Piacere, Polonia

Strade nel verde attrezzate con ristori e parcheggi nel bosco, splendide aree di campeggio, una natura dolce, piccoli borghi ridenti, centri di benessere per la cura del corpo... Tutto nella Polonia occidentale denota una concezione dell'ospitalità e della vita sociale che fa onore al paese. E che merita una completa vacanza pleinair. Come quella che vi raccontiamo.

Indice dell'itinerario

Il passaggio del confine tra la Germania e la “Grande Polonia” dell’ovest può riservare qualche problema lungo le autostrade che si irradiano da Berlino: il venerdì pomeriggio andando verso la Polonia e la domenica pomeriggio nel senso opposto. Ma negli ultimi tempi sono stati aperti molti varchi di frontiera che non sono riportati sulle carte, dove non c’è mai nessuno e dove anche nei momenti peggiori si passa in pochi minuti. Provenendo da Dresda, conviene abbandonare l’autostrada poco prima del confine (non vi venga in mente di seguire l’autostrada per Wroclaw, se avete a cuore l’integrità del vostro mezzo) e rasentare il confine stesso verso nord fino a Bad Muskau, dove si trova un passaggio di confine poco frequentato e veloce. Questo vi mette anche nella condizione migliore per apprezzare la regione che dovete attraversare andando verso est, la Lubuska.

La regione dei laghi
E’ una regione dove si vive bene , e dove vien voglia di fermarsi a gustare la bella e dolce natura e le altrettanto belle strutture per il tempo libero e la salute. Con un solo problema: la lingua. Armatevi di un buon dizionario e di santa pazienza perché comunicare è davvero difficile (la sola lingua occidentale un po’ conosciuta è il tedesco). La Lubuska è soprattutto una regione di laghi, i Laghi Masuri dell’Ovest come li chiamano qui. Ed effettivamente la somiglianza è notevole: sono mediamente un po’ più piccoli ma altrettanto belli, ben conservati e ben attrezzati, racchiusi all’interno di aree protette ricoperte da superbe foreste. In alcuni casi la limpidezza delle acque è quasi irreale: profumano di pulito, si potrebbe dire.
Capoluogo della regione è Zielona Gora che si presenta subito come una cittadina ariosa e soprattutto ben curata. Molto vasto e allegro è il centro cittadino, quasi interamente pedonale, ricco di gradevoli punti di ristoro, di bei palazzi colorati rimessi a nuovo e di grandi fontane, utilizzate dai ragazzini come piscine. Una bella chiesa completa il panorama. Fuori, lungo le vie di circonvallazione spicca, in cima a una collina, un famoso ristorante inserito in una sorta di grande serra dove i tavoli sono immersi in una vegetazione tropicale. Si mangia bene, ma a condizione di capire cosa c’è scritto nel menù.
Anche gli immediati dintorni riservano buoni interessi. Il più importante è senz’altro costituito dallo skansen (museo all’aperto) di Ochla, Il sito è assai ameno e non mancano gli spazi per sostare con il camper. Tutto è molto curato: le vecchie case e strutture di lavoro sono conservate e presentate in condizioni ammirevoli (anche con spiegazioni scritte in inglese). Una magnifica struttura che abbina sport e benessere si trova poi a Drzonkow, una frazione del capoluogo a poca distanza dal centro: oltre a piscina, campi sportivi, equitazione, fitness e ristoro offre un’area per camper e caravan che dovrebbe entrare in funzione quest’anno.
A Zielona c’è anche il vantaggio di trovare un operatore disponibile che parla italiano. Si tratta di Beata Wojtowicz, funzionaria della Provincia (vedi Buono a Sapersi).

La perla della Lubuska
Lagow è la prima località che si incontra sulla direttrice Berlino-Poznan-Varsavia e quindi molti se la troveranno proprio lungo la strada. Un buon motivo per sostare e godere del luogo e dei dintorni senza dover fare troppa fatica. Tanto più che questo piccolo e ridente centro di villeggiatura gode meritatamente dell’appellativo di perla della Lubuska .
