Guarda il mare quant'è bello

Pleinair sulle coste sarde, evitando i divieti e scegliendo le situazioni migliori.

Indice dell'itinerario

Sardegna, dove sostare? E’ la domanda che puntualmente si pongono le migliaia di camperisti in procinto di trascorrere le vacanze estive nell’isola, essendo ben note le difficoltà di trovare postazioni vicino al mare (soprattutto nell’alta stagione, ma non solo). A dispetto dei quasi 1.900 chilometri di sviluppo costiero e dell’infinità di spiagge, cale e calette, ci sono infatti vaste zone dove la “vegetazione” più rigogliosa sembra essere quella dei cartelli di divieto, fatti apporre dall’uno o dall’altro sindaco in varie forme e talora con una certa fantasia.

Volenti o nolenti, per evitare costosi verbali si deve dunque prestare la massima attenzione cercando di distinguere tra le due situazioni principali in cui ci si può imbattere: il divieto assoluto di sosta per i veicoli ricreazionali – nel qual caso non resta che rimettersi in marcia e cercare un’alternativa – e il divieto parziale, con parcheggio del mezzo consentito solo nelle ore diurne.
Laddove sono stati realizzati parcheggi a pagamento misti (che accolgono cioè anche le auto) occorre sempre valutare l’effettiva capienza: è piuttosto facile constatare, una volta giunti magari appositamente sul luogo, come il posto tanto agognato sia solo una chimera, e ciò vale in particolare per i veicoli di maggiori dimensioni. Questo genere di strutture è divenuto assai frequente anche nelle immediate vicinanze di belle spiagge, e potersi concedere qualche ora di relax al mare senza l’assillo del posteggio costituisce sicuramente un dato positivo, salvo doversi poi spostare a fine giornata se il pernottamento è vietato: nel caso vi fosse spazio, conviene perciò posizionarsi in modo tale da poter uscire dal parcheggio in qualunque momento senza troppe manovre.
Comunque ci si regoli, non dobbiamo mai dimenticare che la vacanza itinerante rimane a tutti gli effetti un privilegio: con il veicolo ricreazionale spesso è possibile godere di ambienti e paesaggi di immenso fascino, in luoghi magari del tutto privi di ricettività alberghiera o residenziale. Ed è proprio questo uno dei valori aggiunti del pleinair, insieme a un uso intelligente del camper o della caravan e alla capacità di rapportare le proprie aspettative con ciò che il territorio sa e può offrirci.

 

Costa nord-occidentale

Tutta la costa nord-ovest è popolata da ville e villette
Tutta la costa nord-ovest è popolata da ville e villette

Il lungo tratto da Olbia a Bosa è quello che presenta senz’altro i maggiori problemi per la sosta. I parcheggi sono off limits anche in località celebri come Castelsardo, il cui splendido centro storico meriterebbe certamente una visita: qui addirittura i divieti sono presenti nel piazzale antistante il cimitero, zona che, come si può facilmente intuire, non sconta un particolare affollamento nelle ore notturne. Anche l’area portuale, che certo non mancherebbe di spazi pur non essendo propriamente centrale come localizzazione, vede ben esposto addirittura un divieto di accesso per i camper (non di rado ignorato dai turisti stessi). In conclusione, chi vuol fermarsi anche per le poche ore necessarie a una passeggiata dovrà allontanarsi di qualche chilometro in direzione della località Lu Bagnu, cercando qui un parcheggio (facile fuori stagione, più problematico nei mese estivi) e tornando a Castelsardo con i bus di linea.

Bosa è un altro centro che suscita qualche amara riflessione: non solo in paese mancano del tutto le possibilità di sosta (e ciò in qualunque momento dell’anno), ma addirittura troviamo un cartello di divieto d’accesso ai veicoli ricreazionali sul lungomare, il che costringe ad avvicinarsi seguendo la strada interna non priva di difficoltà anche per camper di medio ingombro. La soluzione sono le aree attrezzate private che si trovano a qualche chilometro, di cui due vicinissime al mare e una presso un agriturismo.

