Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Il segreto della longevità racchiuso in dieci porzioni di frutta e verdura al giorno

Indice

Per la grande maggioranza di noi che si sente “a posto” nel mangiare 1-2 frutti al giorno l’Imperial College London non lascia scampo: salgono a ben 10 le porzioni giornaliere di frutta e verdura consigliate per tenersi alla larga da infarto, ictus e tumori.

Le dosi raccomandate dall’istituto britannico sono doppie rispetto alle raccomandazioni governative e sono il frutto della revisione di 95 studi condotti su un campione complessivo di 2 milioni di persone e ben 43mila casi di infarto, 47mila ictus, 81mila malattie cardiovascolari, 112 mila casi di tumore e 94 mila decessi.

Numeri che fanno paura ma che hanno consentito ai ricercatori inglesi di concludere che se mangiare anche un solo frutto o una verdura al giorno è meglio di niente, sforzarci a consumarne 10 porzioni ci renderebbe praticamente “immortali”: il rischio di morte prematura si ridurrebbe, infatti, del 31% salvando quasi 8 milioni di vite ogni anno. Dai dati emerge che consumare  800 gr di frutta e verdura al giorno (equivalenti a 10 porzioni) riduce del 24% il rischio di infarto, del 33% il rischio di ictus, del 13% il rischio di tumore!

Non tutta la frutta e la verdura “pesano” allo stesso modo. Mele, pere, agrumi, insalate, verdure a foglia verde come la cicoria, la lattuga e gli spinaci e la famiglia delle crucifere con i suoi broccoli, cavolfiori e cavoli emergono come i migliori per la prevenzione di infarti e ictus. Per i tumori la parola chiave è, invece, il colore, dalle verdure a foglia verde al giallo e all’arancione di peperoni e carote, in aggiunta alle ormai note crucifere, onnipresenti in tema di prevenzione.

Frutta e verdura riducono i livelli di colesterolo e di pressione arteriosa,  migliorano il funzionamento delle arterie e del sistema immunitario e spengono l’infiammazione. Apportano anche preziosi antiossidanti che riducono i danni inferti dallo stress ossidativo al DNA proteggendoci dai tumori. La famiglia dei cavoli, inoltre, contiene glucosinolati in grado di aumentare l’eliminazione da parte del fegato di sostanze cancerogene. Per non parlare dell’effetto della fibra – presente in tutti i vegetali – sulla composizione della nostra flora intestinale, un vero e proprio universo di batteri in grado di condizionare il funzionamento di tutti i nostri organi.

Eppure dal campione è emerso che due adulti su tre faticano a consumare anche il minimo raccomandato di cinque porzioni al giorno. Sprecando così uno dei migliori investimenti per invecchiare in salute. Verdura e frutta – in abbondanza e di tanti tipi diversi – assicurano i nutrienti necessari al corretto funzionamento dell’organismo, fornendogli tutte le armi di cui ha bisogno per affrontare senza difficoltà il tempo che passa.

Sbucciare, tritare, grattugiare, sgranocchiare dovrebbero diventare il nostro ‘mantra’: dieci porzioni di frutta e verdura al giorno sembra un traguardo irraggiungibile per molti di noi, ma la frutta e la verdura nella loro versatilità  si prestano a tutti i pasti: dalla colazione, all’aperitivo, alla cena. Dovremmo apprendere la buona abitudine di consumare un frutto a colazione, pranzo e cena, di portarci per spuntino delle crudité come finocchi, carote, sedano  e ravanelli (magari abbinati a qualche oliva per insaporire il tutto) e di fare in modo di accompagnare sempre la pietanza del pranzo e della cena con un bel contorno di verdure, magari ripassate in aglio, olio extra vergine e peperoncino, così diventano più buone e più ricche in antiossidanti. Piccoli trucchi per fare in modo che gli 800 grammi che ci separano dall’immortalità non ci appaiano più così difficili da conquistare!