Lagow si trova tra due laghi lunghi e stretti, uniti da un breve canale. Sulle rive del lago piccolo (quello a sud) si trovano graziosi campeggi natura, il più funzionale dei quali è proprio nel paese. A poche decine di metri da quest’ultimo ci sono due imbarcaderi, uno per ciascun lago, dove si noleggiano imbarcazioni di ogni tipo. La cosa migliore è prendere un pedalò e avviarsi sul lago più grande fino all’estremità opposta, a 7 chilometri di distanza. L’aspetto saliente, oltre alla straordinadia limpidezza delle acque, è l’assoluta purezza dell’ambiente, per nulla manomesso se non per i sentieri che circondano il lago e che consentono lunghe escursioni, a piedi o in mountain bike, in mezzo a boschi monumentali quali da noi non se ne vedono più a queste quote. A piedi ci si può spingere oltre il lago grande in un ambiente estremamente vergine con altri laghetti, macchia e foreste. Vale dunque la pena di esplorare in tutti i modi questo habitat pregevole e rappresentativo, con un’avvertenza che riguarda un po’ tutta la regione: munitevi di una carta dettagliata di ciascuna zona, ma fate assegnamento solo sulla vostra capacità di orientamento; soprattutto non fidatevi delle carte turistiche che indicano percorsi in bicicletta. Si tratta di pure esercitazioni effettuate sulla carta che non trovano alcun riscontro sul terreno.
Merita una certa attenzione anche il paese, con case tipiche, belle strutture turistiche e soprattutto il castello e la torre, dalla cui cima si ha una splendida vista.
Poco distante da Lagow c’è un altro lago molto bello e frequentato soprattutto dai velisti: il lago Njeslysz, con bell’albergo e campeggio a Przelazy. L’accesso avviene attraverso un cancello con citofono, dove qualcuno risponde in polacco, ma arriva in genere a capire che ci sono turisti intenzionati ad entrare.
La documentazione turistica parla di vie d’acqua per canoe. Non è vero, perché nessuno tiene liberi i percorsi se non in rare occasioni per discese collettive organizzate. Inoltre non esiste un servizio che riporti gli equipaggi a monte. Come vedremo, un’organizzazione seria delle discese in canoa esiste solo nel parco della Drawa, ed è un peccato perché in nessun’altra parte al mondo questo sport potrebbe attrarre tanta gente anche non allenata. Sempre la documentazione turistica parla di una grande fortificazione a Boryszyn, poco a nord-est di Lagow. Si tratta di un complesso militare costituito da gallerie, bunker e sbarramenti anticarro costruiti dai tedeschi sul modello della Linea Maginot, e che costituirebbe una spettacolare attrazione turistica se non fosse priva di illuminazione, saccheggiata di tutti i sistemi interni, praticamente introvabile e illustrata solo in polacco alla fioca luce di alcune torce elettriche.Un parco… innaturale
Le strade che congiungono Berlino a Poznan e poi a Varsavia sono due: una è costituita dall’autostrada che porta a Francoforte sull’Oder e prosegue in territorio polacco passando per i siti ora descritti, l’altra è quella che supera il confine a Kostrzyn, unendosi alla precedente a Poznan. Chi imbocca questa strada si troverà, non appena varcato il confine, in un parco molto particolare costituito dalla confluenza del Warta nell’Oder. La singolarità di quest’area protetta, dall’anno scorso parco nazionale, sta nel fatto che la conformazione del territorio deriva interamente da interventi umani. Le aree di esondazione dei due fiumi coprivano infatti un territorio vastissimo, che conteneva sia centri abitati sia aree coltivate. Per questo si è realizzato un sistema di dighe in terra e di idrovore, al fine di separare le aree dove i fiumi possono esondare liberamente da quelle che non devono essere toccate dalle acque di piena. Un po’ come in Olanda. All’interno di questo sistema di sbarramenti il libero gioco delle acque ha creato un habitat ricchissimo di vita, che ora si sta attrezzando per la visita con il criterio di proibire il meno possibile. Chiunque è libero di entrare, passeggiare a piedi o in bicicletta e pescare.