 

Costa orientale

Un panorama verso Villasimius
Un panorama verso Villasimius

Scendendo da Olbia verso sud in direzione del Cagliaritano e di Villasimius non tarderemo ad apprezzare come la situazione muti rapidamente: a un mare sempre trasparente e invitante fanno adesso da cornice numerose situazioni di sosta libera o regolamentata in comode aree (a pagamento o gratuite secondo i casi), tali da riuscire ad accontentare un numero sempre elevato di equipaggi. Ovviamente il livello di comfort varia anche in modo sensibile dall’una all’altra, e in certe circostanze bisogna sapersi adattare e non crearsi troppe aspettative.Fuori stagione non è da mancare la lunga spiaggia sabbiosa nella zona di San Teodoro in località La Cinta, uno dei più maestosi arenili della Sardegna: proprio all’ingresso c’è uno spiazzo idoneo per la sosta anche notturna, e poco lontano si trovano il pozzetto di scarico e l’acqua (servizi a pagamento).
Nel vicino comune di Siniscola ricompare invece una serie di divieti, a qualunque ora nelle zone a pineta e dalle ore 22 alle 6 del mattino in tutte le altre.
Ottimo, viceversa, il parcheggio per camper alla Marina di Orosei, pur se privo di qualunque servizio. Anche qui la spiaggia è sabbiosa e si presenta con una notevole estensione.

Santa Maria Navarrese troviamo invece l’area attrezzata a pagamento Costa Orientale, proprio fronte mare: delle varie strutture di questo genere presenti in Sardegna si tratta di una delle migliori per la vacanza a tutto mare.
Più avanti, in località Coccorrocci, al termine della strada e davanti alla famosa spiaggia nera , merita una segnalazione l’ineccepibile campeggio comunale, recentemente ristrutturato: si tratta di un angolo veramente delizioso, soprattutto per chi preferisse un certo isolamento anche in piena stagione.

L’ampio parcheggio di Solanas, già conosciuto e frequentato da numerosi camperisti, nei mesi scorsi non risultava invece disponibile a causa di un cedimento della sede viaria, probabilmente da addebitarsi – secondo i tecnici comunali – proprio al transito di veicoli pesanti. Attualmente esso è raggiungibile solo dalle autovetture (ordinanza esposta in loco).

 

Costa meridionale

Capo Spartivento ideale per il windsurf
Capo Spartivento ideale per il windsurf

E’ uno dei tratti più entusiasmanti per la sua sequenza di straordinari paesaggi. Capo Spartivento, con la sua scenografica area di sosta attrezzata (a pagamento), è uno dei siti ideali per chi è alla ricerca di particolari condizioni atmosferiche: questo è infatti un paradiso per gli amanti del windsurf, che qui trovano condizioni ideali per l’esercizio di questo sport in atmosfere quasi caraibiche.
L’intero tragitto fino a Porto Teulada offre innumerevoli possibilità di sosta: naturalmente occorrerà verificare al momento quali siano le effettive condizioni del luogo; per il rifornimento d’acqua segnaliamo, in località Budello, un piccolo camper service a pagamento nell’area portuale (segnalato).

Porto Pino da non perdersi le splendide dune di sabbia che contraddistinguono l’ambiente costiero: si raggiungono via spiaggia con una passeggiata di circa un’ora partendo dal posteggio (a pagamento) in cui si deve lasciare il camper. Occorre fare attenzione alla strada in terra battuta che conduce al parcheggio: le buche obbligano infatti a una guida prudente e meticolosa.

 

Costa sud-occidentale

Coralli rossi e spugne
Coralli rossi e spugne

Anche gli itinerari che si sviluppano lungo questo quadrante meritano la massima attenzione per la loro bellezza, che a tratti diventa addirittura selvaggia. Numerosi sono i tratti di strada ricchi di particolari attrattive legate non solo al mare ma anche alla cultura mineraria, essendo stata questa una delle più importanti aree estrattive dell’isola. Citiamo ad esempio il Pan di Zucchero di Masua (notevoli però le difficoltà per parcheggiare), il vero e proprio “mare di sabbia” che contorna il parcheggio di Cala Domestica, l’area di sosta di Buggerru (anche questo era un sito minerario) e poco più avanti quella di San Nicolao. E poi la notevolissima estensione di Capo Pecora, che si presta ottimamente anche alla sosta notturna: qui le uniche vere difficoltà sono quelle legate ai rifornimenti di acqua e di cibo, allo scarico e al fatto che il mare appare poco fruibile se non scendendo lungo i fianchi della scogliera.

Le dune di Piscinas
Le dune di Piscinas

Da qui per raggiungere la Costa Verde e le famose Dune di Piscinas si potrà passare da Montevecchio, dove consigliamo la visita alle vecchie miniere e alle testimonianze di archeologia industriale.
A concludere il giro, da non tralasciare l’ampio litorale di Arborea (attenzione agli infiniti dossi artificiali posti sul lungomare) contraddistinta da un’estesa area ricoperta da stagni e paludi. Numerose anche qui le località d’interesse: tra queste citiamo la piccola ma ben ombreggiata area di sosta a Marina di Arborea e le possibilità offerte dal paese di Marceddì, con possibilità di parcheggio nei pressi del porticciolo o nei dintorni dell’area picnic.

 

 

 

 

 

 

 

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