La via degli yak

Tre escursioni in Val di Solda sui sentieri percorsi dagli animali tibetani.

Indice dell'itinerario

C’era una volta un fiero gigante che viveva tra le valli delle Alpi Retiche, mangiando uri e orsi. Già bambino, Ortles era più alto degli alberi e crescendo raggiunse e superò le montagne, vantandosi della propria statura: finché un uomo si arrampicò sulla sua testa gridandogli nell’orecchio che sarebbe rimasto in eterno tra i suoi capelli, e quindi più in alto di lui. Indispettito, Ortles tentò di acchiapparlo e di scaraventarlo nel vuoto, ma come per incantesimo non poté fare più un solo movimento e, mentre piombava in un profondo sonno, il suo corpo si irrigidì diventando un massiccio di nevi e ghiacciai eterni.
Così la leggenda spiega l’origine dell’Ortles-Cevedale, uno dei principali gruppi montuosi alpini che oggi è compreso nel Parco Nazionale dello Stelvio. Tra gli accessi storici, ai quali si è sovrapposta da circa due secoli una fitta rete di percorsi alpinistici ed escursionistici, un posto di rilievo occupa la Val di Solda, dove alcuni tracciati seguono le orme degli yak portati fin qui da Reinhold Messner. Ecco tre proposte per un lungo weekend a tutta natura, con partenza da Solda di Dentro.

Punta Beltovo di Dentro
Dislivello massimo 1.400 metri, tempo di percorrenza 7 ore
Dalla stazione a valle della funivia di Solda si guadagna il rifugio Città di Milano. L’ascesa può avvenire a bordo della funivia oppure, in circa 2 ore, seguendo il sentiero n. 1 che si arrampica tra il torrente Rosim e la Croda Nera (nella quale confluiscono altri percorsi). Superata la stazione intermedia della funivia si continua per la cresta di una morena e quindi per il rifugio Città di Milano, dove si ammira un bel panorama sul trio Gran Zebrù (3.851 m), monte Zebrù (3.735 m) e cima dell’Ortles (3.905 m). Raggiunto l’imbocco per il sentiero n. 151 si sale fino al rifugio Madriccio (dislivello circa 240 m). L’itinerario segue costeggiando la Vedretta del Madriccio per l’omonimo passo (3.123 m). Da qui, nel periodo in cui si sciolgono le nevi, è consigliabile allungare di una mezz’ora fino alla Punta di Beltovo di Dentro (3.325 m) affacciata sulla retrostante Val Martello.

Rifugio Serristori
Dislivello massimo 850 metri, tempo di percorrenza 5 ore e mezzo
Ci spostiamo sul versante est della valle per raggiungere un’altra tappa toccata solitamente dagli yak: il Rifugio Serristori. Non lontano dall’hotel Cristallo si segue il sentiero n. 5 costeggiando le acque dello Zay. Superato un bosco di pini cembri nel quale confluiscono da destra i sentieri 16 e 14, si arriva ai prati di Zay e si continua a salire con diversi tornanti fino al Piano dei Laghetti circondato dal grande anfiteatro vallivo. Proseguendo lungo il tracciato che adesso si arriccia notevolmente (prima di questo tratto sulla destra confluenza del sentiero 12), si guadagna il rifugio (2.724 m) in bella posizione panoramica sulle cime dell’Angelo Grande (3.521 m) e Piccolo (3.318 m), Croda del Forno (3.431 m) e Vertana (3.546 m). Prima di scendere nuovamente a valle conviene un fuorirotta alla vicina vetta del Dosso Bello di Dentro (3.128 m), raggiungibile in poco più di un’ora. Per il ritorno si consiglia il sentiero in discesa n. 12 che, tagliando per una morena, conduce al Rifugio Kenzel (2.348 m) dove si rientra a Solda con la seggiovia.

Rifugio del Coston
Dislivello massimo 780 metri, tempo di percorrenza 5 ore
Da Santa Gertrude, la vecchia chiesa parrocchiale di Solda dove confluiscono gran parte dei sentieri del versante ovest della valle, si inizia con il n. 3 attraverso un bosco di larici e pini cembri che termina davanti alla morena della Vedretta Fine del Mondo (2.330 m) in prossimità del ristorante K2; in alternativa si può salire fin qui con la seggiovia dell’Orso.
Prima di proseguire lungo il sentiero n. 3 si potrebbe imboccare una piacevole variante (aggiungere circa un’ora e mezzo) seguendo il n. 23 che conduce alla Madonna Marlet (2.568 m) sulla cima della cresta morenica della stessa Vedretta.
Ritornando sui propri passi (sempre segnavia 3) si vince il Monte Bersaglio (2.469 m) e quindi si prosegue per il Rifugio del Coston. Ottima base di partenza per le cime dell’Ortles, si attacca il sentiero n. 2 che costeggia la morena di Solda fino all’incrocio con il 2A che scivola alla stazione a valle della funivia, parallelamente al fiume Solda.

PleinAir 394 – maggio 2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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