“Mangiare secondo natura” è una rubrica curata dalla Dott.ssa Debora Rasio (Università di Roma La Sapienza), nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma.
Sorsi di salute
Per facilitare l’eliminazione di tossine è importante bere: di seguito elenchiamo alcune rimedi che oltre a stimolare la diuresi hanno un effetto tamponante l’eccesso di acidi e favorente le funzioni digestive.
Acqua bollita, zenzero e limone – Far bollire per 10 minuti 1 litro di acqua calda con 1 cm di zenzero fresco grattugiato; aggiungere a fine cottura il succo di un limone e bere la tisana mantenuta calda in thermos durante la giornata. Il limone ha un effetto alcalinizzante mentre lo zenzero svolge azione antiinfiammatoria e protettiva sulla mucosa gastrointestinale.
Acqua, bicarbonato e limone – Aggiungere a un bicchiere d’acqua un cucchiaino raso di bicarbonato di sodio e il succo di un limone spremuto. I due composti reagiranno formando citrato di sodio, un buon tampone dell’eccesso di acidi che si formano nel corpo a causa di stress, farmaci, dieta squilibrata e metabolismi endogeni. Bere lontano dai pasti.
Acqua, yogurt e un pizzico di sale marino integrale – Bere 125 ml di yogurt o kefir diluiti in 500 ml di acqua, aggiungendo un pizzico di sale marino integrale e a piacere anche del cumino o un seme di cardamomo. Buona e dissetante, la bevanda ha un effetto blandamente diuretico e riequilibrante sulla flora batterica intestinale.
Zeolite – Questo minerale di origine vulcanica, non assorbibile a livello del tratto gastrointestinale, è capace di assorbire le tossine in esso presenti (inclusi i metalli pesanti, i pesticidi e le radiazioni ionizzanti) convogliandole all’esterno attraverso le feci. Assumere da uno a tre cucchiaini al giorno in un bicchiere d’acqua a stomaco vuoto.
Purificanti di natura
In primavera la natura ci offre una gran varietà di verdure ad azione drenante su fegato e reni. Fra le verdure diuretiche compaiono nell’orto gli asparagi, la cicoria, il cavolo, il sedano, i finocchi, i ravanelli, la rucola e altre insalate, oltre a cipolline, porri e cipolle. La parte del leone nel depurare il fegato la svolge il carciofo, che oltre a stimolare la produzione di bile e favorirne il deflusso verso l’intestino svolge un’azione epatoprotettiva, epatostimolante e antiossidante. Consumato crudo esprime al massimo le sue proprietà benefiche.
Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza