Al di là del ponte

Il collegamento stradale e ferroviario sull'Öresund, lo stretto che divide la Danimarca e la Svezia, è diventato una delle vie più battute anche dai turisti in viaggio sulle rotte scandinave. E ha fatto rinascere a nuova vita la città svedese di Malmö, terminal occidentale della mastodontica opera.

Indice dell'itinerario

Ci sono ponti che uniscono nazioni. E’ il caso di quello sullo stretto dell’Öresund che da dieci anni collega la capitale danese, Copenhagen, alla dirimpettaia città svedese di Malmö, creando di fatto un’unica immensa area metropolitana a cavallo tra i due paesi. Percorrerne i 15 chilometri è davvero emozionante, perché ci si inabissa per un tratto per poi riemergere e guidare a lungo avendo il mare sia a destra che a sinistra, con l’orizzonte rotto solo da qualche rara nave di passaggio e dalle pale eoliche offshore. Il ponte, inoltre, è costruito in modo tale da far passare la ferrovia esattamente sotto la via asfaltata, e il treno è un’utile alternativa se si decide di lasciare il veicolo ricreazionale nella capitale danese e visitare solamente Malmö o la vicina città storica di Lund.
Quando stiamo per arrivare in Svezia basta volgere lo sguardo a sinistra e, se le condizioni di visibilità sono buone, potremo ammirare un grattacielo bianco a forma di vite: è la Turning Torso di Santiago Calatrava che si erge sul Västra Hamnen, il porto occidentale di Malmö, e con i suoi 190 metri è l’edificio residenziale più alto della Svezia e il secondo d’Europa. Acciaio, vetro e cemento armato vanno a disegnare nove cubi rotanti secondo la concezione di un’architettura viva e in movimento. Non a caso l’opera è stata commissionata al famoso architetto catalano dieci anni fa, lo stesso periodo in cui è stato realizzato il ponte, chiedendo all’autore di trasporre nella costruzione una sua scultura di un torso umano. L’operazione pare riuscita, così come l’intento di dare un nuovo simbolo a Malmö, che in precedenza veniva identificata con un’enorme gru per la costruzione di natanti situata a meno di un chilometro. Ora i tempi sono cambiati e l’intero quartiere, non più un’area industriale, si è trasformato in una zona residenziale ecocompatibile e all’avanguardia che viene visitata non solo da una folla di turisti, ma anche da migliaia di architetti e ingegneri. A Västra Hamnen, nelle giornate più terse, si passeggia lungo il mare per osservare gli edifici a risparmio energetico e magari prendere un caffè al Bar Italia (gestito ovviamente da nostri connazionali) o pranzare nel primo ristorante slow food della Svezia, Salt & Brygga, che si trova proprio di fronte al porticciolo in cui sono ormeggiati yacht e houseboat. Incontrerete gente che fa jogging o che porta a spasso il cane e bambini che giocano, e avrete subito la percezione di una Svezia moderna che guarda al futuro.
Ma questa, naturalmente, è anche una città dal cuore antico. Fondata nel 1275 come molo fortificato di proprietà dell’arcivescovo di Lund, Malmö – il cui nome ha il curioso significato di mucchio di ghiaia – è stata per secoli la seconda città della Danimarca (oggi è la terza della Svezia dopo Stoccolma e Göteborg). Divenne uno dei più importanti centri dell’Öresund quando la Lega Anseatica cominciò ad utilizzarla come base di commercio, soprattutto per la pesca dell’aringa; un simpatico mercato ittico si svolge ancora oggi in alcune casette rosse a due passi dal castello. Quest’ultimo, voluto da Erik di Pomerania nel 1434, venne ricostruito un secolo dopo per poi diventare una prigione nell’800 e infine un museo, la cui visita è da non perdere soprattutto se accompagnati da bambini perché dà modo di osservare alcuni ambienti ricostruiti e offre anche un museo naturalistico e un piccolo zoo con pesci, rettili, anfibi e piccoli mammiferi.
A piedi, con una bella passeggiata attraverso il parco, si raggiunge la parte vecchia. Sulla Stortorget, la piazza del Municipio, affaccia la più antica farmacia della Svezia, mentre l’adiacente Lilla Torget, con belle case a graticcio e una fontana, ci trasporta veramente ai tempi d’oro della città. La chiesa gotica di San Pietro, costruita sul modello di una parrocchiale di Lubecca, ricorda i tempi della Lega Anseatica anche per la cappella dei commercianti. Il Form Design Center, che ospita spesso interessanti mostre, è invece il cuore dello shopping, con negozi di oggetti per la casa, cioccolaterie e prodotti di artigianato.
Chi vuole conoscere meglio la regione della Scania può dirigersi verso la vicina Ystad, dove ci si imbarca per l’isola di Bornholm, oppure seguire la costa verso nord e visitare Lund, con la sua stupenda cattedrale romanica; per non parlare di Kulturen, museo all’aperto fondato nel 1882 che presenta numerosi edifici storici svedesi ricostruiti, fra cui una chiesa e una fattoria, e strade acciottolate su cui affacciano case medioevali. Lund, essendo una città universitaria, è anche culturalmente molto vivace e piacevole da visitare in primavera, quando si può passeggiare nell’orto botanico tra splendide fioriture. Da qui si torna rapidamente a Malmö e in Danimarca o si raggiungono altrettanto facilmente le autostrade per il Grande Nord. l

Testo e foto di Gabriele Salari


PleinAir 453 – aprile 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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