Il rifugio di Adamo

Qualche ora di volo, dall'Argentina in Bolivia, e si ha l'occasione di visitare uno dei parchi naturali più selvaggi del mondo

Indice dell'itinerario

Alla fine degli anni Novanta il parco nazionale Noel Kempff Mercado, un milione e mezzo di ettari nel cuore della foresta amazzonica boliviana, era candidato come teatro delle riprese del secondo episodio di Jurassic Park. Come a dire che presentava tutte le credenziali di un habitat primordiale adatto ai dinosauri. A gestirlo è la FAN (Fundación de los Amigos de la Naturaleza, C.P. 2241, Santa Cruz de la Sierra; Internet www.fan-bo.org)
La fondazione dispone di 26 guardie forestali dirette dalla giovane Carola Vaca Salazar e possiede, oltre a un Piper da ricognizione che sorveglia l’immensa area tre volte alla settimana, due aerei Cessna 206 da sei posti per il trasporto dei visitatori.
Chi trovandosi in America Latina volesse inserire anche questo tra i suoi gioielli di viaggio può scegliere tra due opportunità: la prima è raggiungere il parco a bordo di uno dei due aerei della FAN: decollano ogni giorno dalla pista allestita nella periferia della città di Santa Cruz de la Sierra e con due ore e mezzo di volo, incrociando il maestoso Rio Grande, arrivano al campo base di Flor de Oro. Il costo del viaggio deve calcolarsi in 77 euro all’ora per passeggero. La seconda opportunità, sacrificando la comodità ma vivendo l’ambiente e il trasferimento a un costo decisamente inferiore, è un viaggio di due giorni e mezzo in bus da Santa Cruz facendo rotta su Concepción: il prezzo del biglietto scende a soli 18 euro.
In questo caso, visto che le temperature possono toccare anche i 40° all’ombra e l’umidità oltre l’80%, è d’obbligo tenere sempre con sé un asciugamano, qualche bottiglia d’acqua e dei panini, anche se regolarmente ogni tre o quattro ore vengono effettuate soste presso aree attrezzate. Qui è consigliabile comperare sempre bevande imbottigliate e cibi confezionati, evitando i piatti pronti o i succhi d’arancia in bicchiere che insistentemente vengono offerti.
In Bolivia la vaccinazione contro la febbre gialla non è obbligatoria, tuttavia se durante il viaggio di ritorno in Europa l’aereo di linea dovesse far scalo in una qualsiasi città brasiliana le autorità locali la esigono, pena la messa in quarantena. E in generale i controlli della polizia brasiliana sono molto severi, così come salate sono le multe.

Paradiso in terra
L’impatto con la natura del parco è unico ed emozionante. Il clima umido e tropicale favorisce la presenza di uccelli dalle forme e dai colori incredibili, soprattutto di pappagalli mai visti prima se non in gabbia. Stordisce anche il silenzio, di tanto in tanto interrotto dai piccoli aeroplani che portano i turisti da una parte all’altra della vastissima area.
Considerando che più ci si avvicina ai Tropici più le giornate sono suddivise in dodici ore di luce e dodici di oscurità, verso le sei e mezzo di pomeriggio il cielo comincia ad imbrunire e le zanzare si fanno particolarmente fastidiose; il repellente non ha molto effetto e per proteggersi è buona abitudine indossare pantaloni e indumenti con maniche lunghe. Anche se il cielo a volte appare nuvoloso, non bisogna neppure dimenticare un cappello, ad evitare spiacevoli mal di testa.
Guide esperte accompagnano i turisti lungo chilometri di sentieri tracciati per suggestive escursioni a qualsiasi livello di preparazione fisica: sia trekking, anche di più giorni, che semplici passeggiate. Alla fine di ogni giornata i campi base offrono un’ottima cucina con specialità brasiliane (costo di un pasto, circa 20 euro), tuttavia con un piccolo contributo (5 euro a persona) viene messa a disposizione tutta l’attrezzatura per cucinare in proprio. L’affitto di una stanza è di 80 euro al giorno, ma esiste anche la possibilità di montare la propria tenda per soli 2 euro a persona. La sala da pranzo e gli alloggi sono efficacemente protetti dall’assalto degli insetti, e per i tendisti è d’obbligo la zanzariera (mosquetero). Si può anche trascorrere la giornata in tutta tranquillità, a conversare con visitatori provenienti da tutto il mondo, distesi su robuste e colorate amacas appese in alcuni locali.
Un telefono satellitare e un ponte radio con la base della FAN a Santa Cruz sono disponibili nel campo di Flor de Oro. Tutta l’energia elettrica viene erogata da pannelli solari e non è raro che durante la sera manchi la luce, quindi è sempre meglio avere una torcia elettrica e delle candele a portata di mano. Quanto alle bellezze naturali che si possono osservare, oltre agli spettacolari paesaggi di verde e d’acqua, nel Parco Noel Kempff sono stati finora catalogati 2.700 specie di fiori (100 di orchidee), 620 tipi di api, 20 di pappagalli, 124 di mammiferi tra cui il giaguaro americano e il puma, 127 specie di rettili e anfibi, 246 tipi di pesci e oltre 400 di insetti.
Uno degli animali più importanti è il boroci, un incrocio tra volpe e lupo, difficile da osservare perché caccia di notte, ma si può tentare chiedendo alle guardie forestali. Allo sguardo sinistro e penetrante di questo animale un’antica leggenda attribuisce un potere di morte, causa di una caccia indiscriminata. Anche le lontre giganti, che possono raggiungere il metro e mezzo di lunghezza, sono un’attrazione di questo parco. Particolarmente intelligenti, scavano le loro latrine in un determinato luogo e quando sono colme le abbandonano per scavarne di nuove. Hanno poi imparato a cacciare in gruppo: tanto da attaccare persino un grande coccodrillo, che fanno stancare nuotando mentre altre compagne gli mangiano la coda, senza ucciderlo.

PleinAir 368 – marzo 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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