Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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L’arrivo della bella stagione è un momento ideale per aiutare il corpo a depurarsi: e per farlo bastano poche semplici regole
“Mangiare secondo natura” è una rubrica curata dalla Dott.ssa Debora Rasio (Università di Roma La Sapienza), nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma. 
 

Nei millenni ogni religione e medicina tradizionale ha raccomandato a fini terapeutici o spirituali il digiuno e la disintossicazione. Durante il digiuno, infatti, l’energia del corpo, non più impegnata nei processi digestivi, viene diretta alla depurazione di sostanze tossiche e al riparo cellulare. La letteratura medica è ricca di esempi di guarigioni da malattie anche gravi ottenute con l’astensione dal cibo: pensiamo al digiuno come trattamento dell’epilessia, già documentato ai tempi di Ippocrate e oggi reinterpretato nelle più agevoli diete chetogeniche per il controllo delle epilessie farmaco-resistenti, e ai numerosi casi riportati in letteratura di remissione dall’artrite reumatoide dopo digiuni controllati.

In molte tradizioni, con l’arrivo della primavera e l’esaurimento delle scorte di cibo dell’inverno, era prassi digiunare per una o più settimane con acqua ed erbe di campo. Secondo la medicina ajurvedica il freddo invernale concentra le capacità digestive nello stomaco, rendendo la digestione robusta e consentendoci di mangiare cibi pesanti e ricchi in grassi. Con l’arrivo del calore, invece, la capacità digestiva si disperde divenendo meno intensa, e l’alimentazione spontaneamente si indirizza verso cibi più leggeri e facilmente digeribili. Non è un caso che molte gastriti si riattivino proprio in primavera e autunno, quando le funzioni digestive sono indebolite dai cambiamenti climatici.

 

Cosa mangiare in primavera

È buona pratica accompagnare il risveglio della natura con un’alimentazione in grado di sostenere gli organi principalmente impegnati nella depurazione, in particolare fegato e reni. Per fare questo portiamo in tavola verdure di stagione, frutta e cereali integrali, e limitiamo il più possibile zuccheri, farine raffinate, additivi alimentari, carni rosse, alcool e fruttosio.  È consigliabile cuocere le verdure saltandole rapidamente in olio (in una padella non antiaderente): l’olio cotto migliora il funzionamento del fegato, attivandone le funzioni depurative e le capacità metaboliche attraverso lo stimolo alla produzione di bile. È solo con la bile che possiamo rimuovere le cosiddette tossine liposolubili, ovvero quelle in grado di sciogliersi nei grassi, non eliminabili con le urine o il sudore; non è un caso che le piante utilizzate per drenare il fegato – pensiamo al carciofo, al boldo, al tarassaco, al cardo mariano – stimolino la produzione e la secrezione di bile nell’intestino. Inserire olio cotto quasi a ogni pasto consente di stimolare giornalmente il drenaggio epatico e determina nel tempo un miglioramento delle funzioni digestive.

riso_integrale

In primavera è infine opportuno aprire le porte della cucina a una varietà di verdure di stagione, saltate con aglio, olio ed eventualmente peperoncino, accompagnandole a cereali quali il riso integrale, rosso o nero del tipo Venere, oppure  la quinoa o il miglio che, essendo privi di glutine – una proteina potenzialmente impegnativa sulla funzione renale – possono agevolare la diuresi. Abbiniamoli con un pugno di legumi: la fibra di cui questi ultimi e i cereali sono ricchi si legherà alle tossine presenti nel tratto intestinale, riducendone l’assorbimento e  favorendone l’eliminazione.

 

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre).