Grazie ai 9 itinerari che coprono a reticolo tutto il territorio nazionale e alle numerosissime corsie a latere delle normali vie di comunicazione, la Svizzera possiede una rete cicloviaria invidiabile, con uno sviluppo che supera i 3000 km.
Un filo di Arianna costituito da una serie interminabile di cartelli indicatori rossi permette di orientarsi senza problemi nel labirinto di percorsi. E numerose iniziative specifiche confermano che la cultura della bici anche in questa nazione ha attecchito saldamente. Tra gli itinerari segnalati figura il periplo del lago di Ginevra, altrimenti detto Lemano, la cui costa interamente ciclabile ha uno sviluppo di 150 km.
Da Ginevra alla Francia
Adagiata a semicerchio intorno all’estrema punta meridionale del lago, Ginevra è il punto ideale di partenza per compiere il periplo in bicicletta. Non prima di aver dedicato una visita (con la bici, naturalmente, seguendo le onnipresenti corsie urbane preferenziali) a questa città cosmopolita dalla duplice anima tedesca e francese, dominata da un crogiolo di razze e dall’interminabile teoria di banche di tutto il mondo. Meritano una visita i parchi cittadini abitati dagli scoiattoli, il grande giardino botanico, la spiaggia, il grandioso Palazzo delle Nazioni Unite e la Grand-Rue, dove si allineano caratteristici negozi di antiquari e librai. Percorrendo la strada costiera sul lato sud si incontra inizialmente una lunga teoria di villette che lasciano pochi e stretti accessi al lago. Dopo una quindicina di chilometri, ecco il piccolo borgo di Hermance, con case basse in pietra che digradano fino alla spiaggetta sul lago confinante con il campeggio, l’ultimo in territorio svizzero.
Attraversato il confine si percorre un lungo tratto nel verde, sempre in vista del lago, fino ad incontrare il piccolo paesino di Nernier: case in pietra e legno affacciate sull’acqua rimaste tali e quali, alcuni negozi-laboratori artigianali e alberi ovunque.
Il borgo medioevale di Yvoire, classificato tra i più bei villaggi di Francia, è noto al turismo, come provano i due mega parcheggi all’esterno delle mura (con sbarra d’ingresso alta 3 metri), gratuiti dalle 22 alle 7. Nel centro storico perfettamente integro (neppure le bici sono ammesse) vi sono case in pietra e legno con autentiche cascate di gerani alle pareti e belle botteghe di lavorazione di cuoio, legno, ceramica e di prodotti gastronomici locali. Continuando a costeggiare il promontorio di Yvoire si incontra Encenevex, con una bella ed ampia spiaggia.
Simpatiche spiaggette si trovano anche nel litorale di Thonon. Va comunque segnalato che il tratto francese da Thonon a St. Ginolph offre maggiori possibilità di parcheggiare il camper fronte lago. Evian, famosa per l’acqua minerale (è possibile visitare lo stabilimento dove viene imbottigliata) si presenta con uno splendido lungolago fiorito, ma senza spiaggia: oltre agli scogli l’unica possibilità per fare il bagno è la piscina comunale all’aperto con bella visuale sul lago. Il tratto successivo offre varie opportunità di parcheggio e diverse spiaggette che digradano con prato o sassolini al lago. Parcheggi lungo la strada si trovano a Petite Rive, mentre a Tourronde ce ne sono due sterrati, liberi e defilati, in splendida posizione elevata e panoramica (ottimi per la notte). Per quanto riguarda le spiagge, la situazione migliora nella zona di Meillerie dove ci sono diverse spiaggette di sassolini.
Gli appassionati della bicicletta qui in Francia trovano pochissimi tratti di piste ciclabili riservate, ma il traffico è poco fastidioso. Si torna in territorio svizzero attraversando una zona ricca di campeggi là dove il Rodano si immette nel lago.
Il versante nord
La prima località svizzera di rilievo è Villeneuve, fiorita cittadina con bella passeggiata sul lago e imbarcadero; ma il primo luogo da visitare è senz’altro il castello medioevale di Chillon, uno tra i più belli delle Alpi. Ben noto ai turisti, che vi arrivano in massa, sorge su un’isola rocciosa ed è collegato alla terraferma da un ponte in legno coperto. Sconosciuta è invece la deliziosa spiaggetta poco distante, cui si accede per un sentierino che costeggia il lago e si imbocca ad una ventina di metri dalla biglietteria del castello.
Da qui inizia il tratto più suggestivo del lago, che dalla periferia di Montreux attraverso Clarens, La Tour de Peilz e Vevey arriva a Corseaux, tra una moltitudine di piante e fiori di ogni specie; la pista passa per vialetti alberati stretti e sinuosi in prossimità dell’acqua, costringendo a rallentare il ritmo.
Il tratto successivo verso Losanna si eleva invece scostandosi dal lago per immergersi tra i vigneti, disposti su terrazzamenti geometrici.
Da Losanna a Ginevra
Ed eccoci nel centro di Losanna, la seconda principale città affacciata sul Lemano, della quale non si mancherà di apprezzare la cattedrale, da cui si gode una vista panoramica; il Palais de Rumine, col museo che custodisce opere di Cézanne, Renoir e Matisse; il porto di Ouchy con i tre piazzali attigui, affollati punti di ritrovo per la città. Il tratto in uscita da Losanna non è dei migliori per fare il bagno in quanto l’accesso al lago è limitato da proprietà private. Molto belli invece i lungolago dei paesini (che si prestano a soste col camper), con viali alberati, imbarcaderi, cigni, e famiglie di anatroccoli.
Prima di completare il periplo del lago si incontrano ancora Morges, con il possente castello dai torrioni angolari e il piccolo borgo di St. Prex, gioiellino di case antiche, fontane, torri, fiori e bandiere alle pareti delle case, mentre di turisti in massa e accozzaglie di souvenir non c’è nemmeno l’ombra. Da non perdere la visita a Nyon, la cui città alta conserva vestigia storiche e in particolare il poderoso castello. Coppet offre una passeggiata sotto i portici e un castello visitabile.
PleinAir 321 – aprile 1999
