Le Mura degli Estensi (quasi dieci chilometri) circondano l?intera città. Il tratto meglio conservato riguarda le fortificazioni di nord-est, che presentano ancora la sede dell’antico fossato. Ma il vero piatto forte è rappresentato dal meraviglioso sentiero che le attraversa, detto “percorso sul terrapieno”, che nella parte orientale si trasforma in una “sopraelevata” alberata. Il sentiero copre quasi completamente il perimetro cittadino, con interruzioni solo in alcuni tratti delle mura a sud-est, ed è agevolmente percorribile in bicicletta.
Il nucleo storico, chiuso al traffico, è fornito di segnalazioni specifiche per pedoni e ciclisti; entrandovi dalle mura nord, si taglia la città “nuova” del XV secolo sino al Corso della Giovecca, punto di congiunzione alla città medioevale. Questo ampliamento, detto Addizione Erculea perché ordinato da Ercole I d’Este che ne commissionò la realizzazione all’architetto Biagio Rossetti, testimonia il massimo splendore rinascimentale: strade grandi e magnifici edifici (tra i quali spicca il Palazzo dei Diamanti, sede della pinacoteca e della galleria d’arte moderna).
Nel cuore della città trecentesca ci si addentra invece per suggestivi vicoli che conservano intatta la veste originaria; il ghetto ebraico, quartiere attorno a Via Mazzini, custodisce due sinagoghe tra le più antiche d’Italia.
Al “centro del centro” ecco il Castello, fortezza medioevale nelle forme, palazzo rinascimentale nelle decorazioni e nei rifacimenti posteriori, che ha recentemente aperto al pubblico la Torre dei Leoni e nuove sale. A fianco, sorge la cattedrale del XII secolo.
Ma Ferrara è anche città d’acqua, un tempo importante scalo portuale alimentato dal braccio principale del Po. Ora il grande fiume scorre più a nord, e le antiche vocazioni marinare sono rinverdite sul braccio secondario di Volano e nel porto turistico ristrutturato e organizzato nell’ampia Darsena di San Paolo (nei pressi del parcheggio centrale). Qui, quasi in centro storico, si possono noleggiare house boat corredate di biciclette, per suggestive escursioni fluviali nella più profonda campagna ferrarese.
Infine, un importante progetto interesserà la Ferrara pleinair: la valorizzazione e la riqualificazione del Barco, la bella area verde a nord della città che già accoglie attrezzature sportive e il campeggio comunale. Tutta la vasta campagna tra le mura di Via Bacchelli e l’argine golenale del Po sarà ripensata e attrezzata in funzione ricreativa, produttiva e culturale, con sentieri segnalati, agriturismo, punti sosta, maneggio.
Se questo progetto si realizzerà compiutamente ne risulterà un impareggiabile binomio: al turismo culturale urbano si affiancheranno, a brevissima distanza, l’offerta e gli strumenti del turismo verde e rurale, anche a beneficio dei residenti.
PleinAir 310 – maggio 1998