La signoria del giglio

Full immersion nell'incredibile concentrazione di tesori d'arte di Firenze: da poco dotato di tre aree per la sosta camper, il capoluogo toscano è una meta frequentatissima da chi sceglie l'abitar viaggiando. PleinAir ha raccolto alcune indicazioni utili per la visita - dai siti monumentali irrinunciabili ai suggerimenti per chi si sposta con i bambini al seguito - con un occhio di riguardo alle informazioni sulla sosta.

Indice dell'itinerario

Firenze. Una meta che affascina, che sempre attrae. Una città che racchiude in sé – come forse solo Roma e Venezia riescono a fare allo stesso modo – quel concentrato di arte, storia e bel vivere che forma un vanto unico del nostro paese. Una capitale del turismo mondiale, presenza quasi obbligatoria tra i desiderata di ogni viaggiatore che si rispetti.
Firenze, diciamolo, stordisce. In agguato, passando da un capolavoro all’altro, è la sindrome di Stendhal che colpì lo scrittore francese durante il suo soggiorno nel 1817. Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti e i sentimenti appassionati , scrisse. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere . I giornalisti ci ricamano sopra, ma all’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova capita almeno una volta al mese di procedere al ricovero di pazienti affetti da questa affezione psicosomatica che ha come sintomi tachicardia, capogiri, vertigini e anche allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d’arte, specie se comprese in spazi limitati.
Lasciando pure tranquillo Stendhal e i suoi rari emuli, una visita alla città del giglio è di quelle che effettivamente non lasciano indifferenti. E come si potrebbe? La passerella su palazzi storici e ponti, piazze e logge, gallerie e giardini, quadri e sculture, è tale da somigliare a un’incursione tra le pagine di un manuale di storia dell’arte. Agli occhi di schiere di turisti e agli obiettivi di migliaia di macchine fotografiche compatte e telefoni cellulari (quante fotografie si scattano ogni giorno a Firenze?) si offrono i tesori di un passato che non ritorna. Fra il XIII e il XIV secolo, con i suoi 100.000 abitanti – quando Roma ne contava 30.000 – il capoluogo toscano era una delle quattro o cinque metropoli d’Europa. A quegli anni risale la cerchia di mura entro cui sorsero i monumenti che ancora oggi si ammirano: dopo le demolizioni ottocentesche ne restano ampi tratti solo presso l’Arno, come la Porta San Miniato che introduce al centro storico i turisti itineranti in arrivo – ovviamente a piedi – dal campeggio comunale di Piazzale Michelangelo.
Quella Firenze, la Firenze di Giotto, Arnolfo di Cambio, Dante, rappresentò l’apice del successo economico e culturale della città. Un protagonismo che pareva irripetibile e che invece si ripropose tre secoli più tardi, con la stagione del Rinascimento rappresentata da geni coevi del calibro di Michelangelo, Raffaello, Leonardo. Oggi che le egemonie di ogni natura hanno cambiato paese, anzi continente, tutto questo appare letteralmente roba da museo, ma che museo. Lo visitano all’incirca tre milioni di turisti all’anno – tanti secondo le statistiche gli arrivi ufficiali – che si fermano mediamente due o tre giorni. Uffizi e Accademia (con la nota eccezione degli ipertrofici Musei Vaticani a Roma) sono da sempre i musei in assoluto più frequentati d’Italia: un milione e mezzo di visitatori ogni anno, un esercito cresciuto di trenta volte in settant’anni visto che erano 50.000, sempre stando alle statistiche, nel 1936. Un’invasione quotidiana che i residenti pagano in termini di intasamento delle vie del centro, costo della vita alle stelle, servizi essenziali a rischio e gli altri frutti avvelenati del turismo di massa.
La visita, anzi le visite perché Firenze non è meta da esaurirsi in un solo viaggio, vanno ad ogni modo organizzate con cura. Impossibile qui stilare un ruolino di marcia, troppe le variabili a cominciare dai gusti personali, dal tempo a disposizione, dalle caratteristiche dell’equipaggio: ma abbiamo raccolto per voi qualche suggerimento, indicazioni pratiche tratte da soggiorni ripetuti nel tempo, informazioni sulla sosta e relativi spostamenti. Dunque, buona Firenze a tutti.

