Natura senza frontiere

Facile da esplorare, accogliente nei modi e nei mezzi, strepitosamente ricca di opportunità per l'outdoor: la Finlandia è un paese dai mille volti, ideale cerniera tra l'ovest e l'est della grande Europa.

Indice dell'itinerario

Migliaia di laghi a costellare le ondulate pianure, immense foreste boreali, ininterrotte distese di taiga in cui prosperano conifere e betulle, aspri paesaggi della tundra nordica, coste frastagliate in un’infinità di isole, un ambiente naturale di vastità e ricchezza tali da costituire un richiamo irresistibile per la vacanza all’aria aperta: è il ritratto che tutti conoscono della Finlandia, meta d’elezione per chi ama gli spazi sconfinati e le atmosfere selvagge del grande Nord. Ma questa è anche una terra che raccoglie un patrimonio storico e artistico di grande rilevanza, unendolo alle testimonianze di una cultura imbevuta di moderna tecnologia che però non rinuncia alla tradizionale semplicità dello stile di vita: ed ecco castelli, antichi villaggi, immacolati centri storici, strutture direzionali realizzate utilizzando fabbriche dismesse, oasi di ricerca scientifica situate nel cuore dei boschi, miriadi di fattorie che punteggiano le distese dei campi…
E poi? Poi c’è l’incomparabile cortesia dei finlandesi, che abbiamo modo di scoprire sin dall’inizio del nostro viaggio mentre, nella metropolitana di Helsinki, siamo in difficoltà davanti alla macchinetta dei biglietti. Ci viene in aiuto una giovane donna delle pulizie che, in perfetto e fluente inglese, ci spiega dove stiamo sbagliando e con un sorriso smagliante seleziona per noi i tasti giusti. E’ stato solo il primo di una serie di incontri che ci hanno fatto innamorare di questo popolo scandinavo atipico e poliglotta (tutti o quasi parlano, oltre al finlandese, l’inglese e lo svedese), solare, aperto ed estremamente disponibile nei confronti del visitatore; e certamente non a caso la Finlandia è entrata da subito a far parte dell’Unione Europea adottando la moneta unica, al contrario dei paesi nordici confinanti. Uno dei motivi della scelta risiede senz’altro nella storia che per più di otto secoli ha visto Svezia e Russia fronteggiarsi per la conquista di queste terre, con alterne vicende giunte a conclusione solo tra il 1918 (anno di nascita della Repubblica Finlandese) e la fine dell’ultima guerra.
I cambiamenti più rilevanti sono invece cosa dei nostri giorni. In meno di vent’anni, importanti decisioni politiche e massicci investimenti hanno trasformato questa nazione di impronta rurale in una culla dello sviluppo tecnologico mondiale, il che spiega la diffusione del made in Finland nella computeristica, nella biomedicina, nelle telecomunicazioni e nell’high-tech in generale. Servizi sociali di ottimo livello, assistenza alle famiglie, basso inquinamento, educazione e senso civico danno gli ultimi tocchi al quadro di una terra dove la vivibilità non è teoria ma pratica quotidiana.

Una città cosmopolita
Da Roma un comodo volo diretto ci porta a Helsinki, dove ritiriamo il camper che avevamo noleggiato; dopo aver rifornito la cambusa nel supermercato di un centro commerciale, per il primo pernottamento ci accoglie il vicino camping Rastila. E’ invece sconsigliabile tentare la ricerca di un parcheggio in piena città, perché il traffico risulta piuttosto scoraggiante e nei posteggi a pagamento non è consentito pernottare.
Con gli efficienti mezzi pubblici (compresi nell’utile Helsinki Card, la tessera che dà diritto a sconti e altri vantaggi anche in numerosi musei) in meno di mezz’ora raggiungiamo il centro, in cui si respira un’aria di cosmopolitismo ancora imbevuta dell’originaria nobiltà. Fondata nel 1550 da Gustav Vaasa, re di Svezia, già nel secolo successivo la città si estese dalla foce del fiume Vantaa sino ad occupare l’adiacente zona costiera dando nuovo impulso ai traffici marittimi. Sulla grande piazza di Senaatintori sorgono la cattedrale, la sede governativa e l’Università, tutte risalenti alla metà dell’Ottocento e disegnate dall’architetto tedesco Carl Ludvig Engel; notevoli anche la cattedrale bizantino-russa di Uspenski, i palazzi in stile scandinavo della Luotsikatu e del quartiere Eira e la splendida chiesa moderna di Temppeliaukio scavata nella roccia, tutti esempi del polimorfismo architettonico di questa capitale antica e attuale allo stesso tempo. E’ un doppio volto che ritroviamo nel celebre mercato dell’usato e dell’antiquariato povero di Hietalahden Kirpputori, dove si possono acquistare a prezzi molto interessanti una miriade di oggetti del passato finlandese più o meno recente: vestiti, mobili, suppellettili, strumenti musicali, libri, riviste, stampe, quadri. Se invece doveste notare dei tappeti ordinatamente stesi su un molo, sappiate che non si tratta di un’occasionale rivendita ma di una sorta di lavanderia pubblica (la ritroveremo in numerose altre località) con tavoli, secchi e stenditoi a disposizione di chi sta facendo le grandi pulizie.
D’obbligo una tappa all’isola di Suomenlinna, posta proprio di fronte alla città e completamente fortificata: entrata nel patrimonio mondiale dell’Unesco, oltre a spalti, camminamenti, casematte e cannoni offre musei storici ed esposizioni di grande interesse. La piazza su cui si trova l’imbarcadero dei traghetti ospita un colorito mercato all’aperto di ortaggi e pesce, insieme a tanti piccoli chioschi dove si possono gustare tartine al salmone e ai gamberi o vaschette di fragole e lamponi (ma c’è anche un gruppetto di anziane signore che con l’uncinetto realizzano al momento richiestissimi vestitini in stile lappone per le Barbie!).

Verso la Russia
Puntiamo ora a nord-est lungo la costa, percorrendo la cosiddetta Strada dei Re che ha inizio a Bergen, in Norvegia, e termina a San Pietroburgo. Il tracciato risale al XIV secolo ed è costellato di chiese, castelli, antiche magioni, porti e villaggi storici: tra questi, Porvoo è uno dei tesori della Finlandia. L’assetto urbanistico è tipicamente medioevale con piccole case di legno oggi dichiarate monumento nazionale, magazzini color rosso ocra lungo il fiume, strade acciottolate, la grande chiesa anch’essa in legno e tanti negozi, botteghe artigiane, ristorantini e musei. A una quarantina di chilometri, vale la visita anche il borgo costiero di Loviisa con fortificazioni del XVIII secolo e graziose abitazioni; il vicino porticciolo turistico di Laivasitla ospita un bel museo della marineria.
Si continua in direzione del confine russo, che dista 60 chilometri da Kotka: in questa cittadina che sorge all’estremità di un piccolo promontorio da non perdere il Maretarium, un ricchissimo acquario dove si possono osservare decine di specie di pesci che popolano il Mar Baltico e i fiumi finlandesi, e il Sapokka, un grande parco-giardino acquatico con cascatelle e incantevoli passeggiate nel verde. Nelle vicinanze sfocia il fiume Kymi, uno dei corsi d’acqua finlandesi più ricchi di salmoni, lungo il quale è situato – nella riserva naturale omonima a 5 chilometri dal paese – il piccolo parco storico che protegge il rifugio di pesca imperiale di Langinkoski: fu voluto nel 1889 dallo zar Alessandro III, quando queste terre appartenevano alla Russia e la famiglia imperiale era solita raggiungere il sito in nave da San Pietroburgo per dedicarsi alla pesca.

Pagaiando tra i boschi
Con una netta deviazione verso l’interno sulla statale 13 ci avviciniamo ora alla cosiddetta regione dei mille laghi (in realtà sono decine di migliaia), attraversata da un lungo nastro d’asfalto che costeggia un’infinità di specchi d’acqua di ogni forma e dimensione. Ponti e viadotti collegano tra loro piccole isole coperte di conifere, come nell’incantevole tratto tra Asikkala e Sysma dove la strada corre lungo il vastissimo bacino del Päijänne, protetto da un parco nazionale. E’ questo l’ambiente naturale più tipico della Finlandia, dove gli usuali mezzi di trasporto sono la canoa e il kayak: oggi le escursioni in barca sono ovviamente diventate una delle principali attività turistiche, e chi ha un po’ di tempo a disposizione non dovrebbe mancare l’opportunità di provare uno dei tanti itinerari proposti dagli operatori locali specializzati. Nel nostro caso abbiamo scelto un giro di tre giorni nell’arcipelago di Padasjoki dove l’arzillo Matti Rahko, con lunghi baffi spioventi e in testa un basco pieno di spillette provenienti da ogni parte del mondo, ci ha guidato tra decine di minuscole isole rocciose coperte da fitte macchie di bosco e percorse da numerosi sentieri, con anse in cui si possono ormeggiare houseboat e yacht a vela e a motore e belle spiaggette su cui piantare la tenda intorno ai focolari allestiti dall’ente parco per i campeggiatori. Tanta libertà è un’altra delle caratteristiche della Finlandia, visto che i cittadini hanno il diritto di usufruire del territorio a prescindere dall’esistenza di vincoli di proprietà: è ovvio che non si devono arrecare danni o disturbo al legittimo padrone, ma è consentito accedere a piedi, con gli sci o in bici praticamente ovunque, ad eccezione delle immediate vicinanze delle aree di abitazione o nei campi; con gli stessi limiti si può campeggiare, raccogliere funghi, fiori e bacche, fare escursioni, nuotare nei corsi d’acqua e, d’inverno, sulle superfici ghiacciate.
Nei pressi del paesino di Pappinen scopriamo una delle soluzioni di sosta che si vanno diffondendo anche da queste parti: numerose fattorie e aziende agrituristiche mettono a disposizione di parenti, amici e occasionali turisti con il veicolo ricreazionale qualche piazzola, a volte dotata di allaccio elettrico. Nel nostro caso si tratta della tenuta Vaihela dove rimaniamo incantati sia dalla simpatia e dalla cordialità della padrona, la signora Schnitzer, che dalla suggestiva bellezza della proprietà, dotata di un piccolo museo di famiglia e con la possibilità di affittare piccoli cottage e barche. Qui non perdiamo l’occasione di provare la savusauna, nella quale la combustione avviene molto lentamente (occorrono 7 ore perché sia pronta) con il fumo che produce una piacevole fragranza di legno bruciato e un po’ di fuliggine che cade sulle panche di legno sistemate a scalinata: quando tutto è pronto, si rimuovono le polveri e ci si sdraia cominciando preferibilmente dal gradino più basso, per poi concludere il rito con un rinfrescante bagno nel lago.
A Petäjävesi si trova una delle pochissime chiese interamente di legno sopravvissute agli incendi e alle distruzioni delle guerre che hanno investito questa terra. Risalente al XIX secolo, si erge solitaria e affascinante fuori dal paese, sulle rive del lago: e non ci sorprende scoprire che i fedeli, per assistere alle funzioni religiose, arrivavano in barca…

Il grande Sud La città di Tampere, splendidamente adagiata nello stretto istmo di terraferma tra i laghi di Näsijärvi e Pyhäjärvi, fu fondata intorno a uno dei più importanti insediamenti industriali finlandesi formato da una cartiera, una centrale idroelettrica, un’acciaieria e un grande stabilimento tessile. Le antiche fabbriche e i capannoni sono stati perfettamente ristrutturati per ospitare uffici, centri commerciali, abitazioni e negozi, lasciando intatte le originali facciate e le strutture esterne in mattoni rossi. Nelle vicinanze c’è il paese di Nokia, dove è nata e si è sviluppata l’industria di telecomunicazioni che tutti conosciamo per i suoi telefonini.Siamo sulla via del rientro verso la costa, scendendo in direzione di Helsinki tra campi di colza e di grano scanditi da boschi di conifere. Ci aspetta una tappa ad Hämeenlinna, che possiede tra l’altro un bellissimo castello ed è sede di un rinomato centro equestre nel quale si organizzano escursioni a cavallo utilizzando docili e instancabili pony: per chi ama l’equitazione, un’esperienza senz’altro da consigliare.
Centoquaranta chilometri ci separano da un’altra località che da sola vale il viaggio: Turku, all’estremità sud-occidentale del paese, fu a lungo capitale della Finlandia svedese. Suo maggior vanto è il castello, costruito alla foce del fiume Aura a partire dal 1280 e cresciuto nei secoli a più riprese fino al suo poderoso stato attuale; all’epoca della sua fondazione il livello del mare era di 3 metri e mezzo più alto e l’edificio si trovava su un’isola. Numerosi incendi ne hanno distrutto ampie parti, ma è sempre stato ricostruito e ampliato (come mostrano i modellini esposti al suo interno in un bellissimo museo che conserva anche costumi, gioielli, armi e decorazioni dal XVII al XIX secolo) e recenti restauri lo hanno riportato al suo originario splendore. La città offre inoltre il museo all’aperto del Forum Marinum con navi e velieri ancorati lungo il fiume, un altro museo dedicato al grande compositore Jean Sibelius, la maestosa cattedrale e il pittoresco centro storico che sorge anch’esso lungo l’Aura. Nel vicino paesetto costiero di Naantali c’è un piccolo paradiso per i bambini: il parco del Moomins, dedicato ai simpaticissimi pupazzi creati dalla scrittrice Tove Jansson e resi famosi da una popolare serie di cartoni animati.
Turku è la porta d’ingresso dell’arcipelago che la fronteggia e, come sui grandi laghi dell’interno, è un vero paradiso per l’outdoor con ogni genere di attività all’aria aperta. Si possono visitare le isole con i vaporetti (a bordo dei quali si può consumare un’ottima cena), girovagare in kajak con tour organizzati o noleggiare l’imbarcazione per poche ore, spostarsi con il veicolo oppure in bicicletta passando dall’una all’altra isola grazie a una fitta rete di ponti e traghetti, alcuni dei quali gratuiti. Occorrono circa tre giorni per compiere il periplo dell’arcipelago, fermandosi a dormire nei numerosi campeggi. Anche qui non mancano gli operatori specializzati: noi ci siamo affidati a Kai Pihlstrom, biologo nonché maestro di chitarra classica che da qualche anno ha cambiato mestiere e propone vacanze naturalistiche in questa zona e in varie aree protette finlandesi.
Siamo alle battute finali del nostro viaggio, che ci regala gli straordinari paesaggi della costa meridionale in direzione di Helsinki. L’ultima sosta ci fa conoscere un’altra delle curiose realtà di questo variegato paese: a Fiskars ha sede l’omonima fabbrica attiva dal 1649 e oggi celebre per la produzione di attrezzi da giardinaggio, accessori da cucina e soprattutto per le sue forbici dai grossi manici arancioni. Immancabile l’acquisto di un esemplare a mo’ di souvenir, ma già sappiamo che non riuscirà a tagliare il filo che ormai ci lega all’accogliente, organizzatissima, splendida Finlandia.

PleinAir 395 – giugno 2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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