Un weekend tra i Monti Pisani

Visita ai Monti Pisani: da Vicopisano alle dune di Marina di Vecchiano, passando per la Certosa di Calci e immergendoci nelle benefiche acque di San Giuliano Terme, per un giro tra terme, escursioni e musei

Indice dell'itinerario

Da tempo sognavamo di metterci alla guida di un camper con… il pedigree. L’occasione ce l’ha offerta la prima tappa dell’iniziativa Driving & Living Experience, che dal 20 al 22 novembre scorso ha visto cinque equipaggi mettersi alla guida di altrettanti motorhome Carthago, coniugando il contatto ravvicinato con i veicoli della casa tedesca alla scoperta del territorio dei Monti Pisani. Li abbiamo seguiti passo dopo passo.

I protagonisti della prima edizione del Driving & Living Experience a Marina di Vecchiano

Venerdì sui Monti Pisani • Agrisosta sotto la torre

Nel tardo pomeriggio, dopo aver ritirato i mezzi presso il centro vendita Caravanbacci di Lavoria, la carovana fa rotta verso l’azienda agrituristica Torre a Cenaia, che accoglierà gli equipaggi per la cena e il pernottamento nel vasto piazzale situato di fronte all’edificio padronale. Il soffio di Eolo ci farà da colonna sonora, consigliandoci di parcheggiare a debita distanza dai maestosi cipressi che delimitano il viale d’accesso.

L’azienda agrituristica Torre a Cenaia

Sabato sui Monti Pisani • Da Vicopisano alle terme

Vicopisano

Il clima che ci accoglie al risveglio è piovoso, ma non abbastanza da guastarci la giornata. Dopo una colazione a base di cornetti freschi e caffè, consumati comodamente nella dinette del motorhome, salpiamo alla volta del borgo medioevale di Vicopisano (un punto sosta adatto ai v.r. è il parcheggio nelle immediate vicinanze della porta).

L’ingresso della Rocca del Brunelleschi a Vicopisano

Figuranti in costume salutano con eleganza il nostro arrivo; il vicesindaco Matteo Ferrucci fa gli onori di casa e non perde l’occasione per annunciare la prossima realizzazione di un’area attrezzata: sarà un importante incentivo per la valorizzazione di questo borgo, un tempo alla confluenza di due fiumi (l’Arno e l’Auser) e rilevante snodo economico e strategico.

A spiegarcene le vicende storiche – dal Medioevo al dominio del Granducato di Toscana – è il professor Giovanni Ranieri Fascetti, nostra guida alla scoperta della fortezza: fu Filippo Brunelleschi, nel 1435, a progettare questo straordinario sistema difensivo che culmina nel grande mastio. Dopo aver ammirato dagli alti camminamenti il panorama verso la pianura e i Monti Pisani, una passeggiata attraverso le stradine consente di apprezzare altre testimonianze dell’intenso passato di Vicopisano: fra queste il Palazzo Pretorio, le torri, la cinta muraria e la chiesa di Santa Maria.

Figuranti in costume

A piedi proseguiamo alla volta del Frantoio di Vicopisano, azienda agricola inserita nel circuito AgriPleinAir e dotata di punto sosta (senza servizi) a pochi passi dai laboratori di frangitura e dal locale adibito alla vendita dei prodotti. Ci troviamo nel periodo clou della raccolta delle olive, e abbiamo l’opportunità di assistere alla frangitura che qui avviene con macchinari di ultima generazione.

Una modernità sorretta da un’antica sapienza: in un rustico ambiente riscaldato dal fuoco che arde nel caminetto il patron Nicola Bovoli ci intrattiene con una degustazione dell’olio aziendale – ottenuto con metodi biologici certificati e vincitore di numerosi premi – e di alcune deliziose preparazioni a base di extravergine con l’aggiunta di erbe e spezie (basilico, limone, rosmarino, peperoncino e aglio).

Calci, foto ricordo sulla scalinata di accesso all’abbazia

Calci

Siamo pronti per il piatto forte che ci impegnerà per l’intero pomeriggio: la visita al complesso della Certosa di Calci (o di Pisa), che insieme a quelle di Padula e Pavia è la più importante d’Italia (è possibile parcheggiare il veicolo nelle vicinanze del monumento). In parte ancora da restaurare, questo grande complesso monastico fondato nel XIV secolo conserva la chiesa dagli interni seicenteschi, con coro e presbiterio del Quattrocento, le celle e gli orti dove per centinaia d’anni i certosini hanno trascorso la loro esistenza dedicata al lavoro e alla contemplazione.

Il percorso di visita – che si snoda attraverso ampie sale con pavimenti a disegni geometrici realizzati in marmo bianco, grigio e nero di Carrara – passa attraverso l’antica farmacia monastica e approda alle teche dove è custodito un reperto di eccezionale importanza: la Bibbia di Calci, un codice del XII secolo in quattro volumi impreziosito da splendide miniature.

Ti è piaciuto l’itinerario? Qui trovi tutte le aree di sosta a Vicopisano.

La Bibbia di Calci

Sul lato sinistro del complesso si accede al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. La prima sala, situata al pianterreno, riporta le collezioni antiche realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, organizzate – secondo il gusto dell’epoca – come “camere delle meraviglie”: raccolte di reperti che al tempo volevano affascinare e sorprendere, e che oggi hanno molto da rivelarci sui progressi del pensiero scientifico nell’ultimo secolo. Alcuni rari pezzi testimoniano l’esistenza di specie animali purtroppo estinte a causa dell’uomo, come il leone dell’Atlante (o leone berbero): un esemplare mummificato sembra guardare con rimprovero il visitatore lungo il percorso che conduce alle sale superiori.

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La visita alla sala dei cetacei nel museo di storia naturale

La sezione più spettacolare del museo è senza dubbio la sala dei grandi cetacei, un immenso ambiente dalle pareti interamente vetrate dove sono esposti gli scheletri di dinosauri e dei maggiori mammiferi ancora presenti nei mari del nostro pianeta: fra questi la balenottera azzurra (quella di Pinocchio, per intenderci) di cui si ammira sbalorditi l’ossatura che si sviluppa per 24 metri.

Al termine della visita una robusta merenda con i prodotti della vicina Fattoria San Vito (olio extravergine, ma anche formaggi aziendali e una squisita zuppa) ci dà l’occasione per incontrare i titolari dell’azienda, che annunciano la realizzazione di un’area attrezzata nei propri terreni, a pochi passi dal monumento. E non manca il saluto del sindaco Massimiliano Ghimenti, che accoglie con disponibilità i suggerimenti dei partecipanti nell’ottica dell’accoglienza verso il pleinair.

San Giuliano Terme

È il momento di rimetterci alla guida alla volta di San Giuliano Terme. La storica stazione di cura, alimentata dalle acque che sgorgano dal Monte San Giuliano, è ambientata in un elegante palazzo frequentato nel passato da illustri personaggi quali Giacomo Puccini, Lord Byron, Massimo d’Azeglio e Vittorio Alfieri. Per la notte avremo il privilegio di sostare di fronte all’edificio, oggi sede di un lussuoso hotel e di una Spa accessibile anche a chi non soggiorna in albergo. Una serata all’insegna del benessere immergendoci nelle piscine di acqua calda è il degno epilogo dell’intensa giornata.

Passeggiata verso la foce del Serchio

Domenica sui Monti Pisani • Marina di Vecchiano

Uno splendido sole saluta il risveglio della carovana e il tragitto verso la località Marina di Vecchiano, inserita nel Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli. Una spruzzata di neve ha imbiancato le Alpi Apuane che fanno da sfondo alla nostra passeggiata lungo le dune sino alla foce del fiume Serchio; ci guidano l’assessore all’ambiente Massimiliano Angori, che illustra le caratteristiche dell’area protetta, e Federico Meini, vicesindaco e presidente della Strada dell’Olio dei Monti Pisani).

Passeggiata verso la foce del Serchio

È l’ultima tappa prima di raggiungere la Fattoria di Migliarino di proprietà della famiglia Salviati: alla sontuosa degustazione di prodotti locali si accompagna una piacevole conversazione con Martino Salviati, proprietario della tenuta, intenzionato anche lui – effettuate le dovute verifiche – a predisporre un punto sosta camper e forse, in futuro, un’area attrezzata. Un altro passo in avanti per l’abitar viaggiando.

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