Mattinata in piazza

Dai dinosauri all'olio di affioramento, dall'archeologia dauna al caciocavallo fatto a mano: passato e presente di uno splendido borgo tra il mare e la montagna del Gargano.

Indice dell'itinerario

Per conoscere la Mattinata che fu la prima cosa da fare, passeggiando tra le viuzze e le bianche case del centro storico, è andarsene a cercare la… Farmacia Sansone. Qui e nel retrobottega il farmacista Matteo, “lo speziale” come tutti lo chiamano, ha raccolto in più di cinquant’anni un’infinità di reperti della civiltà dauna. Altre importanti testimonianze si trovano nel locale museo archeologico, dove si può andare ben più indietro nel tempo ammirando, su due pesanti pietre da poco rinvenute, impronte di dinosauro risalenti a 150 milioni di anni fa (molto rare e indagate anche dall’équipe del professor Umberto Nicosia dell’ateneo romano della Sapienza).
E non c’è bisogno di allontanarsi per continuare a scoprire la Mattinata che era e che è. Proprio davanti alla farmacia si fa conoscenza con il giornalaio-escursionista Filippo Mantuano, una miniera di buoni consigli per le camminate nei dintorni. Lì accanto c’è il bar Serafino, dove si gusta un indimenticabile gelato alle erbe del Gargano: al timo, al sedano, al rosmarino, ma anche al fico d’india.
Più avanti, lungo il Corso Matino e subito dopo il Municipio, un altro ottimo gelato e la più squisita torta al limone della Puglia vi aspettano al bar Gabriellino. Ancora due passi e in Via Delegazione Municipale, al civico 48, s’apre il bugigattolo della Cantina del Vino dove, tra un bicchiere e l’altro di vino rosso, s’avvicendano personaggi che sembrano usciti dai racconti italiani di Guido Piovene. E’ un altro pezzo di costume scampato all’omologazione, come le donne che ancora fanno la pasta a mano e i piatti tradizionali ormai diventati opere d’arte culinaria: il pancotto alle fave o l’acqua sala (semplici a dirsi ma non a farsi) che bisogna prenotare un giorno prima al ristorante Il Saraceno.
Ma è soprattutto in campagna che sopravvivono i segni della saggezza popolare, quelli che appassionano le parole di Angela Rossini, proprietaria dell’Agriturismo Incoronata, e quelli che s’imprimono nel paesaggio: dai muretti a secco che proteggono gli alberi da frutto, alla maniera dei giardini arabi, alle distese di ulivi centenari che danno lavoro ai quattro frantoi del paese. Assolutamente da visitare quello di Lorenzo Bisceglia che ancora produce l’olio di affioramento, un tempo ricostituente per partorienti e bebè, oggi oro colato per pochi; come per pochi è il caciocavallo ancora fatto a mano da Matteo e Michele De Vita.
Sono le piccole testimonianze di un quotidiano che ancora si ispira ai ritmi della natura: è l’alba quando le mucche si avvicinano mansuete al secchio della mungitura. E quando il secchio è colmo, per il contadino è l’ora di portare i figli a scuola.

PleinAir 370 – maggio 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio