L'Italia di San Francesco/8 - Terra etrusca

Con Siena, Arezzo e Perugia, la città di Cortona condivide origini etrusche e nobiltà d'arte. E custodisce il Convento delle Celle, dove San Francesco dettò il suo testamento.

Indice dell'itinerario

In silenzio e senza curarsi del sole di mezzogiorno è intento a lavorare l’orticello. Dal saio consunto sbuca solo la folta barba bianca; impossibile non essere affascinati da questo volto che mostra uno spirito ancora giovane. Fratello Luigi nasconde bene i suoi novantadue anni, trentadue dei quali passati qui alle Celle. Ci parla volentieri del tempo trascorso, senza perdere di vista il futuro, poi si congeda allegramente. E’ la prova vivente che il clima dell’eremo può cambiare la dimensione del tempo e dare un valore nuovo all’esistenza. Forse qui non è mutato molto, da quando vi si insediarono i primi seguaci di San Francesco. Il luogo, da sempre rifugio di eremiti, è in posizione strategica sul percorso La Verna-Assisi. Il santo sostò più volte alle Celle, da quando qui fece dono del suo mantello ad un povero, fino all’ultima triste estate del 1226 quando, ormai morente, lo stavano conducendo ad Assisi. Fu una sosta breve, durante la quale dettò il suo testamento. Appena cinque anni dopo Frate Elia edificò, sulle cellette del santo, il primitivo convento francescano, ampliato nei secoli successivi. Nel 1245 il libero Comune di Cortona donò, allo stesso frate, un altro terreno per costruire la chiesa di San Francesco.
Apparentemente isolata, ma situata al centro di un triangolo geografico molto vivace, Cortona aveva sempre condiviso i fermenti sociali, economici ed artistici di Siena, Arezzo e Perugia. La sua importanza risale già al periodo etrusco, del quale conserva reperti di grande interesse. Non solo tombe suggestive, ma anche mura ciclopiche e “misteriose” che fanno da cornice al ricco abitato disposto a gradoni, fin su al Girifalco.
Un’urbanistica segnata dalla particolarità dell’ambiente e da interventi che, in vari secoli di floridezza politica e culturale, hanno lasciato episodi artistici notevoli. Come il Palazzo Casali (o Pretorio), che ospita il ricco museo dell’Accademia Etrusca, con reperti provenienti dai vicini “meloni”, ipogei del III secolo a.C. Singolare la facciata, con ricchi stemmi in pietra delle numerose famiglie nobili che hanno governato la città.
La vicina Piazza del Duomo, ampiamente rimaneggiato, ospita anche l’ex chiesa del Gesù, oggi sede del museo diocesano. Vi sono raccolti capolavori del cortonese Luca Signorelli, di Pietro Lorenzetti e del Beato Angelico (la famosa “Annunciazione”), artisti che, assieme al Vasari e a Francesco di Giorgio Martini, hanno contribuito al prestigio culturale di Cortona.
La centrale Piazza della Repubblica è una classica istantanea medioevale con tanto di Palazzo Comunale e Palazzo del Capitano del Popolo. Da qui si può seguire il labirinto di scale e vicoli che salgono la collina di Sant’Egidio, toccando le varie chiese e conventi, fin su al santuario di Santa Margherita e alla grandiosa e panoramica fortezza medicea del Girifalco. Ed è ancora mistero. Costruita forse nel 1529, è certo che esistesse già prima dei Romani. Da qui i cortonesi furono spettatori della tremenda sconfitta inflitta da Annibale alle legioni romane, né i potenti bastioni valsero a contrastare (nel 450 d.C.) la violenza dei Goti. Oggi si può godere il tranquillo panorama sulla vallata fin giù al lago Trasimeno. Si può tornare in centro seguendo l’artistica Via Crucis di Via Santa Margherita, fino a Porta Berarda e alla chiesa di San Domenico. Fuori città, scendendo verso il borgo di Camucia, una breve deviazione conduce alla “tanella di Pitagora”, tomba etrusca molto famosa ma poco curata.
Sosta obbligata è invece la Madonna del Calcinaio. Il santuario, che si erge solitario e quasi sommerso dagli ulivi, è un capolavoro del senese Francesco di Giorgio Martini: fu realizzato a cavallo del 1500 in eleganti forme rinascimentali e rappresenta il primo modello di questo genere di architettura sacra.

PleinAir 314 – settembre 1998

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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