Passaggio a tre stelle

Il traffico turistico che dal nostro Paese raggiunge l'Europa centro-orientale tende ad incanalarsi soprattutto lungo l'autostrada per Tarvisio, puntando veloce verso Salisburgo e le grandi capitali dell'Est. Ma così trascura realtà "di contorno" che mentano invece una grande attenzione. E regalano esperienze invidiabili.

Indice dell'itinerario

Ci si aspetterebbe che nulla vi sia ormai da scoprire nella fascia che accompagna il passaggio attraverso l’Austria. E soprattutto ai lati dei due tratti a pagamento (quelli che uniscono Villach a Salisburgo attraverso un ardito sistema di gallerie), dove c’è anche un incentivo di tipo economico che invita a cercare vie alternative e di a guardarsi intorno. Il tratto più facile e più bello è quello che va dalla congestionata regione dei laghi (uscita di Spittal) a quella altrettanto congestionata di Salisburgo. Abbiamo visitato questa zona proprio nella settimana che precede il Ferragosto, e possiamo dire che la presenza turistica (costituita quasi esclusivamente da austriaci) era molto discreta e che la tranquillità era totale come il rispetto dell’ambiente, sempre curatissimo e ben fruibile. E non è da dire che mancassero i siti pregiati: esistono infatti lungo il percorso un parco nazionale (quello della valle di Malta), una valle incantata – la Bluntautal – da annoverare tra le più suggestive e fruibili in pleinair di tutto il Paese, due località turistiche di montagna magnifiche sotto ogni punto di vista (Obertauern e Werfenweng), la più spettacolosa delle grotte di ghiaccio, il più bel castello e le più belle gole attrezzate della zona (tutto nei pressi di Werfen) e poi paesini deliziosi, manieri, cascate e attrezzature turistiche di prim’ordine, di qualità e densità in tutto all’altezza di ciò che si trova nel resto del Paese.

Il parco della valle di Malta
L’imbocco della valle si trova proprio all’uscita dell’autostrada che corrisponde al graziosissimo paese di Gmund. La sua visita è facilitata da un comodo parcheggio situato ai lati del centro storico, ai piedi della breve salita (pedonale) che conduce a un vecchio castello in fase di ristrutturazione per usi turistici vari.
Partendo da Gmund possiamo dividere la valle in tre zone ben distinte: un’area pianeggiante di aspetto idilliaco come i classici paesaggi-cartolina che caratterizzano tutta l’Austria, un tratto di salita in quota (strada a pagamento) con scorci spettacolari e cascate, e l’alta valle, che si presenta di nuovo pianeggiante a quota 2000. Risalendo da Gmund le aree basse (circa 12 chilometri) troviamo nell’ordine: un campeggio (nei pressi del villaggio di Malta che dà il nome alla valle), a pochi chilometri sulla sinistra una valletta laterale con il villaggio di Pflüglhof, poco più a monte una bella cascata e infine un comodo parcheggio prima della barriera, oltre la quale si sale a pagamento. Ognuno di questi siti offre bei panorami e possibilità di sosta. Conviene approfittarne e inforcare le fedeli biciclette.
Lungo la rampa che sale in quota si trovano poche e scomode possibilità di fermarsi, ed è un vero peccato perché molti sono i punti dove vale la pena di farlo. Tra i tanti non si può mancare una spettacolare cascata che si vede poco dopo l’inizio della salita, e attorno alla quale si può camminare in tutte le direzioni approfittando di un risicato spazio di parcheggio. Si arriva così fin quasi a quota 2000, presso una diga con un ampio parcheggio. Ma per una sosta diurna è di gran lunga migliore un altro parcheggio che si trova 500 metri circa più a monte, presso un rifugio in posizione panoramica, sulle rive del lago artificiale formato dalla diga. Questo si presenta lungo e stretto, ed è costeggiato da un comodo sterrato in falsopiano, che parte dal rifugio e si snoda per una decina di chilometri fino a raggiungere un altro rifugio (Osnabrucker Hutte) a quota 2022.
Consigliamo vivamente a chi sale quassù di sostare con il camper all’inizio del sentiero e di proseguire in mountain bike. La passeggiata è veramente bella e, considerando la notevole lunghezza, è assai più piacevole in bici che non a piedi.

La Via dei Tauri
Tornati a Gmund conviene utilizzare il primo dei due tratti a pagamento dell’autostrada e uscire subito dopo il tunnel, a St. Michael, e da qui seguire la statale 99. La zona è caratterizzata da panorami ampi e da molte basi dalle quali partono le funivie che raggiungono direttamente le alte quote, ottime per la sosta notturna. All’inizio della strada per Mauterndorf, poco dopo il bivio con la statale 96, si trova l’indicazione per il castello di Moosham. Si tratta di una struttura privata, bella di fuori ma soprattutto all’interno, per i pregevolissimi arredi, visitabile per 100 scellini con visite guidate alle ore 10, 11 e 13. Molto spettacolare, almeno esternamente, anche il castello successivo, che si trova a Mauterndorf, proprio all’ingresso dell’abitato. Nello stesso tratto troviamo anche una bellissima pista ciclabile che permette di godere il paesaggio, davvero idilliaco, nel migliore (anzi nel solo) dei modi possibili. Volendo si potrebbe perfino salire in bici fino al Passo di Obertauern, dato che le pendenze sono modestissime, il fondo stradale è sempre ottimo e il traffico è scarsissimo. Lungo la salita verso il passo e il centro di sport invernali troviamo ancora un centro sciistico con la solita funivia e parcheggio annesso, comodo per una sosta in tutta tranquillità. Ma il meglio sotto ogni punto di vista viene proprio a Obertauern. Qui infatti troviamo tutto ciò che ci può servire.
Il posto somiglia morfologicamente al Tonale: la natura delle montagne circostanti ha fatto sì che i tracciati per lo sci alpino siano sempre molto “naturali” e d’estate non mostrino le sgradevoli cicatrici che si vedono altrove. Alcuni di questi percorsi anzi ricalcano gli sterrati che salgono verso i rifugi in quota, spesso collegati con la cima degli impianti di risalita; questi sterrati sono bloccati al traffico privato e costituiscono degli ottimi tracciati per passeggiate facili e molto gratificanti. Sono tutti molto invitanti, ma il più bello è senza dubbio quello (in gran parte anche asfaltato) che si arrampica sulla sinistra subito dopo aver superato il valico, raggiungendo in poco più di un’ora una splendida area in quota, circondata da creste tormentate e magnificamente panoramica su spazi infiniti. Si può raggiungere con un’altra mezz’ora di marcia un rifugio e successivamente salire anche sulle vette.
Chi vuole fare le cose più facili può scegliere tra la salita in quota effettuata utilizzando alcuni impianti di risalita che funzionano anche d’estate, o le facili passeggiate ai piedi della montagna, lungo appositi sentieri attrezzati con panchine e punti di sosta.
Bellissima panoramicamente è la successiva discesa verso Radstadt, che presenta una località particolarmente indicata per la sosta (anche notturna) a Untertauern, presso il Wildpark, un parco pubblico con percorsi natura didattici e strutture per il tempo libero, con annesso il solito e comodo parcheggio.

Dintorni di Werfen
Nei pressi di Bischofshofen ci si immette nella statale 159: nei ventidue chilometri che intercorrono tra questo punto e Golling è concentrato un numero eccezionale di interessi turistici, con il vantaggio che la strada, scorrevolissima, è deserta e che l’affollamento ferragostano è praticamente sconosciuto. Malgrado la natura pianeggiante e aperta del territorio, si può incontrare qualche difficoltà a trovare buoni punti di sosta. Consigliamo perciò di posteggiare il veicolo direttamente sotto il castello di Werfen (ampio parcheggio proprio sulla strada, appena superato il centro abitato). Con questa base si possono trascorrere due giornate veramente belle: attorno a Werfen troviamo infatti la grotta di ghiaccio, Werfenweng, il castello e le gole del Salzach presso il Passo Lueg. Conviene visitare questi luoghi nell’ordine indicato.

La grotta di ghiaccio. Ne esiste più d’una nei dintorni di Salisburgo ma questa è la più spettacolare, anche per il sito in cui si trova, a 1700 metri di quota su di un’aspra parete rocciosa. Ci si arriva per una strada stretta, ripida e tortuosa e praticamente priva di spazi di parcheggio anche al termine. Ma le cose sono ben organizzate, perché poco distante da Werfen c’è un ampio parcheggio (dove è assolutamente vietato sostare di notte) dal quale partono in continuazione i pullman che salgono alla grotta. Consigliamo di prendere la prima corsa del mattino se si vogliono evitare le file, dato che la visita è a gruppi guidati in numero chiuso. Una delle cose più suggestive è la breve salita a piedi dal punto di arrivo dei pullman all’ingresso della grotta: i panorami che si possono ammirare valgono quanto e forse più della visita stessa. Visita che peraltro stupisce per l’originalità, le dimensioni e la ricchezza delle formazioni di ghiaccio.

Werfenweng. Se si parte di prima mattina si scende per l’ora di pranzo.
A questo punto conviene trascorrere le ore calde del pomeriggio a Werfenweng. Si tratta di una magnifica conca accessibile tramite una facile salita da Pfarrwerfen. Si raggiunge così questa tranquilla stazione di villeggiatura: non mancano come al solito i sentieri verso le zone protette alle alte quote, ma l’attrazione più visibile e di immediata fruibilità è costituita da una piscina costruita in forma di laghetto (con tanto di rocce e di spiaggette) nella posizione più panoramica, presso i campi sportivi (dotati anche di comodi parcheggi). Rinfrescarsi quassù ha costituito un piacere del quale consigliamo di non privarsi. Resta così il tempo per scendere a valle e sostare nuovamente presso il parcheggio del castello. Sempre con questa base potrete visitare il giorno successivo le altre due località notevoli della zona. Tenete conto che il castello è sede di una storica scuola di falconeria e che ad orari prefissati si tengono interessanti esibizioni. Il castello. Si erge su di un cocuzzolo isolato al centro della valle, circondato da creste spettacolose su tutti i lati. Ed è a sua volta visibile in tutta la sua bellezza da queste montagne (una vista particolarmente suggestiva si ha proprio dalla salita alla grotta di ghiaccio). Per raggiungere l’antico maniero dal parcheggio occorre salire a piedi per una decina di minuti, attraverso comodi camminamenti nel bosco. Quando si arriva si resta colpiti dalla scenografia. Tutto è molto curato, in modo che i visitatori non abbiano ad annoiarsi e si trattengano a lungo. Anche fuori degli orari di esibizione si può visitare, tra l’altro, l’allevamento dei falchi ammaestrati.

Le gole del Salzach. Vi si accede seguendo la statale per Salisburgo, tramite una breve deviazione segnalata sulla destra dopo il Passo Lueg, all’uscita di una galleria.
Il lungo percorso attrezzato unisce i due ingressi possibili (l’altro è da Golling) e permette di raggiungere i punti più inaccessibili della forra, che sono anche i più impressionanti.

La valle incantata
Sulle carte a scala più ridotta la Bluntautal non è riportata. Per trovarla occorre munirsi delle carte locali al 200.000 o al 300.000, reperibili con facilità. Vale la pena, perché questo angolo di paradiso è uno dei più belli che possa desiderare un amante della vacanza nella natura.
Occorre innanzi tutto portarsi fino a Golling (capoluogo turistico della zona e centro di un qualche interesse) e da qui raggiungere subito la sola area di sosta possibile, ossia l’area di campeggio associata all’hotel Torrenhof, che si trova in posizione naturalisticamente molto bella e funzionalmente strategica. Qualsiasi altra posizionesi troverebbe infatti troppo distante dalle aree pregiate, dato che la gestione del territorio protetto è anche qui quanto mai meticolosa e non prevede l’esistenza di spazi lasciati al libero arbitrio dei visitatori. Dal campeggio si possono invece raggiungere senza far uso del camper le due mete principali della zona: il Parco delle Cascate di Golling (a piedi o in bici) e la Bluntautal (in bici).
Il sentiero attrezzato delle cascate si percorre nei due sensi in poco meno di un’ora e permette di ammirare fenomeni davvero curiosi, creati dalla fantasia delle acque che riescono ad infilarsi negli spazi più strani. Resta così tutta la giornata successiva per godersi appieno la splendida valle del torrente Bluntau.
L’area protetta, rigidamente pedonalizzata, comprende tutta la valle e si raggiunge pedalando per 3 chilometri di deliziosa passeggiata di avvicinamento (panorami idilliaci e strade scorrevoli, pianeggianti e quasi prive di traffico), seguendo i segnali “Bluntautal” o “Bluntaustrasse”. Poco dopo aver superato l’ingresso nella zona protetta si incontra un ponte: non conviene superarlo, portandosi sulla riva opposta (sinistra per chi sale, destra idrografica), ma imboccare un bivio sulla destra seguendo uno sterrato che risale il torrente da quel lato. Si arriva così ad un altro ponte, superato il quale si raggiunge una splendida area aperta, soleggiata e panoramica, dove si trovano morbidi prati e deliziose spiaggette, ideali per sostare (magari nelle ore più calde lungo la via del ritorno) e rinfrescarsi nelle acque del torrente, gelide ma invitanti per il loro aspetto cristallino. Proseguendo si trovano due incantevoli laghetti, con un facile sterrato che li circonda e invita ancora a vagare e riempirsi gli occhi.
Si continua a risalire sempre sullo stesso versante, incontrando altri punti invitanti per un bel tuffo e infine raggiungendo un punto al di là del quale la bici farebbe un po’ di fatica a proseguire. Qui le strade che risalgono sui due lati si ricongiungono (a poca distanza c’è anche un rifugio): si può semplicemente tornare indietro (magari attraverso lo sterrato più comodo e veloce ma non panoramico che scorre in riva destra) o, meglio, risalire a piedi per un altro tratto la valle; oppure, meglio ancora, seguire un sentiero che indica una cascata, raggiungibile con circa un’ora di marcia. La valle, gestita con la tradizionale attenzione qui riservata alla natura, appare così bella da sembrare quasi finta, e vi lascerà un ricordo indimenticabile.
Procedendo poi verso Salisburgo si incomncia a trovare il turismo di massa, del quale in tutta la zona descritta avevamo incontrato soltanto alcune schegge, nei pressi della grotta di ghiaccio e del castello di Werfen. Prima di proseguire non mancate però di sostare nella graziosa cittadina di Hallein, vivace e allegra ma non ancora congestionata.
Lungo tutta la strada che si snoda tra Golling e Hallein non stancatevi di ammirare il panorama, che presenta viste eccezionali: a occidente sui “nidi d’aquila” di Berchtesgaden e ad oriente sulle bellissime creste del Salzkammergut: si tratta di uno dei panorami più belli in assoluto di tutte le montagne europee.

PleinAir 310 – maggio 1998

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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