L'ultimo assedio

La singolare rievocazione storica della Scamiciata è l'occasione per scoprire la cittadina di Fasano, compreso il celebre Zoosafari, e le caratteristiche località costiere dell'alto Brindisino.

Indice dell'itinerario

E’ un caldo pomeriggio di inizio estate quando, dalla costa e dalle masserie fortificate, arriva la segnalazione di imbarcazioni sospette in avvicinamento. Dalle torri di guardia si accendono i falò per allertare gli altri avamposti del litorale; nel frattempo alcuni soldati galoppano velocemente alla volta del paese, per dare l’allarme alla cittadinanza e invitarla a porsi in salvo. Intanto i Turchi sbarcano dalle feluche e, facendosi largo tra pochi armigeri, arrivano alle porte della città: ma i popolani, dopo un attimo di smarrimento, con improvvisati mezzi di difesa riescono a ricacciare verso il mare gli invasori, colti di sorpresa dall’inatteso e coraggioso impeto, e li costringono a lasciare sul campo molti dei loro uomini e persino alcune imbarcazioni. Grande è la gioia per l’insperata vittoria, e la folla si riversa nelle strade e nelle piazze a festeggiare con balli e canti, mentre in ogni angolo del paese si accendono fuochi sui quali s’improvvisano allegri girarrosto con polli e maiali allo spiedo, abbondantemente innaffiati dal buon vino della terra di Puglia. Quella gloriosa giornata del 1678 si rievoca oggi a Fasano nella Scamiciata, manifestazione storica che ha normalmente luogo il terzo sabato del mese subito prima della festa patronale (quest’anno l’evento, per non cadere in concomitanza con la prevista visita del Papa, è stato posticipato di una settimana e si svolgerà pertanto dal 20 al 23 giugno). Si inizia il venerdì pomeriggio con la sfilata dei cortei storici d’Italia, a cui fanno seguito la consegna delle chiavi della città agli Scamiciati e l’esposizione dei simulacri dei santi patroni nell’edicola di Piazza Ciaia.
Il pomeriggio del sabato, dalla parte bassa della città, muove il lungo corteo di cinquecento figuranti in costumi dell’epoca con dame, cavalieri e armigeri, insieme con i Turchi, gli sbandieratori e i popolani; questi ultimi, vestiti con semplici casacche bianche, esprimono la loro allegria con animate tarantelle accompagnate da fisarmoniche e flauti. Tutti scortano le carrozze dei dignitari, che giungeranno in Piazza Ciaia per rendere omaggio alla Vergine e ai patroni, ai quali saranno donate la spada della vittoria e le chiavi della città. L’arrivo dei Turchi e degli abitanti nella piazza, affollata da centinaia di visitatori, focalizza l’attenzione del pubblico: tra i due gruppi nascono infatti aspri combattimenti che, dopo ripetuti assalti, vedono finalmente soccombere gli invasori. Intanto da Corso Garibaldi un grande vascello di legno, abbandonato dai nemici sulla spiaggia, viene trainato al cospetto di due ali di folla per testimoniare la definitiva vittoria dei valorosi Scamiciati.
Tra lo sfavillio delle colorate luminarie che si accendono in tutto il centro storico, il corteo compie l’ultimo giro di saluto agli astanti che, di lì a poco, si disperderanno nelle stradine limitrofe per trovare il proprio angolino in cui gustare le carni alla brace, come vuole la tradizione.

Dalla collina al mare
Fasano gode di una posizione geografica privilegiata su un vasto pianoro coltivato intensamente ad olivo, fra il Mare Adriatico e gli ultimi contrafforti delle Murge. Percorrendo la strada che porta verso Selva di Fasano s’incontra l’ormai famoso Zoosafari, il primo e più grande parco faunistico d’Italia, arricchito ogni anno da nuove proposte: attualmente sono 300 le specie rappresentate, con circa 3.000 esemplari fra i quali, ultimi arrivati, i bisonti americani. La visita si compie a bordo del proprio veicolo (camper inclusi) e, per una volta, saremo noi ad essere in gabbia: è infatti vietato lasciare il mezzo o anche solo aprire i finestrini per evitare spiacevoli inconvenienti con leoni, tigri e altri animali che vivono in libertà. Si entra nelle aree visitabili, protette da alte recinzioni, tramite un sistema di gabbie che, chiudendosi alle spalle dell’ultimo veicolo, non permettono più l’uscita se non attraverso il varco successivo. Lungo i 9 chilometri del percorso è possibile sostare qualche minuto per osservare elefanti, zebre, rinoceronti, orsi polari, ippopotami e canguri impegnati nelle loro attività quotidiane. Da qualche tempo, inoltre, per ovviare alla curiosa invadenza delle scimmie la visita nella loro area si effettua soltanto con un apposito trenino. Già da diversi anni all’interno del parco (che non manca fra l’altro di bar, ristoranti e self service) è nata Fasanolandia, una cittadella del divertimento che coinvolge grandi e piccini con la sua ruota panoramica, le montagne russe, i tronchi galleggianti e numerose altre attrazioni. Nei mesi estivi spettacoli teatrali, balletti sul ghiaccio e il delfinario sono ulteriori momenti di divertimento che possono impegnare l’intera giornata, e non manca neppure un attrezzato percorso vita lungo 1.300 metri e immerso nel verde.

Dall’entroterra al mare
La cittadina di Selva di Fasano è da sempre un’ambita località di villeggiatura, poiché i suoi 450 metri di altitudine rappresentano un ottimo rimedio alla calura estiva della costa. Nel corso dei decenni, accanto agli antichi trulli, sono così nate numerose ville private, molte delle quali in stile liberty; tra queste la più nota è il Minareto, nei pressi di Viale San Donato. Da Viale Toledo, su cui affacciano la Casina Municipale e l’annesso Palazzo dei Congressi, attraverso il Viale delle Acacie si accede alle due rotonde della strada panoramica da cui si gode una piacevolissima vista su tutta la vallata fino al mare. Scendendo con la comoda superstrada 379 si incontra per prima Torre Canne, apprezzata stazione balneare e termale, dove si trovano alcuni dei numerosi campeggi di questo tratto di costa. Proseguendo verso nord vale la pena fermarsi nella località di Forcatella, un borgo di pescatori dove, in autunno e in primavera, è possibile assaggiare ricci di mare appena pescati. Il percorso fino a Savelletri si snoda in un paesaggio di dune sabbiose, coperte dalla macchia mediterranea, e piccole insenature accessibili che si aprono fra le scogliere. Poco più avanti il percorso si conclude là dove si profila il celebre Muraglione dell’antichissima città di Egnatia: e l’Adriatico torna ad essere uno specchio della storia.

PleinAir 430 – maggio 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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