Lapponia in Appennino

A tutta neve con il v.r. e la famiglia: sulle piste di Campitello Matese, valida meta di sci alpino del centro-sud, e a Capracotta, meta d'elezione internazionale per il fondo.

Indice dell'itinerario

Non fosse per qualche raro squarcio di sereno che lascia scorgere, sullo sfondo, il profilo dei monti del Matese, avremmo già da tempo smarrito il senso dell’orientamento. Le mani ben strette sul manubrio, acquistando via via maggiore confidenza con la veloce motoslitta che romba sotto di noi, scivoliamo sulla neve sempre più sicuri in sella all’insolito veicolo, seguendo la rassicurante scia tracciata dalla nostra guida sulla neve immacolata.
Sepolta una quindicina di metri più sotto scorre la strada che da Campitello Matese conduce in 18 chilometri alla Sella del Perrone, dopo aver offerto la vista sulle cime della Gallinola e del Monte Porco. Durante il periodo invernale, con le abbondanti nevicate che le ultime stagioni non hanno mancato di garantire, l’unico modo per addentrarsi in questi scenari di un bianco quasi lappone – a meno di non volersi avventurare con le racchette da neve ai piedi – è offerto dalle rombanti motoslitte della cooperativa Campitello Extreme. Le uscite si svolgono di norma in gruppo, con la presenza obbligatoria di una guida, su veicoli a due posti piuttosto semplici da condurre: è un po’ come guidare uno scooter, ma almeno qui non ci sono gli ostacoli del traffico cittadino!
L’itinerario più richiesto e senz’altro più gratificante anche per il palato è quello che conduce alla baita La Gallinola, immersa tra i boschi a 1.508 metri sul livello del mare. Gestita dagli stessi soci della cooperativa, offre una confortevole sala ritrovo con caminetto dove è possibile gustare un pranzo o uno spuntino a base di prodotti tipici della zona (e persino una cena, se si opta per l’uscita in notturna) compresi nel pacchetto dell’escursione.
E’ questa una delle più recenti novità nell’offerta turistica di Campitello Matese, tra le più apprezzate località sciistiche dell’Appennino centro-meridionale. Inserito nel Comune di San Polo Matese, presenta le classiche caratteristiche di un centro turistico costruito a partire dagli anni ’60, con architetture non sempre in sintonia con l’ambiente e un contesto edilizio rappresentato perlopiù da alberghi, residence e seconde case; ma sono benvenuti anche i camper che possono sostare nel grande piazzale presso gli impianti di risalita, compatibilmente con gli spazi a disposizione e ricordando che la località è assai frequentata dal turismo del finesettimana.
Il principale polo di attrazione è rappresentato dagli impianti sciistici del Monte Miletto, che con i suoi 2.050 metri è la cima più alta del gruppo del Matese: due le seggiovie e cinque le sciovie al servizio di circa 40 chilometri di piste. Anche se non si è praticanti dello sci alpino, una salita al Miletto è premiata con una vista mozzafiato che nelle giornate particolarmente limpide spazia dal Tirreno all’Adriatico, arrivando a scorgere le Mainarde e il Tavoliere delle Puglie. Meta indicata per i weekend e le vacanze della famiglia, Campitello offre anche alcuni percorsi adatti al fondo, pista di pattinaggio sul ghiaccio, centri per il noleggio delle attrezzature e negozi di articoli sportivi.Potrà sembrare strano ai frequentatori dell’arco alpino, ma il record annuale di innevamento in un centro abitato se lo aggiudica assai di frequente la località di Capracotta. Se volete ammirare lo spettacolo di un paese interamente sepolto dalla candida coltre, dove una squadra di addetti comunali ha da lavorare tutta una stagione per liberare strade, vicoli e ingressi delle abitazioni dall’enorme quantità di neve e ghiaccio, venite qui e non rimarrete delusi.
Non a caso questo paese, in territorio molisano ma tutto proteso verso i monti d’Abruzzo, vanta lo sci club più antico d’Italia, fondato nel 1914 (ma anche edifici antichi di tutto rispetto come la settecentesca Chiesa Madre della Collegiata, che ospita alcune pregevoli opere di artisti locali). Incuneata fra il Monte Capraro e il Monte Campo, Capracotta rappresenta una meta di rilievo internazionale per la pratica dello sci di fondo: l’appuntamento più recente e prestigioso è stato la Coppa Europa 2004, che ha visto la partecipazione di un centinaio di atleti da tutto il mondo.
La porta del paradiso per gli amanti di questa disciplina è Prato Gentile, un pianoro dominato dal Monte Campo a meno di 4 chilometri dall’abitato: qui sorge un rifugio aperto tutto l’anno, che offre ristoro e ospitalità, e qui hanno sede anche lo stadio attrezzato con tribune per il pubblico, gli spogliatoi e le corsie per la partenza e l’arrivo degli atleti. La pista di sci nordico, intitolata al campione Mario Di Nucci, comprende tre anelli differenti per una lunghezza complessiva di 15 chilometri. Facile e accessibile a tutti il percorso turistico: quasi interamente in piano o con lievi ondulazioni, è privo di difficoltà tecniche e si snoda interamente nel bosco offrendo bellissime vedute panoramiche; i due anelli restanti, quello di monte e quello di valle, sono adatti a sciatori esperti e costituiscono il terreno di gara in occasione delle varie competizioni.
Sul versante opposto, lungo le pendici del Monte Capraro, l’offerta turistica invernale viene completata da un impianto di risalita che accede a un paio di piste per lo sci alpino di bassa e media difficoltà.
Anche in questo comprensorio i camper sono ben accetti, e possono sostare tranquillamente nelle vie del paese (l’area attrezzata locale è impraticabile nei mesi invernali). In alternativa, a Prato Gentile e ai piedi della funivia del Capraro è possibile utilizzare i parcheggi degli impianti, sempre tenendo d’occhio la disponibilità di posti. E per avere un saggio della calorosa e genuina accoglienza degli abitanti basterà fare una visita alla sede dello Sci Club, in pieno centro storico, o al locale caseificio, dove invitanti forme di caciocavallo attendono di trovare un posto d’onore nella cambusa del camper.

PleinAir 403 – febbraio 2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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