Galles, la Cenerentola britannica

Il silenzio dei prati sulle scogliere, l’incanto dei manieri medioevali, la grazia dei colori tenui che fanno risaltare le abitazioni sul cielo grigio del Galles: un paese dal carattere forte e riservato, custodito con cura e garbo, capace di donare al viaggiatore più sensibile una vacanza ricca di emozioni

Indice dell'itinerario

Se in geografia esistessero le fiabe, al Galles potrebbe spettare il personaggio di Cenerentola. È la nazione meno conosciuta del Regno Unito, una bellezza nascosta come quella della protagonista della fiaba dei fratelli Grimm. Accanto alla potente Inghilterra, alla fiera Scozia e all’irrequieta Irlanda del Nord, il Galles viene spesso dimenticato da chi non vive sul suolo britannico. Ed è un errore: parchi, sentieri naturalistici, castelli, villaggi tradizionali, lunghe spiagge e scogliere, vecchie città minerarie sono solo alcuni dei motivi che rendono desiderabile un viaggio nella terra del dragone rosso. Un po’ ovunque si respira un’aria di rilassatezza e il visitatore si trova immerso in un’atmosfera scomparsa in gran parte d’Europa: non è un caso se molti inglesi, stanchi della frenesia che ha ormai contagiato anche le piccole località di provincia, vi si rifugiano per ritrovare la serenità perduta.

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La fortezza e la City Hall di Cardiff
La fortezza e la City Hall di Cardiff

Il sud-ovest

Il nostro viaggio inizia da Cardiff, la capitale. Il Caravan Park si trova praticamente in centro e da lì è facile raggiungere tutti i luoghi da visitare; occorre pochissimo tempo se si ha a disposizione una bicicletta. La prima tappa è il castello, in origine un forte romano, poi trasformato in un maniero con influenze legate ai diversi momenti in cui subì ristrutturazioni e modifiche. L’attuale costruzione in stile neogotico fu completata nel 1867 e si deve al marchese, John Crichton-Stuart che affidò il progetto all’architetto William Burges. Il complesso è suggestivo e si consiglia di partecipare alla visita guidata che in un’ora conduce gli ospiti nei luoghi più affascinanti dell’edificio. Nel parco, su una collinetta, spicca la torre normanna risalente al XII secolo. A 800 metri dal castello si trova la City Hall, il municipio, un bell’edificio in stile neorinascimentale costruito agli inizi del ‘900.

Di fronte c’è il National Museum Cardiff: occorrerebbe più di un’intera giornata per visitarlo attentamente, ma almeno un paio d’ore devono essere messe in conto per vedere esposte le opere di Paul Cézanne, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent Van Gogh e altri grandi artisti. Il museo vanta inoltre sale dedicate all’archeologia, alla botanica, alla geologia e alla zoologia. Vale la pena menzionare gli altri luoghi che più hanno suscitato il nostro interesse in città: il Millennium Stadium, lo stadio di rugby coperto più grande del Regno Unito, il Cardiff Central Market in Saint Mary’s Street, la cattedrale di Llandaff, il Wales Millennium Centre (un punto di riferimento per la danza e le arti drammatiche) e il castello di Coch, fiabesco edificio situato sette miglia a nord della capitale.

Il castello di Dylan Thomas a Laugharne.
Il castello di Dylan Thomas a Laugharne.

La tappa successiva è Swansea, dove si visitano i resti di un castello del XIII secolo e un bel museo marittimo. La città offre un particolare spunto a chi è interessato alla poesia gallese e a uno dei suoi più importanti e controversi autori: Dylan Thomas vi nacque nel 1914. La casa dove vide la luce e il Dylan Thomas Centre sono tappe obbligate, così come il villaggio di Laugharne, una quarantina di miglia a nord-ovest, dove visse con la moglie e i figli e creò alcune delle sue opere più celebri. Quando, poco più che ventenne, Thomas comparve nel panorama della letteratura britannica, fu come se una pietra avesse infranto un cristallo tanto prezioso quanto antico.

I suoi versi, oscuri e contorti, sconvolsero l’ortodossia del tempo, scardinandone i canoni e utilizzando le parole più per suscitare emozioni che per proporre concetti. Parlando di lui una guida ha citato un suggerimento: «Se lo leggete per la prima volta non chiedetevi alcun perché, alcun che vuol dire. Leggete e basta, possibilmente nel più assoluto silenzio». Come la sua poesia, così la sua vita fu fuori dai canoni: alcolizzato, dissoluto, donnaiolo, dilapidò grandi ricchezze e la sua stessa vita, morendo a trentanove anni per una polmonite che ebbe facilmente la meglio su un fisico divorato dagli eccessi.

Un particolare dello studio di Dylan Thomas dove il poeta lavorava a Laugharne.
Un particolare dello studio di Dylan Thomas dove il poeta lavorava a Laugharne.

Proseguiamo verso il Pembrokeshire su strade molto strette, dove i camper devono procedere con estrema cautela; in alcuni punti due veicoli non passano insieme e uno deve retrocedere fino alla piazzola. In Galles le secondarie sono così pressoché ovunque e la prudenza può dare la garanzia di una vacanza senza dispiaceri.

Per arrivare a Tenby conviene non seguire la costa ma passare per St Clears e poi scendere fino alla meta. “Il posto preferito dalla gente”, come viene definito dai suoi abitanti, è una cittadina graziosa che domina una vasta baia e una lunga spiaggia di sabbia. Il porto è soggetto a forti maree ed è curioso vedere le barche adagiate in secca su un fianco ogni volta che l’acqua defluisce. Proseguendo verso ovest si può scegliere se passare lungo la costa per ammirare il millenario Manorbier Castle o salire verso nord e visitare il Carew Castle, che vediamo oggi quasi come era nel 1270, quando fu completato su ordine degli antenati di chi tuttora ne detiene il possesso.

Il castello di Pembroke
Il castello di Pembroke

In un caso o nell’altro si giunge a Pembroke (il castello merita un po’ d’attenzione) prima di continuare per Stackpole, dove si può effettuare una passeggiata sulle splendide scogliere fino al Green Bridge of Wales, un bell’arco naturale sul mare, e alla Saint Govan’s Chapel. La costruzione è intitolata a un monaco eremita del VI secolo che si ritirò in quel punto della scogliera e vi dimorò fino alla morte: la decisione fu presa quando, già anziano, fu attaccato dai pirati che a quei tempi infestavano la zona. Riuscì a fuggire ma venne inseguito e sarebbe stato sicuramente catturato se non avesse trovato una grotta nascosta nella spaccatura alla base della scogliera.

Giunti al mare, i pirati non lo videro più e pensarono che si fosse gettato in acqua, preferendo morire piuttosto che essere fatto prigioniero. In tal modo si salvò e decise che in segno di ringraziamento a dio sarebbe rimasto in quella grotta per il resto della sua vita. Nel medesimo luogo all’inizio del XIII secolo fu edificata la cappella che possiamo vedere oggi, umida e fredda anche nelle giornate estive. Secondo la leggenda, le spoglie del santo sarebbero sepolte nell’altare di pietra vicino all’entrata. La tradizione locale racconta inoltre un particolare curioso: il numero dei gradini che immettono alla cappella varia se si sale o si scende. E per rispettare la voce del popolo, noi diremo che sono una cinquantina… più o meno.

Verso nord

La stupenda cattedrale romanico-gotica di St Davids
La stupenda cattedrale romanico-gotica di St Davids

Per raggiungere il villaggio più occidentale del Galles dobbiamo risalire fino a Haverfordwest e poi svoltare su una strada secondaria che porta a St Davids, dove meritano una visita non affrettata il Bishop’s Palace e la vicina cattedrale, costruita in una conca per nasconderla alla vista dei predoni del mare. Lo stratagemma tuttavia non funzionò: fu devastata almeno sette volte. Il tesoro oggi conservato al suo interno illustra i millecinquecento anni di storia della cattedrale, intitolata a San Davide di Menevia (l’antico nome della cittadina). Da non perdere anche gli imponenti ruderi del Bishop’s Palace: benché il sito fosse sede religiosa fin dal VI secolo, l’edificio che si ammira risale alla fine del ‘400. La tappa successiva è Newport, omonimo della grande città del sud-est, un piccolo villaggio del Pembrokeshire ai piedi di un castello normanno del XII secolo.

Il dolmen neolitico di Pentre Ifan
Il dolmen neolitico di Pentre Ifan

Una breve deviazione verso l’interno permette di scoprire un luogo straordinario, le Preseli Hills. Si tratta di colline in parte formate da rocce di arenaria, le bluestones, dove cinquemila anni fa furono prelevati i megaliti utilizzati a Stonehenge e impiegati per costruire il Pentre Ifan Burial Chamber, un grande dolmen che si erge solitario nella campagna. Alcuni cartelli e qualche richiesta di informazioni ai rari abitanti del luogo consentono di raggiungerlo senza troppe difficoltà.

A Nevern c’è un altro luogo mistico: nel cimitero del villaggio è custodita una croce celtica del X secolo finemente scolpita e l’antica chiesetta è assai suggestiva, così come il bleeding yew, un tasso che in alcuni momenti dell’anno rilascia una linfa di colore rossastro e sembra così lacrimare sangue (vedi il riquadro a pag. 84). Il viaggio prosegue in direzione di Aberystwyth con alcune soste da non perdere come New Quay, dove si passeggia sulla scogliera godendo incantevoli panorami.

Aberaeron
Aberaeron

Altra sosta consigliata è Aberaeron, non solo per i delicati colori pastello dei suoi edifici, ma soprattutto se si desidera una cena di pesce fresco e squisito: in tal caso basta prenotare all’Harbourmaster, in fondo al porticciolo del villaggio. A una quindicina di miglia di distanza, Aberystwyth è una cittadella universitaria che mostra ancora tracce dell’epoca vittoriana. Bello l’edificio accademico e gradevoli le case colorate ai piedi dei ruderi di un maniero del XIII secolo.

La marcia verso lo Snowdonia National Park, meta conclusiva del viaggio, prosegue sulla panoramica A487 attraversando Machynlleth, un centro medioevale dove nel 1404 il ribelle Owain Glyndŵr isitituì il primo Parlamento del Galles. Qui, ogni mercoledì, si tiene un famoso mercato la cui prima edizione è datata addirittura 1291.

Castello di Aberystwyth
Castello di Aberystwyth

Torniamo sulla litoranea per far sosta nella piccola Fairbourne. Chi viaggia con i bambini non deve trascurare questa località, perché fa da anteprima al magico mondo dei treni a vapore che scopriremo poco più a nord: una minuscola ferrovia consente a un altrettanto minuscolo treno di visitare un lungo tratto di costa, un’esperienza divertente e originale. Attraversato l’estuario del fiume Mawddach si raggiunge quindi Porthmadog, base di partenza di un coinvolgente viaggio ferroviario nello Snowdonia National Park.

È l’area protetta più grande del Galles, con i suoi 2.140 chilometri quadrati; la cima del monte Snowdon (1.085 m) è per altezza la seconda del Regno Unito – seconda solo a quella del Ben Nevis, in Scozia – e si raggiunge camminando o grazie a una ferrovia a cremagliera che conduce alla sommità. Le attività possibili sono varie: passeggiate a piedi e in mountain bike, picnic sulle rive dei laghi, ma anche escursioni per esperti e arrampicate. Fu qui che si allenarono gli alpinisti che nel 1953 riuscirono a completare la prima ascesa alla vetta dell’Everest. Porthmadog è graziosa, ma viene frequentata soprattutto perché vi ha sede la stazione dove salire sulle vecchie carrozze trainate da locomotive a vapore.

Castello di Caernarfon
Castello di Caernarfon

Si può andare fino a Blaenau Ffestiniog, un’ex cittadina mineraria distante 13 miglia, oppure percorrere le quasi 20 miglia della linea per Caernarfon, che vanta un bel castello voluto alla fine del Duecento da re Edoardo I. Nonostante numerosi tentativi non fu mai espugnato, a testimonianza di una grande capacità progettuale e costruttiva. Prima di metterci sulla via del ritorno raggiungiamo la costa settentrionale per visitare Conwy, cinta da mura pressoché intatte e lunghe più di un chilometro. Ventuno torri e tre porte sono il biglietto da visita di questo luogo, piuttosto in contrasto con la terra che lo ospita. Appare infatti austero e massiccio, quasi tenebroso nella fosca atmosfera medioevale che evoca, così diversa e lontana dalla delicata dolcezza del territorio gallese da sembrare parte di un mondo assai differente. L’Inghilterra, del resto, si trova a meno di 50 miglia da qui. 

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