La strada dei fiori

La prima che viene in mente è destinata alle auto e attraversa la Liguria, ma la strada dei fiori più bella, non ci sono dubbi, è riservata ai pedoni: attraversa Genzano, nel cuore dei Castelli Romani, e si percorre una sola volta all'anno, per celebrare il Corpus Domini.

Indice dell'itinerario

E’ la più nota Infiorata, almeno d’Italia, quella che annualmente verso fine primavera si perpetua da oltre due secoli per le strade di Genzano, paesino dei Castelli Romani alle porte della capitale.
La domenica prescelta normalmente è quella successiva al Corpus Domini. Per chi non l’ha mai vista è uno spettacolo da non perdere.
Il bello è a terra. Sono i 1890 metri quadrati di superficie coperti dai fiori, un’intera strada – la centrale Via Italo Belardi – rivestita da un tappeto floreale realizzato in sequenze precise, sempre le stesse.

Alcune settimane prima ha inizio la raccolta dei fiori – in parte nei campi adiacenti il paese – che vengono sistemati nelle grotte scavate nel tufo sotto il Palazzo Comunale al fine di conservare colori e freschezza.
Si procede con il cosiddetto “speluccamento”, cioè il distacco dei petali dei fiori dai loro gambi, effettuato nel cortile del Palazzo Comunale a suon di canti e musiche: generalmente ha luogo durante la settimana precedente la festa.

Il sabato, verso sera, è l’ora dei disegni preparatori. Via Belardi viene suddivisa in dodici “quadri” di 7×14 metri e uno più grande di 7×42 metri a ricoprire la scalinata che sale verso il duomo.
Le cornici laterali sono di un metro, e altrettanto misura più o meno la fascia di distacco che intercala i quadri.
Un tappeto immenso, lungo 250 metri. Per farlo ci vogliono circa 500 quintali di fiori ed altre essenze vegetali.

Ogni quadro è stato preventivamente sottoposto al giudizio di un’apposita commissione comunale, che sceglie i migliori ammettendoli all’originale quanto effimera passerella.
I soggetti sono i più vari. Nelle scorse e più recenti edizioni, ad esempio, andavano da un omaggio ai salesiani in occasione del centenario alla riproduzione di una Deposizione caravaggesca su sfondo ispirato alle decorazioni di Gustav Klimt, dai motivi navaho a una Trinità di stampo bizantino.
Né sono mancati quadri ispirati a bozzetti appositamente realizzati da affermati artisti. Sulla base dei cartoni preparatori i Maestri Infioratori iniziano a disegnare sul selciato il soggetto da realizzare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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