Approdi pleinair
Il centro cittadino è compreso in una ZTL, ovvero una zona a traffico limitato, attiva nei giorni feriali dalle 7.30 alle 19.30, il sabato fino alle 18. Ai diversi accessi sono in funzione altrettanti varchi telematici che possono essere superati solo dai residenti o dai possessori dei relativi permessi, mediante un apparecchio installato a bordo del veicolo (sul genere del Telepass, per intendersi). Interessante ricordare che in tutti i settori della ZTL l’accesso è consentito agli scooter e alle biciclette; queste ultime possono inoltre circolare nelle aree pedonali.
Con questa premessa, la prima tappa per chi arriva in città con il veicolo ricreazionale non può che essere un approdo in cui sistemare la casa viaggiante, per poi dedicarsi con calma alla visita.
In campeggio Poche città italiane, e per di più storiche, dispongono di un approdo dalla posizione strategicamente centrale come Firenze. Di proprietà del Comune che lo ha affidato in gestione a privati, immerso in un oliveto a pochi minuti dalla chiesa di San Miniato, il camping Michelangelo (Viale Michelangelo 80, tel. 055 6811977, www.ecvacanze.it) è conosciutissimo dai turisti itineranti e dai backpacker di tutto i mondo e si raggiunge a poche decine di metri dall’ancor più noto piazzale omonimo, il cui affaccio offre il più bel panorama sulla città. Chi utilizza il programma Google Earth può ammirarne al computer una panoramica dall’alto, fra tetti e spazi verdi della città storica (si vedono anche i veicoli in sosta!). Apposite segnalazioni indicano l’accesso al campeggio a partire dal Lungarno, che bisogna in ogni caso lasciare salendo all’altezza di Piazza Ferrucci e del Ponte San Nicolò. Le tariffe, visionabili in dettaglio sul sito Internet, sono proporzionate al livello di spesa cittadino: a titolo indicativo, in alta stagione (quest’anno dal 1° al 6 gennaio, dal 15 marzo al 3 novembre e dal 22 al 31 dicembre) un equipaggio in camper o in auto più caravan formato da due adulti e due bambini fra i 2 e i 12 anni paga 44,80 euro al giorno, che scendono a 39,10 euro nei periodi restanti (cioè dal 7 gennaio al 14 marzo e dal 4 novembre al 21 dicembre), mentre una coppia paga 34,40 euro in alta stagione e 30,10 in bassa. Dal camping, grazie a una scalinata che parte dallo stesso Piazzale Michelangelo, in un quarto d’ora si è sul Lungarno all’altezza del Ponte alle Grazie e quindi in Piazza della Signoria.
Decisamente periferiche le altre strutture organizzate. La prima è il camping-ostello Villa Camerata, sulla collina di Fiesole (Viale Augusto Righi 2, tel. 055 601451), collegato al centro con il bus 17 che ferma a circa 500 metri e copre il tragitto in 20 minuti. Il camping Panoramico Internazionale a Bottai-Impruneta (Via San Cristofano 2, tel. 055 2374704, www.florencecamping.com) è situato presso la Certosa di Firenze e si raggiunge dal casello di Firenze Certosa dell’Autosole proseguendo verso la città, fino a imboccare la prima strada a sinistra dopo la località Bottai; il centro storico dista 5 chilometri ed è raggiungibile con il bus 37, che ferma a 500 metri dal campeggio. Sette, invece, i chilometri dal centro per il camping Fiesole, nell’omonima località (Via Peramonda 1, tel. 055 599069, www.florencecamping.com); con due bus, il 45 o il 47, si arriva a Fiesole e poi si prende il 7 per Firenze Santa Maria Novella.
Nei parcheggi a pagamento L’alternativa per il soggiorno in camper consiste nel lasciarlo in uno dei posteggi pubblici sulla fascia immediatamente esterna al centro, ma è una scelta che ha i suoi costi se si vuole rimanere a portata di passeggiata dalle principali mete monumentali: le tariffe dei parcheggi scoperti presso la Fortezza da Basso, per fare un esempio di una zona in passato frequentata dai camperisti, sono di un euro per la prima ora e di 2 euro per ogni ora successiva.
L’unica soluzione attrezzata è gestita da privati: si tratta del parcheggio del Poggetto, segnalato dal Portolano e situato nel quartiere di Rifredi poco a nord del centro (tel. 055 481285). L’accesso è da Via Mercati 24/b, che non è molto facile raggiungere senza un navigatore (chi ne è sprovvisto chieda di Piazza Leopoldo). In un’area alberata fra le case, dispone di un settore destinato ai camper – che ospita anche diversi mezzi in rimessaggio – con pozzetto e presa d’acqua. Il costo è di 10 euro al giorno e a 100 metri si trova la fermata del bus 4, che in un quarto d’ora porta a Santa Maria Novella. Da segnalare una piscina e soprattutto, proprio al centro del parcheggio, una discoteca (chiusa da giugno a settembre) che nei finesettimana è fonte di rumore e viavai. AGGIORNAMENTO 2009: sono disponibili inoltre L’Oasi del Camper in Via Arnoldi, il Parcheggio SCAF di Via del Gelsomino e il parcheggio-scambio di Viale Europa nella zona sud della città. Per ulteriori dettagli si può consultare la relativa pagine del Portolano online.
Tornando alle strutture pubbliche, fra i parcheggi scambiatori risulta particolarmente comodo quello comunale di Viale Europa, nel quadrante sud-est dell’abitato, al confine con il comune di Bagno a Ripoli. Si trova proprio nei pressi del casello autostradale Firenze Sud e perciò, provenendo dall’Autosole, non si deve neppure entrare in città ma basta giungere al viale, svoltare a destra e proseguire per poche centinaia di metri. Appena oltre un distributore di benzina Q8 si trova l’ingresso al parcheggio, ampio e pianeggiante, al costo di 1,50 euro ogni 12 ore. A due passi fermano le linee di autobus 23 e 33: la prima è servita da corse frequenti e in un quarto d’ora arriva al duomo, mentre la seconda, con corse più rade, porta in una ventina di minuti a San Marco e alla stazione ferroviaria Santa Maria Novella (per i biglietti c’è un distributore vicino alla cassa automatica). Non custodito, il parcheggio è videosorvegliato ma attualmente privo di qualunque servizio per i camper: nelle previsioni del prossimo piano di sosta redatto dagli uffici comunali è stata però inclusa la realizzazione di un nuovo settore, questa volta specificamente destinato ai veicoli abitativi e attrezzato di conseguenza. Non resta insomma che sperare nella prossima attuazione del progetto, che doterebbe la città di un comodo approdo anche per i brevi soggiorni: e le meraviglie di Firenze diventeranno, per i turisti del pleinair, ancora più fruibili.

PleinAir 426 – gennaio 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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