Amate sponde

Sulla costa veneta del lago di Garda, il percorso ciclopedonale che segue costantemente il filo dell'acqua da Lazise a Punta San Vigilio è un esempio di recupero del bene ambientale. Vi invitiamo a scoprirlo a piedi o in bicicletta fuoristagione, quando i parcheggi altrimenti proibiti del lungolago offrono ai camper buone occasioni di sosta.

Indice dell'itinerario

Passando dalla Gardesana orientale nessuno potrebbe immaginare che al di là di ville, villette, campeggi e proprietà private, sul bordo dell’acqua si snoda un vero paradiso per camminatori e ciclisti, senza ombra di auto se non nell’attraversare i paesini.
Visto il successo del primo tratto realizzato anni orsono, da Garda a Bardolino, le amministrazioni locali hanno ben pensato di estendere la “Passeggiata Rivalunga” (questo il nome del tracciato ciclopedonale). Oggi si può andare da Lazise a Garda e oltre, in prossimità di Punta San Vigilio, dove il muro di recinzione di una villa (che si dovrebbe fare arretrare di qualche metro per lasciare il passaggio, come è avvenuto altrove) impedisce di raggiungere questo stupendo angolo di lago quando l’acqua è alta.
Il tratto pianeggiante della passeggiata è di circa dieci chilometri; se poi si aggiunge qualche deviazione, come quella per la Rocca di Garda, i chilometri diventano molti di più, e volendo si possono programmare più tappe spostandosi con il mezzo. I parcheggi non mancano, come non mancano i divieti di sosta ai camper e le famigerate sbarre. Numerosi i campeggi, alcuni dei quali senza stanziali, ma chiusi d’inverno: fa eccezione il camping comunale “San Nicolò” di Bardolino (tel. e fax 045/7210051), che apre in bassa stagione nei weekend e per le festività di Natale e Pasqua.

Inizio da Esperia
La nostra passeggiata parte da Lazise, dal bellissimo Lungolago Esperia recentemente rimesso a nuovo. Si può lasciare il camper nel parcheggio lungo il lago nella parte nord del paese, vicino al porticciolo turistico, oppure nei tanti parcheggi a pagamento. Uno sguardo alla cittadina ci permette di ammirare la merlata cinta muraria attraversata da porte che immettono nell’abitato: il Castello Scaligero, la chiesetta di San Nicolò del XII secolo e la Dogana, ampio edificio cinquecentesco che fu sede della dogana veneta.
Lasciato il paese s’incontra subito la bella Villa Pergolana affacciata sul lago, con annessa la chiesetta di un antico convento, visibile dalla statale. Superato il nuovo ponte in legno costruito ad hoc espropriando un pezzetto di villa, si prosegue in un ambiente godibilissimo: grandi alberi sulla destra, canneti, rovi e qualche salice sulla sinistra con l’azzurro del lago sempre a pochi metri e l’ampia insenatura del golfo di Garda sullo sfondo. Non ci sono salite e la passeggiata è alla portata di chiunque, dosando piacevolmente natura e valori artisticamente apprezzabili come la Pieve di Santa Maria al di là della statale a Cisano, il primo paesino che s’incontra. Qui una bella spiaggia erbosa attira parecchi bagnanti d’estate, ma le famose sbarre impediscono ai camper l’accesso al lungo parcheggio.
La nostra passeggiata prosegue ampia vicino ai canneti, costeggiando campeggi, superando qualche rimessaggio di barche. Bar, ristoranti e pizzerie lungo il percorso non mancano di offrire occasioni di sosta e ristoro. Bardolino si annuncia con la sua bella insenatura percorsa tutta dalla passeggiata lungolago. Anche qui, lasciando momentaneamente il nostro percorso, troveremo due chiesette deliziose: San Zeno, dalle strutture intatte del IX secolo e tra i più importanti monumenti carolingi, e la chiesa romanica di San Severo, che ha subito alcune ristrutturazioni.
Lasciato il paese la passeggiata prosegue ancora più ampia e curata.Verso la Rocca
Superato il campeggio comunale di Bardolino, dopo poche centinaia di metri sulla destra inizia una deviazione segnalata (cartello “Sentiero Rocca A”) che ci porterà sulla Rocca di Garda e all’Eremo San Giorgio situato su un’altra asperità un po’ più interna rispetto al lago.
Lo stretto sentiero incuneato tra i confini di due campeggi finisce all’altezza della statale, superata la quale il percorso segue per un tratto la strada asfaltata per poi proseguire in terra battuta. I due rilievi sono ora ben distinguibili davanti a noi, divisi da una sella. Quello di sinistra offre superbe vedute (si domina tutto il lago con Garda e il suo splendido golfo ai nostri piedi). Qui sono stati rinvenuti reperti archeologici di un castelliere dell’Età del Ferro; nel Medioevo vi sorgeva inoltre una fortificazione che fu prigione di Adelaide di Borgogna nel 951, dalla quale – si narra – la nobildonna compì una rocambolesca fuga attraverso il lago in una notte di tempesta.
Sull’altra parte della Rocca, a destra della sella, sorge invece il convento dei Camaldolesi costruito nel 1663, conosciuto come Eremo San Giorgio. Si può visitare solo la chiesetta negli orari stabiliti e presso la portineria si possono acquistare i prodotti dell’antica farmacia dei monaci. Al ritorno si imboccherà il sentiero in discesa che porta a Garda, per riprendere la nostra passeggiata sul lago.

Da Garda a San Vigilio
La discesa della Rocca termina davanti alla chiesa parrocchiale di Garda; la visita del paese può iniziare dal bel Lungolago Regina Adelaide, alberato e fiorito, con tranquilli bar e ristoranti, dove si affacciano le più antiche abitazioni del borgo con angolini molto suggestivi. Notevoli la ex darsena di Palazzo Carlotti detta “Losa” (della scuola del Sammicheli), edificio a portici e loggia, e il Palazzo del Capitano in Piazza Catullo. Alla fine del lungolago, circondata da un bel giardino, c’è Villa Albertini, una tra le più famose di tutto il lago, dove il 10 giugno 1848 Carlo Alberto ricevette la delegazione che gli portava l’atto di annessione della Lombardia al Piemonte (come ricorda una lapide all’esterno).
Consigliamo di proseguire ancora in direzione nord verso Punta San Vigilio, uno degli angoli più romantici del Garda. Se anche non si riesce a raggiungere la punta, si può godere di una stupenda vista sulla baia di Garda sovrastata dalla Rocca.
In bicicletta il tragitto di andata e ritorno non presenta alcun problema (a parte la salita alla Rocca, che si compirà a piedi da Garda). A piedi è invece un po’ lungo: suggeriamo in tal caso di utilizzare i pullman di linea per il ritorno; in alternativa, spostando il camper, dividere l’escursione in due tappe, che si prestano a riempire piacevolmente l’arco di un weekend: Lazise-Bardolino e ritorno più Bardolino-Garda e ritorno (con escursione alla Rocca).

Altre passeggiate del Garda
Sulla scia di quella di Garda, altre passeggiate stanno nascendo lungo le sponde del lago. Segnaliamo il percorso che dalla località Fornaci arriva fino a San Benedetto di Lugana (o viceversa) e quello, quasi ultimato, che da questa località porta fino a Peschiera. In tutte queste località ci sono dei bei parcheggi sul lago immancabilmente col divieto di sosta ai camper, ma in bassa stagione possono essere utilizzati anche per la notte. Sempre da Peschiera è possibile arrivare fino a Pacengo in direzione nord. Quest’ultimo tratto, seppur percorribile, è ancora in fase di ristrutturazione dopo l’esproprio di alcuni terreni sul lago che ne impedivano l’accesso.

PleinAir 331 – febbraio 2000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio