torre Canavese (TO)
Fra i Paesi Dipinti è uno dei più particolari: non solo per la quantità dei murales che lo decorano (quasi novanta), ma anche perché l’iniziativa è nata per volontà degli enti locali coinvolgendo numerosi artisti provenienti dalla Russia, con l’esplicito intento di far conoscere un’espressione artistica poco nota al di fuori dell’Europa orientale.
Il nucleo antico di Torre Canavese, sorto in un ameno territorio collinare già colonizzato dai Romani (il nome deriva appunto da una torre di quell’epoca), ha il suo fulcro nel castello medioevale ed è fitto di testimonianze storiche e architettoniche concentrate lungo le due strade principali: le chiese di San Grato, San Giovanni e San Martino, il Ricetto fortificato, il Palazzo Testa e la panoramica residenza dei Conti di San Martino. A poca distanza dall’abitato, in un territorio ricco di boschi e vigneti, si trovano una chiesa intitolata al Battista, costruita su un precedente sito druidico, e la cappella di San Giacomo, nei pressi di un singolare masso erratico detto Il Roc.
Come arrivare Dalla A5 Torino-Aosta o dalla statale parallela uscire a Ivrea (il casello si trova a poca distanza dall’innesto della bretella fra la A4 e la A5) e continuare per Castellamonte e Torre Canavese.
Il raduno La disponibilità è per un numero di equipaggi da 25 a 30: per le iscrizioni rivolgersi al vicesindaco Gian Piero Cavallo, tel. 347 6794004, per saperne di più sul posto consultare il sito www.torrecanavese.piemonte.it.

PleinAir 422 – settembre 2007

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio