Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Demonizzato dalle diete fai-da-te, il cioccolato si rivela come un toccasana per il cuore e aiuta chi vuole concedersi una piccola coccola senza temere l’incontro con la bilancia: abbiamo intervistato al riguardo la dottoressa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

 

Da sempre considerato alimento “proibito” il cioccolato sta facendo notizia per la sua capacità di proteggerci dalle malattie cardiovascolari. Davvero svolge questa azione benefica sul cuore?

Il cacao è ricco in polifenoli, sostanze antiossidanti con azione anti-ipertensiva, anti-infiammatoria, antitrombotica e con effetti metabolici quali ad esempio il miglioramento dell’insulino-resistenza e del profilo lipidico, e tutte queste azioni contribuiscono all’effetto protettivo.

Un tempo pensavamo che gli antiossidanti fossero utili soltanto per proteggerci dal danno ossidativo. Oggi sappiamo invece che alcuni di loro si comportano come vere e proprie molecole di segnale, in grado cioè di indurre i geni a produrre nuove proteine o enzimi.

Ad esempio i flavonoidi del cacao stimolano la produzione, da parte dei vasi sanguigni, di ossido nitrico, un potentissimo vasodilatatore, abbassando così la  pressione arteriosa; inoltre contribuiscono a mantenere l’elasticità delle pareti dei vasi e riducono la tendenza delle piastrine ad aggregarsi contribuendo così al normale flusso sanguigno.

Il consumo regolare di cacao sembra più che raddoppiare il numero di cellule angiogeniche che circolano nel sangue e che hanno la funzione di riparare e proteggere i vasi.

Secondo una recente ricerca condotta su oltre 100.000 persone, chi consuma molta cioccolata ha una riduzione del rischio di malattie CV del 37%, rispetto a chi ne consuma poca.

Albero del cacao
Albero del cacao

La cioccolata è però anche ricca in grassi saturi e zuccheri. Dobbiamo temere che questi ingredienti ne riducano l’effetto protettivo?

Assolutamente no, se il cacao che consumiamo è di qualità e possibilmente fondente. Infatti il cacao, a fronte della sua ricchezza in grassi saturi, abbassa i livelli circolanti di colesterolo totale, migliora quelli di colesterolo buono, e  protegge il colesterolo dall’ossidazione, riducendo così la capacità di creare placca ateromasica.

Mangiare cioccolato: quale e quanto

Vanno bene tutti i tipi di cioccolato o ve ne sono alcuni da prediligere?

Il cioccolato dovrebbe essere fondente con almeno il 70% in cacao, in questo modo risulta ridotta la quota di zuccheri aggiunti.

Poi la qualità è importante, poiché più il cacao è ricco in flavonoidi, maggiore è l’effetto terapeutico. Il cioccolato lavorato a freddo è generalmente il più ricco di antiossidanti.

 Ma quanto cioccolato dobbiamo mangiare?

Se parliamo di un buon cioccolato fondente, 6 grammi al giorno possono bastare, però fino a 20 grammi al giorno, equivalenti a circa 110 calorie, possiamo consumarne. Non dobbiamo temere troppo per la linea; in effetti sembrerebbe addirittura che chi mangia regolarmente cioccolato –ovviamente senza esagerare nelle quantità- abbia meno problemi di peso rispetto a chi non ne consuma affatto. Per una volta, una buona notizia per i golosi.

Semi di cacao
Semi di cacao

 

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre).