Fumo di Siena

Posteggiamo il camper e saliamo sul treno a vapore che risale la Val d'Orcia. Possiamo portare anche le bici e scendere dove vogliamo: per vedere le Crete anche da nuove angolazioni.

Indice dell'itinerario

In primavera e in autunno, tra i colli della Val d’Orcia, si alza spesso un pennacchio di fumo. Come in un lontano passato (ma che poi tanto lontano non è) una locomotiva a vapore attira l’attenzione dei contadini al lavoro, dei viaggiatori sulle strade asfaltate, degli escursionisti in bicicletta e a piedi impegnati sulle strade sterrate tra Siena, Montalcino e il monte Amiata. Anche i caprioli al pascolo si fermano a guardare senza timore. Inaugurata nel 1865, la ferrovia che collega Siena a Grosseto ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della Maremma. Era divisa in due tronchi. Quello occidentale, che passa per Buoncovento, è utilizzato ancor oggi dai treni che collegano Firenze con la costa. Il tracciato orientale, che tocca Asciano, Torrenieri e la valle dell’Asso, è stato invece abbandonato nel 1980. Quindici anni dopo, i convogli del Treno Natura hanno ripreso a percorrere entrambe le linee, permettendo di scoprire in maniera inconsueta uno dei più bei paesaggi d’Italia.
Gli escursionisti a piedi o in bici possono scendere dove vogliono, percorrere i loro itinerari e prendere un altro treno in una stazione diversa. A volte le feste, le sagre gastronomiche, i concerti di gruppi corali e di bande danno al viaggio il carattere di uno spettacolo itinerante. Di solito vengono utilizzate delle littorine degli anni Cinquanta. In alcune occasioni, invece, il convoglio è composto dai vecchi vagoni centoporte di terza classe, con sedili in legno, ed è trainato da sbuffanti locomotive modello 625, 645 o 680 costruite nei primi decenni del Novecento. In questo caso, oltre alla bellezza dei luoghi attraversati, s’impongono all’attenzione dei viaggiatori alcuni mezzi che sembrano usciti per l’occasione da un museo ferroviario.
I convogli viaggiano da aprile a ottobre, con esclusione dei mesi più caldi, ad evitare il pericolo di incendi causati dalle locomotive. Dal 2001 vengono effettuate alcune corse anche durante le vacanze di Natale. Finanziato dalla Provincia di Siena, il Treno Natura viene gestito con la collaborazione del Parco della Val d’Orcia. L’iniziativa, però, non sarebbe possibile senza i volontari dell’Associazione Ferrovia Val d’Orcia (molti di loro sono ferrovieri in servizio o in pensione) che, oltre ad occuparsi dell’organizzazione e della vendita dei biglietti, illustrano il paesaggio attraverso gli altoparlanti delle carrozze. Per i viaggi con littorine d’epoca non è necessaria la prenotazione e i biglietti si acquistano in treno. L’intero anello Siena-Asciano-Monte Antico-Siena costa 13 euro per gli adulti e 8 euro per i possessori della carta Amico Treno; viaggiano gratis i bambini di età inferiore ai 10 anni. Vengono effettuate tre corse ed è possibile interrompere il viaggio a piacimento. Il viaggio con il treno a vapore costa invece 21 euro per adulti e bambini oltre i 4 anni di età: la forte richiesta consiglia la prenotazione.
Per saperne di più e prenotare ci si può rivolgere all’Associazione Ferrovia Val d’Orcia (tel. 0577 207413 o 338 8992577; Internet www.ferrovieturistiche.it), all’APT di Siena (tel. 0577 280551, Internet www.siena.turismo.toscana.it) e al Parco della Val d’Orcia (tel. 0577 898303, Internet www.parcodellavaldorcia.com).

PleinAir 368 – marzo 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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