Rivotorto e Cannara, a pochi passi da Assisi nella fertile vallata del fiume Topino, guardano alla basilica del santo con la stessa devozione di un tempo.
A Rivotorto si rifugiò San Francesco con i suoi primi seguaci. Qui, vicino ad un lebbrosario, crebbe la piccola comunità che si sosteneva con il lavoro e con la questua, da cui prese vita l’Ordine dei Frati Minori. Il santuario, costruito per racchiudere il Sacro Tugurio, è stato rifatto nel secolo scorso imitando lo stile gotico e non è di particolare rilievo artistico. Il posto rappresenta un ottimo riferimento per il turismo itinerante. Per l’assoluta tranquillità, per la vicinanza ai luoghi classici e per la facilità di parcheggio (decisamente difficoltoso altrove), si presta anche a soste lunghe e ad escursioni a piedi o in bicicletta verso Assisi e Spello.
Borgo di Cannara
Cannara fu il primo “palcoscenico” del santo: qui, infatti, egli cominciò a diffondere tra la gente il suo messaggio guadagnando subito molti seguaci. Ricordano quel passato di devozione soprattutto la chiesa della Buona Morte, consacrata alle stimmate del santo, e la stessa chiesa di San Francesco. In quel tempo l’umile e pio borgo di Cannara contava addirittura tre conventi. A uno di essi apparteneva il “tugurio”, lo spoglio locale dove era solito raccogliersi San Francesco. In località Pian d’Arca, nella campagna cannarese verso Bevagna, un’edicola ricorda la celebre predica agli uccelli. Vanno ricordate anche l’elegante chiesa di San Matteo e quella di San Biagio (XIII secolo). Interessante è pure il vicino borgo medioevale di Collemancio, sorto su un’altura attorno alla chiesa romanica di Santo Stefano.
Nei pressi sono in corso gli scavi di Urvinum Hortense, municipio del III secolo a.C., che sottolinea l’importanza del luogo fin dall’epoca romana. Molte, ancora oggi, le manifestazioni a carattere sacro, tra cui la spettacolare Infiorata che si tiene in occasione del Corpus Domini. Realizzata con la partecipazione della comunità (tutti raccolgono fiori e allestiscono i disegni policromi), l’Infiorata si sviluppa lungo le vie del centro come un tappeto su cui passerà poi la processione con il Sacramento. Molto suggestivi sono anche i riti della Settimana Santa. A cominciare dalla Processione del Cristo Morto, la sera del Venerdì Santo, per finire con la “Rinchinata” del giorno di Pasqua che rievoca l’incontro del Cristo Risorto con la Madonna.