Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Rosso e gustoso, il pomodoro è un pilastro della dieta Mediterranea insostituibile non solo per il palato, data la sua bontà, ma anche per la salute ricco com’è di licopene, un particolare tipo di carotenoide dalle spiccate proprietà antiossidanti e protettive contro i tumori. Già diverse ricerche hanno correlato il consumo di pomodoro al ridotto rischio di cancro all’utero, alla prostata e allo stomaco, ma arrivano ora nuove importanti scoperte sull’efficacia di questo frutto contro il tumore della pelle, argomento particolarmente attuale d’estate quando è massima l’esposizione al sole. Ricordiamo che – anche se a basso tasso di mortalità – il cancro più diffuso è proprio quello della cute non melanoma: se ne registrano ogni anno più nuovi casi rispetto a quelli di seno, colon, prostrata e polmoni messi insieme.

In base a uno studio condotto sui topolini dall’Università dell’Ohio il consumo giornaliero di pomodoro riduce fino alla metà lo sviluppo di tumore alla pelle proteggendola dai danni causati dall’esposizione quotidiana al sole.

Anche se – come vedremo – tutto ciò si è rivelato valido solo per i maschi.

POMODORO INTERO VERSUS LICOPENE

L’indagine è stata condotta su un campione di topolini parte dei quali alimentati per 35 settimane con una dieta arricchita del 10% di pomodoro secco in polvere. Terminata la dieta tutti i topolini sono stati esposti a dosaggi di raggi ultravioletti capaci d’indurre tumore alla pelle (come accade anche negli esseri umani nei quali questo cancro si sviluppa geneticamente in maniera molto simile a quanto avviene nei topi).

Rispetto al gruppo di controllo, in cui nessuno era stato alimentato con pomodoro, i topolini del campione hanno avuto una riduzione del 50% dei tumori cutanei.

Studi clinici precedenti hanno dimostrato che il consumo di concentrato di pomodoro riduce le scottature dovute all’esposizione al sole. L’effetto protettivo è dovuto ai suoi carotenoidi che si concentrano nella pelle proteggendola dai danni della radiazione ultravioletta. Fra tutti i carotenoidi si è dimostrato più efficace il licopene ma attenzione: l’efficacia massima si raggiunge consumando il pomodoro intero e non il licopene in forma di supplemento, suggerendo che la sinergia fra questo carotenoide e altri composti presenti nel frutto sia necessaria per esercitare gli effetti protettivi.

RISULTATI INCORAGGIANTI, MA SOLO PER I MASCHI

Un aspetto interessante di questo studio è che il rapporto positivo tra assunzione di pomodoro in polvere e minore insorgenza del tumore alla pelle danneggiata dal sole si è rivelato valido solo per i topolini maschi. Questo elemento si ricollega a quanto dimostrato da precedenti ricerche per cui, rispetto alle femmine, i topolini maschi dopo l’esposizione al sole sviluppano più tumori della pelle, più rapidamente e in forma più aggressiva. A dimostrare che dovremmo tenere in considerazione il sesso nel ricercare differenti strategie di prevenzione. Quello che funziona per gli uomini non sempre funziona allo stesso modo per le donne e viceversa.

CAROTENOIDI: MAI PIÙ SENZA

Al di là della particolare efficacia per patologia e gruppo di popolazione resta valida – perché già oggetto numerosi di studi – l’efficacia generale dell’azione antiossidante dei carotenoidi. Uno studio condotto su 15mila donne e durato ben 15 anni ha dimostrato, ad esempio, che i carotenoidi di peperoni, carote e patate dolci riducono il rischio di cancro all’utero. Così, mangiare quotidianamente vegetali dai colori accesi – tipici degli alimenti ricchi in carotenoidi – sembrerebbe ridurre di un quinto il rischio di cancro alla prostata. Ancora, una recentissima ricerca ha evidenziato la capacità dei pomodori di rallentare il tumore allo stomaco. Insomma possiamo concedere alla Scienza tutto il tempo di cui necessita per le verifiche senza rinunciare, intanto, a sfruttare le sue preziose intuizioni a nostro vantaggio. In questo caso si tratterebbe semplicemente di mangiare un po’ più di pomodori, soprattutto durante l’estate mentre ci esponiamo maggiormente al sole. Ricordando che il modo migliore per assorbire i carotenoidi del pomodoro è consumarlo ben cotto in olio extravergine d’oliva per favorirne l’assorbimento. Una soluzione semplice e veloce è quella di utilizzare il doppio o triplo concentrato, da aggiungere a sughi, verdure o da spalmare sul pane con un goccio di olio. Il concentrato di pomodoro, infatti, è anche un concentrato di licopene e altri carotenoidi.

Fonte:

Tomatoes protect against development of UV-induced keratinocyte carcinoma via metabolomic alterations. Scientific Reports, 2017.