Noblesse oblige

Frequentate ogni anno da centinaia di migliaia di turisti provenienti da tutta Europa e non solo, Zermatt e Saint Moritz sono le due stazioni sciistiche svizzere più conosciute. Piste da sogno, shopping esclusivo, ottima gastronomia e atmosfera da Belle Époque nel cuore delle Alpi.

Indice dell'itinerario

Ci sono zone sciistiche conosciute per la grande estensione del loro domaine skiable, stazioni invernali apprezzate per l’impiantistica, la facilità di accesso o ancora per la vita notturna e l’après ski, o infine per l’ampiezza e la varietà dell’offerta ricettiva. Ma ci sono anche località che concentrano in sé tutte queste caratteristiche e che hanno conquistato, per la loro evidente superiorità, un ruolo leader nel turismo invernale europeo. Zermatt e Saint Moritz sono tra queste, e non per caso: le due cittadine svizzere (la prima nel cantone del Vallese, la seconda nei Grigioni) vantano a buon diritto la primogenitura degli sport della neve nel Vecchio Continente, essendo da quasi due secoli meta prediletta del turismo invernale d’élite. Nell’estate del 1864 il pioniere degli albergatori elvetici, Johannes Badrutt, convinse i suoi ospiti inglesi a soggiornare anche d’inverno a Saint Moritz, così come a Zermatt, fin dal 1838, alcuni hotel ospitavano tra dicembre e marzo gruppi di turisti locali che già frequentavano il posto durante la bella stagione: era nata la settimana bianca.

Engadina in vetrina
Elegante, raffinata e signorile, Saint Moritz è probabilmente la località sciistica più conosciuta delle Alpi. Lungo le stradine del centro sono schierati gli sfavillanti negozi delle firme più prestigiose (“da Armani a Zenith”, recita uno slogan pubblicitario) che richiamano folle di acquirenti e di curiosi dopo le piacevoli fatiche della giornata sulla neve. Cinquantasei gli impianti di risalita al servizio dei 350 chilometri di piste dello splendido comprensorio, che va dai 1.800 ai 3.303 metri sul livello del mare: un contesto ideale non solo per la villeggiatura ma anche per i grandi eventi sportivi, tra cui i Giochi Olimpici invernali che si sono tenuti proprio qui nel 1928 e nel 1948, oltre a numerosi campionati mondiali di sci e di bob.
L’Engadina offre anche 180 chilometri di piste di fondo, alcune delle quali si sviluppano su laghi ghiacciati e attraverso piccole valli laterali. L’Engadin Skimarathon, una delle gran fondo più note e apprezzate anche al di fuori dei confini europei, si svolge ogni anno su queste nevi (la prossima edizione è in programma l’8 marzo 2009) con la partecipazione di decine di migliaia di sciatori.
Un’imponente corona di montagne, le cui pendici sono rivestite da bellissimi boschi di pino cembro, domina la valle che comprende numerose altre località di soggiorno. Con i famosi trenini rossi della Ferrovia Retica gli ospiti di Saint Moritz possono raggiungere i comprensori sciistici di Diavolezza e Lagalp, il Parco Nazionale della Bassa Engadina, la Val Poschiavo (con il Bernina Express), oppure Coira e il Vallese (con il Glacier Express). Dal Monte Corviglia parte la pista da discesa più ripida della Svizzera, con una vertiginosa pendenza sul dirupo del Piz Nair che consente ai professionisti della velocità di raggiungere i 130 chilometri all’ora nei primi 7 secondi di gara. Nell’area di Corvatsch-Talstation-Surley si può invece sciare sotto le stelle sul tracciato di sci alpino illuminato più lungo del paese, con un dislivello complessivo di 900 metri: è la pista 10 Chastelets, che parte da un’altitudine di 2.702 metri e arriva, dopo oltre 4 chilometri, a 1.870 metri. Al Cresta Run si corre invece sulla pista da bob con le slitte Skeleton; il Bob Run è una delle piste naturali più antiche del mondo per questa emozionante disciplina. Non mancano ovviamente lo Snowboarder Park, con un halfpipe sempre accessibile, ma anche altre opportunità come i voli in parapendio o deltaplano a due posti oppure le escursioni di alta montagna.

L’altra faccia del Cervino
Si dice che sia la montagna più fotografata al mondo, e indubbiamente il Cervino merita questo omaggio. Gli italiani conoscono meglio il versante aostano, che troneggia imponente e magnifico sulle case di Cervinia; su quello svizzero c’è Zermatt, centro di sport invernali esclusivo e al tempo stesso tradizionale, caratterizzato da un’intrigante atmosfera cosmopolita. Insieme alle vicine località di Täsch e Randa, la stazione sciistica offre 65 moderni impianti di risalita per i 313 chilometri di piste del comprensorio che si estende tra Cervinia-Valtournenche e Zermatt, in un paesaggio incoronato da ben 38 vette che superano i 4.000 metri di altezza. E’ possibile sciare nelle aree di Sunnegga-Rothorn, Görnergrat-Stockhorn, Schwarzsee-Matterhorn e inoltre, salendo dal Trockner Steg fino al Theodulpass è possibile trasferirsi nella zona di Breuil-Cervinia grazie allo skipass internazionale. Per gli snowboarder Zermatt ha creato invece il Gravity Park, con half pipe, jumps, kickers e rails, dove si allenano anche gli atleti che partecipano alle competizioni olimpiche. Lo sci di fondo, praticabile tra Täsch e Randa, dispone di circa 20 chilometri di anelli, dodici dei quali preparati per l’alternato.
Nonostante la notorietà acquisita nel tempo, Zermatt ha saputo conservare tutto il fascino di un vecchio villaggio montano. In questa località chiusa al traffico automobilistico privato i principali mezzi di trasporto sono rappresentati da calessi, slitte trainate da cavalli o veicoli elettrici. Tra le esperienze più suggestive, da non perdere la risalita sulla ferrovia a cremagliera che parte da Zermatt e si spinge fino al Görnergrat, a 3.089 metri di quota. Il Matterhorn Glacier Paradise è invece il punto panoramico più alto d’Europa, a 3.883 metri, ed è raggiungibile con una funivia all’interno della quale c’è un piccolo impianto per l’erogazione dell’ossigeno a causa della considerevole altitudine: strepitosa la veduta sul Cervino (4.478 m), sul Monte Rosa e su altre cime delle Alpi svizzere, italiane e francesi.
Proprio il Matterhorn, ovvero il Piccolo Cervino, fa sì che a Zermatt si possa sciare 365 giorni all’anno, grazie ai 20 chilometri di piste perennemente innevate che ne solcano il ghiacciaio. E qui c’è anche la discesa più lunga di tutta la Svizzera, che arriva a Zermatt dopo 22 chilometri di canaloni e muri da brivido: il record è ancora sopra i 10 minuti, ma è destinato ad essere battuto entro breve tempo. E se non bastasse, ecco il Matterhorn Ski Safari, 15 discese e 12.500 metri di dislivello in un solo giorno, senza mai prendere lo stesso impianto di risalita o percorrere la stessa pista due volte. Come dire: quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

PleinAir 437 – dicembre 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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