Orvieto, la rupe dei papi

Il suggestivo presepe allestito nel Pozzo della Cava, ma anche la musica dell’Umbria Jazz Winter. Il celeberrimo duomo e l’altrettanto noto Pozzo di San Patrizio, ma anche i mercatini di artigianato allestiti fra i vicoli del centro storico. Abbarbicata su una rupe di tufo, Orvieto a dicembre ci offre il motivo per visitare uno dei centri più ricchi di storia dell’Umbria.

Indice dell'itinerario

Al Pozzo della Cava di Orvieto ogni anno si organizza un presepe speciale che ripercorre un tema di narrazione insolito e un punto di vista non ortodosso per la presentazione della Natività. Si tratta di rappresentazioni intime e struggenti che offrono un’occasione speciale per visitare una grande struttura archeologica ipogea, l’antica sorgente etrusca fatta rinnovare da Clemente VII nel 1527 – subito dopo il terribile sacco di Roma – per dotare d’acqua la sua città-rifugio. Fu ampliata nello stesso periodo dei lavori per il più famoso Pozzo di San Patrizio, l’impressionante opera di Antonio da Sangallo il Giovane, edificata fuori le mura: 248 scalini per due rampe elicoidali a senso unico, che non s’incontrano mai permettendo così agli asini di far risalire le scorte idriche dai 64 metri della profondità alla superficie, senza intralciarsi nel cammino.

Tutti gli anni, da dicembre a gennaio, le sette sale, le nove grotte, la cava di tufo del Pozzo della Cava e i cunicoli etruschi vengono animati dalle figure a grandezza naturale della Natività meccanica: la filatrice, il pastore, il fornaio, che compiono i gesti quotidiani dell’antica Palestina raccontando però visioni inaspettate e punti di vista solitamente inesplorati.

Il periodo natalizio, una città in festa

In realtà, nel periodo natalizio, tutta Orvieto si trasforma in un grande palcoscenico dedicato a rendere al meglio l’atmosfera dell’Avvento. Non solo i caratteristici vicoli del centro storico, arroccati sulla rupe di tufo, si popolano di Sacre Famiglie, mercatini d’artigianato e d’antiquariato, ma le piazze e le strade risuonano delle note inconfondibili dell’Umbria Jazz Winter, la versione invernale del più famoso jazz festival della penisola.

Trombe e sassofoni si affollano per i concerti gratuiti delle street band ai piedi del duomo gotico dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità, simbolo della città edificato nella parte più alta della rupe. La sua stupenda facciata, istoriata di mosaici, si riflette negli ottoni lucidi e vibranti dei musicisti.

La costruzione dell’imponente cattedrale fu commissionata da papa Niccolò IV nel 1290 per ospitare degnamente il Corporale, il panno che neppure trent’anni prima durante la Messa di Bolsena si era macchiato di sangue zampillato dall’ostia al momento della consacrazione.

I lavori proseguirono per oltre tre secoli con cambi di stile, battute d’arresto, problemi tecnici e soluzioni innovative che oggi si armonizzano in un unicum inaspettato. L’interno della chiesa stupisce per i colori sgargianti e le prospettive originali degli affreschi dei maggiori maestri medioevali e rinascimentali; la cappella di San Brizio, affrescata dal Beato Angelico e da Luca Signorelli, è considerata uno dei capisaldi della pittura rinascimentale italiana.

Il centro storico

Sulla Piazza del Duomo affacciano il Palazzo Faina (che ospita il Museo Archeologico con i ritrovamenti delle necropoli etrusche e una collezione di oltre tremila monete antiche) e i Palazzi Papali, che insieme al Palazzo Soliano e alla Libreria Alberi offrono la sede al complesso museale dell’Opera del Duomo; fa parte del medesimo circuito anche la chiesa di Sant’Agostino, dal lato opposto delle mura della città, che ospita le mostre temporanee.

Proseguendo su Via del Duomo, dove si trovano botteghe artigiane che lavorano le tradizionali maioliche orvietane,  si raggiunge velocemente la Torre del Moro, simbolo del potere comunale eretto verso la fine del Duecento, quando si restaurò anche l’antico Palazzo Comunale (su Piazza della Repubblica, dove si trova anche la chiesa di Sant’Andrea) e si edificò il bel Palazzo del Popolo, nell’omonima piazza dove si tengono alcuni dei migliori concerti della stagione jazzistica).

La Cava e il Museo delle Maioliche

Scendendo verso ovest e verso Porta Maggiore si entra nel quartiere più antico, con il Pozzo della Cava, il Museo delle Maioliche, l’area archeologica e la chiesina della Madonna, anche queste dette della Cava. Sono degne di una passeggiata, perché ospitano tra l’altro piccoli presepi artigianali, le chiese di San Lorenzo de’ Arari sul lato meridionale e di San Domenico su quello settentrionale. La parte orientale, più comodamente raggiungibile dai parcheggi della stazione di Orvieto Scalo, è occupata principalmente dalla bella fortezza Albornoz, con i suoi giardini e Porta Rocca, e dall’imperdibile Pozzo di San Patrizio.

Fuori dalle mura di Orvieto e dotata tra l’altro di un piccolo ma comodo parcheggio, la Necropoli del Crocefisso del Tufo è un interessante sito di sepoltura etrusca che può costituire l’ultima tappa di una visita a questa sorprendente città umbra.

Testo di Federica Botta – Foto di Alessandro De Rossi

————————————————————————–

Ti è piaciuto l’itinerario? Qui trovi tutte le aree di sosta a Orvieto.

Tutti gli itinerari di PleinAir sull’Umbria li puoi leggere sulla rivista digitale sul pc, sul tablet o sullo smartphone. Con un anno di abbonamento a PLEINAIR (11 numeri cartacei) hai a disposizione gli inserti speciali, la rivista digitale e l’archivio digitale dal 2015 (con gli allegati).

Con l’abbonamento a PleinAir ricevi i prossimi numeri comodamente a casa e risparmi!

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio