Ferrara, il giorno di Borso d’Este

Nel mese di maggio la città estense rivive gli antichi fasti con un susseguirsi di cortei e rievocazioni rinascimentali culminanti nell’atteso e spettacolare palio

Indice dell'itinerario

Squilli di tromba s’innalzano sul ritmo incalzante dei tamburi, sempre più fragorosi mentre il corteo s’avvicina con incedere solenne. Un drappello di soldati con tanto di armature, spade, scudi e insegne variopinte precede la sfilata dei nobili e delle dame che sfoggiano eleganti costumi. Sembra di aver fatto salto all’indietro nel tempo e di essere capitati nella primavera del 1471, quando il tradizionale palio cittadino si svolse in un’edizione straordinaria per festeggiare Borso d’Este, tornato trionfante da Roma dopo l’investitura a Duca di Ferrara da parte di Papa Paolo II.

Documentato per la prima volta nel 1259, il Palio di Ferrara fino al 1600 si è svolto con due appuntamenti annuali: il 23 aprile, festa del patrono San Giorgio, e il 15 agosto, dedicato alla Vergine Assunta. In seguito abbandonata, la manifestazione è stata ripresa nel 1933 prevedendo un’unica data l’ultima domenica di maggio, in onore del duca estense. Ma è rimasta immutata nel tempo l’atmosfera gioiosa con cui i ferraresi festeggiano questa amata e attesa ricorrenza, preceduta da un ricco calendario d’eventi che anima tutti i finesettimana del mese. S’inizia il primo sabato con l’offerta dei ceri e la benedizione dei Palii; poi spettacolari esibizioni di sbandieratori e musici delle otto contrade, rievocazioni di scene di vita rinascimentale e un grandioso corteo con oltre mille figuranti si susseguono sino al grande appuntamento finale.

Il meraviglioso Castello Estense, impenetrabile fortezza eretta da Niccolò II d’Este dopo la violenta rivolta popolare del 1385, è il quartier generale dei festeggiamenti; un via vai di figure in abiti rinascimentali affolla i suoi cortili: damigelle dalle elaborate acconciature, nobili dame vestite di seta e broccato, austere figure maschili in armi e ancora suonatori, scudieri e paggi in un gioioso tripudio di colori e fogge.

Corteo storico
Corteo storico

Nell’ultima domenica di maggio (quest’anno cade il 29) il corteo, lasciato il castello e attraversato Corso Ercole I, giunge nella bella Piazza Ariostea, allestita per ospitare le gare che sanciranno i vincitori degli ambiti palii, i drappi realizzati da artisti ferraresi. S’inizia con la Corsa dei putti, che vede i ragazzi sotto i sedici anni sfidarsi nella corsa a piedi in due sfrenati giri di pista, seguita dalla Corsa delle putte, nella quale a competere sono le ragazze che l’antico regolamento voleva honeste et dabene. In premio i prestigiosi drappi: quello rosso di San Romano per i primi e quello verde di San Paolo per le seconde.

È poi la volta dei tre giri di pista della Corsa delle asine, cavalcate rigorosamente a pelo e senza nessun tipo di strumento coercitivo verso l’animale quale bastoni, frustini o speroni. Si tratta di una competizione dagli esiti imprevedibili perché gli animali, fedeli alla loro naturale testardaggine, possono decidere di bloccarsi o tornare indietro fra le incitazioni disperate dei contradaioli e le risa di scherno degli avversari. Se dopo venti minuti nessuna avrà tagliato il traguardo, a conquistare il drappo bianco di San Maurelio sarà l’asina che avrà coperto il maggior percorso utile.

Castello Estense
Castello Estense

La gara più attesa e importante rimane la Corsa dei cavalli, che vede affrontarsi sui loro magnifici destrieri i migliori fantini della provincia di Ferrara. Spesso accade che l’eccitazione provochi false partenze, e la gara non ha inizio fino a quando – a giudizio insindacabile del mossiere – i cavalli non sono perfettamente allineati. Quando l’agognato segnale dà finalmente il via i potenti animali corrono fianco a fianco incitati dai loro fantini per quattro adrenalinici giri, fino a quando in Piazza Ariostea si leva il tripudio della contrada vincitrice del prestigioso drappo d’oro di San Giorgio: la conquista della vittoria fa esplodere un vero caos di gioia dal quale a fatica ci si riesce a districare. Per le altre contrade non resta che consolarsi pensando alla prossima edizione.

Arte di strada

La storia di Ferrara è indissolubilmente legata alla famiglia degli Este. Furono soprattutto Niccolò III, Borso e in seguito Ercole I a imprimere la maggiore impronta, lasciando in eredità i meravigliosi edifici e i monumenti storici che impreziosiscono la città. Se la cinta muraria, il cui perimetro è percorribile con una comoda ciclabile, è un’importante testimonianza di architettura militare della fine del XV secolo, il centro storico è invece caratterizzato dal possente Castello Estense, dal Palazzo Comunale e dalla Cattedrale con il suo magnifico campanile rinascimentale che domina Piazza Trento e Trieste. Quest’ultima è il principale teatro nel mese di agosto del Ferrara Buskers Festival, rassegna internazionale dei musici e artisti di strada che anima con spettacoli di vario genere le vie del centro.

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