In un paese immenso come l’Australia le grandi distanze che separano un posto dall’altro costringono a scegliere l’aereo come mezzo di trasporto ma, dato che a me non piace essere scaraventata da una realtà all’altra, preferisco muovermi via terra. Questa volta, non essendo la situazione climatica favorevole per fare la traversata da costa a costa Sydney-Perth (d’inverno fa davvero freddo), ho scelto il treno per raggiungere Longreach, ultimo avamposto sulla linea del Capricorno prima del deserto del centro. Se si ama viaggiare in treno, non si può perdere l’occasione di sperimentarlo in questo paese, dove il viaggio su rotaia conserva ancora il fascino dei tempi andati. Partiamo dal Transit Center di Brisbane e, lasciata la città, il paesaggio comincia a cambiare; dalle foreste di eucalipti della costa ci si perde in praterie con baobab, poi il bush, con cespugli di spinifex e querce del deserto, pale a vento per produrre elettricità, qualche fattoria all’orizzonte, gli abitati di Emerald (potreste fare una sosta e chiedere il permesso di scavare alla ricerca di zaffiri) e Barcaldine.
Da non perdere le escursioni sul Thompson River al tramonto: il sole sparisce fra mangrovie e acacie, con voli di egrette, falchi, aironi, mentre il vostro anfitrione canterà per voi motivi tradizionali.
Dopo aver visitato questa cittadina si comincia a capire qualcosa di questo paese, la difficoltà che comporta vivere fra distanze immense. Una visita alla Lsode, centro di educazione a lunga distanza, sarà più utile a questo fine che tante letture: ci sono piccoli aerei e auto 4WD per mantenere i rapporti con i “vicini” sparsi nell’immenso territorio, ma è solo il contatto radio e il computer che permettono ai ragazzi che vivono in fattorie isolate di ricevere un’educazione scolastica.
Ritorno a Brisbane con un pullman McCafferty’s seguendo sulla Matilda Hwy la linea del Capricorno fino a Rockhampton e poi verso sud: soste in aree di servizio per un panino e una birra, pareti dei locali coperte da foto dei roadtrain. Il guidatore del mio mezzo fischietterà lungo il percorso “Waltzing Matilda” (di Banjo Paterson, poeta nazionale) e avrete anche voi l’impressione di sentire il bushman, ricercato perché ha rubato una pecora, cantare “you’ll come a-waltzing Matilda with me” mentre sceglie di annegare in una pozza piuttosto che andare in galera.

PleinAir 317 – dicembre 1998