Carinzia a pedali

Una rete capillare di sentieri ciclopedonali e piste di ogni difficoltà e lunghezza fanno di questa regione austriaca una delle mete più ghiotte per gli amanti delle due ruote, con o senza mezzo al seguito. Numerosi gli itinerari da percorrere a pedali combinandoli a misura delle proprie esigenze.

Indice dell'itinerario

Come in altre nazioni del Nordeuropa anche in Austria la bici è il mezzo di trasporto più diffuso nella vita quotidiana: lo dimostrano l’utilizzo generalizzato di caschi, borse da telaio, carrelli per il trasporto di oggetti e persino bambini e animali; mentre segnaletica, rastrelliere e arredi urbani adeguati testimoniano a chiare lettere una diffusa cultura della bicicletta anche a livello istituzionale. Basti pensare alla sola città di Klagenfurt, che con meno di 100.000 abitanti possiede uno sviluppo di oltre 100 chilometri di itinerari ciclabili urbani.
Esiste un settore dell’accoglienza turistica sintonizzato sui ritmi del turista a pedali, dal viaggiatore solitario alle famiglie: ostelli e alberghi per ciclisti fanno il paio con segnaletica, rastrelliere e conformazione architettonica adeguati. Il fiore all’occhiello è poi l’integrazione coi mezzi pubblici, dai treni ai battelli, che permette al ciclista – munito di apposito biglietto dal prezzo contenuto – di salire e scendere senza particolari formalità. Le bici si possono affittare presso la maggior parte delle stazioni ferroviarie, con possibilità di riconsegna anche in sede diversa da quella del ritiro.

Ritmo lento
Cinque piste ciclabili ben segnalate (e non solo) per visitare la Carinzia pedalando senza fretta.
1) Lungo la Drava (da Sillian a Lavamünd – 250 km)
L’itinerario ciclabile segue tutto il percorso austriaco del fiume Drava, che attraversa longitudinalmente il sud della Carinzia, dal confine italiano fino a quello sloveno.
Tratti di pista ciclabile asfaltata vera e propria si allineano a sentieri ciclopedonali a fondo naturale e strade a viabilità preferenziale, toccando centri come Sillian, Lienz, Spittal, Villach, Ferlach, Klagenfurt e Volkermarkt. Il percorso è generalmente pianeggiante, ma leggeri saliscendi consentono vedute sul fiume e su ampie zone di pianura. Il tratto centrale si snoda per 120 chilometri senza quasi soluzione di continuità su percorsi riservati e segnalati da piccoli cartelli verdi. Un esteso sviluppo di percorsi va poi a toccare i punti di maggior interesse turistico della regione.
2) La ciclabile carnica (da Kötschach/Mauthen a Villach – 90 km)
Percorso pianeggiante incuneato tra i monti lungo il corso del fiume Gail. Su viabilità quasi sempre autonoma, dal fondo a tratti bitumato e a tratti in ghiaia, la pista tocca paesini e borghi montani come Tressdorf, dove sorge la più antica trattoria della Carinzia (da Marasch ).
3) La valle della Moll (da Flattach a Spittal – 35 km)
Si tratta di un percorso naturalistico che unisce le bellezze della verdeggiante valle della Moll alle attrattive storico-culturali dei castelli che vi si affacciano: da quelli di Falkenstein, Trabuschen e Groppenstein fino al più gentile e candido castello dei conti di Porcia a Spittal.
4) Gli anelli della merenda (da Villach a Villach – 15 km)
E’ un itinerario cicloturistico su misura per famiglie: due anelli collegabili a nord e ad est di Villach conducono alla scoperta di aziende agruristiche che offrono i propri prodotti e danno la possibilità di partecipare alla raccolta della frutta.
5) La Val Lavant (da Wolfsberg a Lavamünd – 30 km)
Percorso di interesse naturalistico che si snoda nella regione più orientale della Carinzia, attraverso la piana modellata dal fiume Lavant.
Lungo le sue sponde è stato realizzato un percorso con finalità didattiche attraverso coltivazioni di meli, noci, ciliegi e peri, dove i ciclisti hanno il benestare a raccogliere la frutta direttamente dagli alberi per l’assaggio.
E inoltre… Vanno segnalate ancora le ciclopiste che costeggiano i principali laghi della regione, in particolare il periplo del lago di Ossiach e di quello di Worth. A tal riguardo vale la pena ricordare che i laghi carinziani sono stati insigniti del premio ambientale “Tourism for Tomorrow Award” in quanto le loro acque risultano perfettamente potabili.

PleinAir 321 – aprile 1999

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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