Molto apprezzabile è il birdwatching, non tanto perché si osservano uccelli rari quanto per il fatto che un’avifauna anche comune (come folaghe, germani, cormorani e svassi) è presente con popolazioni numerosissime, che si possono osservare senza essere visti. La bici è certamente il mezzo migliore, ma chi possiede una piccola imbarcazione può fare anche di meglio. Il difficile è solo trovare gli ingressi e i percorsi, dato che non esistono ancora cartografie e segnaletiche turistiche. Per ovviare a questa carenza vi dovreste recare a Slonsk, 22 chilometri a sud-est di Kostrzyn, e telefonare a Izabella Engel: è un’attivista locale che conosce perfettamente il parco, parla bene l’inglese e vi darà ogni informazione e indicazione utile. Presso l’ingresso nel parco si può pernottare in tutta tranquillità.
Una quarantina di chilometri più a est si trova poi una regione caratterizzata da paesi graziosi e da centri di vacanza dispersi tra boschi, fiumi e laghetti, decantati per la presenza dei castori (bobr). Ci si trova un po’ fuori dal mondo e nulla è stato approntato per sfruttare turisticamente la presenza dei simpatici roditori. Cosicché le sole cose da segnalare sono il grazioso centro di villeggiatura di Lubnievice con la sua bella area attrezzata sul lago, presso un castello, e alcune strutture di vacanza in piena natura poco a sud di Bledzev, presso Chycina.

Relax in movimento
Assai più interessante la zona che si trova circa 80 chilometri a est del confine, vale a dire il parco naturale di Psczew. Appena giunti al paese, conviene uscirne verso nord fino ad incontrare dopo mille metri il bel campeggio Relaxu, un nome che è tutto un programma e che promette bene. Si trova sulla riva di un lago non grande ma di eccezionale limpidezza, magnificamente attrezzato con giochi, piattaforme, belle spiagge e spianate erbose (noleggio di mezzi di ogni tipo), e con un rustico ristoro dove si può mangiar bene con poca spesa. Il parco naturale è costituito da una lunga striscia di territorio che comprende laghi immersi in una fitta foresta solcata da un’infinità di vie sterrate, ideali per una lunga escursione in bicicletta. Anche qui la segnaletica, che pure c’è, non corrisponde bene a quanto riportato sulle carte turistiche reperibili in loco. Si parte dal camping verso il paese, dove si costeggia un secondo lago, poi si esce verso Silna e si sosta presso il curioso museo all’aperto delle api. Tornati sulla strada, si imbocca uno sterrato sulla destra seguendo l’indicazione Silna Wrony e i segnali biancocelesti e gialloneri, finché si arriva a costeggiare sulla destra il bel lago Chlop. Qui, come altrove, per trovare i punti buoni per un bagno basta seguire le frecce blu con la scritta Do punctu czerpana vodni (al punto di prelievo di acqua), messi ovunque per il caso di incendio. Dopo il primo di questi accessi, lo sterrato gira attorno al lago e giunge sull’asfalto: tornando a Psczev si trova una bella area attrezzata per i bagni e gli sport acquatici, buona anche per la sosta in camper. Il parco comprende poi altri laghi, sulle rive dei quali esistono diversi campeggi dove regna una pace così irreale da creare disagio.
A Psczev il problema della lingua sarebbe davvero drammatico se non fosse per la presenza di una magnifica struttura alberghiera, Villa Toscania, gestita dall’italiano Gustavo Cugini, che ne è anche il proprietario: si trova a 8 chilometri dal campeggio dopo aver superato il paese di Nowe Gorycko. Incredibile il rapporto tra il lusso delle camere e il prezzo (poco più di quanto costa da noi un campeggio), ottima la cucina nostrana. Un riferimento che ci è stato veramente utile per poter godere senza troppi problemi di questo ambiente prezioso.
Gli interessi della zona non finiscono qui. Poco dopo Villa Toscania si incontra la nazionale, e dopo una quindicina di chilometri verso occidente c’è il bivio per Rokitno. Qui si trova un santuario molto famoso e venerato, di bell’aspetto, con una chiesa riccamente decorata che contiene la Madonna dell’Ascolto e un grande parco verde equamente diviso tra una zona dedicata alla meditazione e una dedicata ai grandi raduni religiosi.Le rotte di nord-est
Passando il confine a Kostrzyn, ci si può dirigere anche verso nord-est. E’ ciò che fanno quelli che da qui puntano verso Danzica e i paesi baltici. E lungo il loro percorso troviamo delle zone dove sarebbe davvero un peccato non fermarsi almeno un poco.
Ma qui la pioggia è di casa e per non restare chiusi in camper un giorno intero c’è a Gorzow qualcosa di utile: il centro di sport, divertimento e salute Slowianka. E’ una realizzazione recentissima e si trova in periferia, ai lati di un’estesa area verde. E’ dotata di un ampio e tranquillo parcheggio e di ristoro. Con un modesto biglietto giornaliero si può accedere a campi di calcio, calcetto, tennis, pattinaggio e bowling, fitness e cure anche per i disabili, bar, tavola calda, ristorante e altro ancora, oltre che a un aquapark coperto (e riscaldato) con piscine e giochi d’acqua di ogni tipo.
Riprendendo la strada, una delle aree più amene della Polonia occidentale si incontra quando le vie che portano verso nord-est incrociano il corso della Drawa, unico fiume polacco che scorre da nord verso sud (da non confondersi con la quasi omonima Drava mitteleuropea). Qui troviamo tre comprensori preziosissimi.
Lungo la nazionale per Danzica, a metà strada tra Strzelce Krajenskie e Dobiegniew si attraversa il piccolo villaggio di Dlugie, davvero strategico per una sosta facile e gratificante. Sulla strada si trova infatti un campeggio, semplice ma confortevole, con una bella spiaggia attrezzata dove nei giorni festivi sembra di stare a Rimini. Un richiamo così forte è giustificato da un sistema di cinque laghi comunicanti (anche se nella realtà solo due lo sono davvero, mentre per gli altri si tratta ancora di progetti) che sono la delizia di canoisti e di pescatori. All’estremità opposta del comprensorio, presso Osiek è in allestimento un altro campeggio, in una situazione più tranquilla.
Se però si vuole apprezzare appieno la bellezza tipica del luogo, bisogna spostarsi un po’ verso sud fino a incontrare la Drawa in località Przeborowo. Raggiungere questo villaggio non è facile: occorre proseguire lungo la nazionale fino a Dobiegniew, da qui imboccare verso sud la provinciale 160 fino al grazioso paese di Drezdenko (che merita una visita) e quindi seguire nell’ordine i segnali per Zagorze, Lubiewo, Drawiev e Przeborovo. Qui cercate Villa Drawa. Si tratta di una pensioncina con ristorante, al centro di un ambiente veramente idilliaco: sul fiume, circondata da prati con cavalli al pascolo e da una fitta foresta pluviale. Il gestore Robert Mencel parla inglese e insistendo, soprattutto se siete in gruppo, vi può organizzare una breve ma divertentissima discesa in kayak sulla Drawa. Sono appena 7 chilometri, velocissimi ma privi di rapide, dove la sola difficoltà è data dalla presenza di tronchi. La natura è bellissima e la discesa è uno dei più bei ricordi della nostra vacanza, anche per la calda accoglienza ricevuta. Lungo la strada descritta per arrivare qui da Drezdenko si trovano inoltre due deliziosi laghetti, il lungo lago Lubiewo (con campeggi) e il piccolo lago Lubowko, così prezioso da essere elevato al rango di riserva naturale, fruibilissima. Un bellissimo percorso ciclabile permette di partire da Villa Drawa, inanellare i due laghi, raggiungere la 160 e tornare attraverso il bosco. Per dare il tocco finale, tornati a Dobiegniew si seguono le indicazioni per il castello di Mierzecin (un vecchio maniero ristrutturato e trasformato in albergo-ristorante) che si impone all’attenzione soprattutto per uno splendido parco, con una sezione in stile italiano e una in stile orientale, aperto a tutti.
Proseguendo ancora lungo la nazionale per Danzica, poco dopo Dobiegniew si incontrano Stare Osiekzno e di nuovo la Drawa qui protetta da un parco naturale. Senza attraversare il fiume, si devia a sinistra verso Glisko. Qui c’è un ufficio del parco dove comprare una mappa dettagliata e abbastanza affidabile. Poi si segue lo sterrato per Osrowite fermandosi prima di un ponte. Da qui, in pochi minuti, si è sulle rive del lago di Ostrowite, in un punto attrezzato veramente incantevole donde partire a piedi o in bicicletta per esplorare il ramo orientale del parco. Ma tutto sommato i posti più belli sono i più vicini, vale a dire l’accesso al lago descritto e Ostrowite, un villaggio di due o tre case molto tipiche in una bella radura. Il lago si vede poco, ma chi ama questo tipo di natura può scorrazzare in mountain bike per chilometri in mezzo alla foresta, senza perdersi. Vale qui la pena di descrivere anche l’altro punto particolarmente fruibile del parco, che si trova all’estremità nord-occidentale lungo la 161, e precisamente Drawno. Questo centro di vacanza si trova in bellissima posizione tra due laghi attraversati dalla Drawa, presenta un bel campeggio (contrassegnato dal numero 22) ed è frequentatissimo dai canoisti, che dispongono di kayak a noleggio e di un servizio che riporta barche e persone alla base. Il fiume si discende per tratte, ognuna di circa 5 chilometri al cui termine c’è un’area di bivacco. Il tratto più bello pare proprio quello iniziale, costeggiato da uno sterrato ciclabile che prosegue anche oltre e può offrire una validissima alternativa per chi non ha confidenza con kayak e acque piuttosto veloci.Attraverso la Pomerania
Chi si dirige verso i paesi baltici passando per Stettino e poi Danzica, può attraversare la provincia di Pomerania in due modi: puntare su Danzica per vie interne e dirette oppure dirigersi subito verso il mare e seguire la costa. Entrambi i percorsi toccano zone particolarmente vocate per una sosta riposante e stimolante nello stesso tempo.
Stettino è una città di non facile interpretazione. Malgrado annoveri solo 400.000 abitanti, sembra averne almeno un milione, a causa degli ampi spazi dedicati al verde e alle larghe strade di scorrimento. Ciò rende la visita a piedi piuttosto problematica, mentre spostarsi in camper pone seri problemi di parcheggio. Il centro è la meta di una piacevole visita, se si ha l’accortezza di seguire il percorso rosso riportato sulle mappe reperibili in loco e che consta di 24 punti di sosta. Percorso e numero d’ordine di ciascun punto di sosta sono segnati in rosso sui marciapiedi oltre che sulle carte e si trovano con facilità.
Nei dintorni di Stettino, ecco le località dell’interno che meritano una sosta.
Lago Miedwie. Si trova una trentina di chilometri a est di Stettino, poco prima di Stargrad Szczecinski, e si impone per il magnifico assetto della riva: belle spiagge, aree verdi attrezzate e campeggi ben concepiti.
Stargrad Szczecinski. E’ una cittadina interessante: il centro storico si trova all’interno di una cintura verde interamente attrezzata a parco pubblico, sviluppata attorno alle vecchie mura.
Sorgenti della Drawa. La Drawa nasce da uno dei laghi a nord-ovest di Czaplinec, inanellandoli tutti con un percorso quanto mai tortuoso e allontanandosi poi verso sud. Il più grande, il meglio attrezzato e di gran lunga il più bello (forse il più bello della Polonia occidentale) è il lago Drawsko. Gran parte della sua bellezza è dovuta alla forma tortuosa e alla presenza di insenature grandi e piccole, di molte isole, di spiaggette e di una ricchissima avifauna acquatica che vive beata tra i canneti. Numerosi i campeggi, tutti ben attrezzati e molto frequentati. Inutile dire che la canoa è il mezzo migliore e più usato per l’esplorazione di questo paradiso e, date le dimensioni del lago, conviene servisi di più basi. Una è senza dubbio Czaplinec, unita alla zona dei campeggi da un bel pecorso pedonale e ciclabile; l’altra è Stare Drawsko, centro vacanziero cresciuto accanto a un villaggio di poche case in mezzo a due laghi e proprio di fronte alla più grande delle isole. Ottima la segnaletica, grazie ai molti cartelli con la pianta dettagliata dei luoghi e dei percorsi. Chi desiderasse invece un posto del tutto tranquillo per un giorno di pace assoluta e di riposo può seguire, poco prima di arrivare a Czaplinec, il bivio sulla destra per Gudovo: qui si trova, sulle rive di un altro lago, un campeggio delizioso e ben attrezzato tutto pace e natura.
Nowogard. Meno ricco e interessante il percorso che punta da Stettino verso nord via autostrada per imboccare alla fine la statale n. 6. Vale tuttavia la pena di segnalare la cittadina di Nowogard per la facilità di sosta sul lago (comodo e tranquillo parcheggio ai lati dell’abitato) e soprattutto per il bel sentiero che circonda il lago stesso, con tanti punti attrezzati o paesisticamente pregevoli.

La via del mare
Da Stettino la E65 punta diritta verso il Baltico e quando lo raggiunge si può proseguire lungo la litoranea, una litoranea un po’ singolare dato che il mare non si vede quasi mai. Forse non è la strada più interessante, ma ha il pregio di essere diversa dalle altre, dominate dalla presenza preziosa ma un po’ monotona di laghi, fiumi e foreste. La regione che più si presta a un breve soggiorno è quella compresa tra Goleniow e il mare, con tante piccole cose che meritano nel loro insieme qualche giorno di attenzione.
Una decina di chilometri a nord della cittadina si incontra Babigosczcz: seguendo i segnali prima per Loznica e poi per Dzisna, si vedranno piccoli villaggi tipici e alla fine una suggestiva chiesetta in legno, la più antica della Pomerania.
Wolin. La cittadina, molto graziosa, si trova in posizione pittoresca sull’estuario dell’Oder e oltre tutto dispone di un grande parcheggio panoramico sul fiume.
Miedzyzoroje. E’ dotata di una vasta e bella area pedonale nella quale regna un’allegra confusione, ma che costituisce uno sbarramento per chi vuole vedere il mare, molto distante e irraggiungibile in camper. Tocca fermarsi in uno degli affollatissimi campeggi e muoversi a piedi o in bici. Può valere la pena perché ci troviamo al confine del parco di Wolin, unico tratto di costa che non sia una lunga e piatta spiaggia, ma che al contrario presenti una natura e un’altimetria molto varie. A poca distanza dalla cittadina si trovano comodi parcheggi dove poter sostare (in alcuni punti anche pernottare). Da uno di questi si accede a un belvedere sul dirupo e sul mare, mentre da un altro si entra nella parte interna. Per raggiungere le spiagge sotto la falesia occorre invece partire a piedi dalla periferia del paese.
Dziwnow e Dziwnoviec. Ecco altri due centri molto graziosi, collegati da una bella pista ciclabile che li unisce anche al mare e al lungolago retrostante. Il mare è più vicino e soprattutto a Dziwnoviec si trovano anche comode posizioni libere, oltre che campeggi un po’ più tranquilli.
Kamien Pomorski. E’ una cittadina molto graziosa, con una bella piazza centrale, una cattedrale, le antiche mura, un bel parco lungo il lago (con ottime possibilità di sosta) dove si svolge il passeggio serale e un lungo ponte pedonale che la collega per la via più breve a un’area naturale; qui ci sarebbe anche un campeggio, che però appare dismesso, come molte strutture del passato che non hanno incontrato il favore del pubblico.

PleinAir 369 – aprile 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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