Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Indice
La salvia è uno dei rimedi erboristici più utilizzati al mondo nel trattamento di diversi disturbi, dalle difficoltà digestive ai sintomi della menopausa. Ne parliamo con la dr.ssa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

 

Dr.ssa Rasio, può descriverci le proprietà e gli usi più documentati di questa pianta aromatica?

Le molteplici virtù medicinali della salvia erano note fin dai tempi più antichi, e le sono valse il nome, che deriva dal latino “salvus”, che significa “salvo” o “sano”. Gli Egizi la usavano per aumentare la fertilità, i Greci la applicavano su piaghe e ulcere per bloccare l’emorragia e ridurre il rischio d’infezioni, la badessa Ildegarda di Bingen la prescriveva in forma di decotto contro la cefalea e in caso di mal di gola, tosse e bronchite. In Cina, dopo il suo arrivo nel ‘600, era utilizzata per curare l’insonnia e la depressione, per rafforzare il sistema nervoso e migliorare la memoria. La Commissione E tedesca, un’agenzia regolatoria governativa che valuta l’impiego di erbe medicinali in base ai dati di efficacia e sicurezza, ha approvato l’uso della salvia nei disturbi gastrointestinali, nelle sudorazioni profuse (come quelle associate alla menopausa) e nelle infiammazioni delle mucose di bocca e gola.

Le foglie di Salvia sono ricchissime in calcio, vitamina K, carotenoidi, oli essenziali (i cui componenti principali sono la canfora, il cineolo e il tuione), tannini (dotati di azione sedativa sul sistema nervoso centrale), acidi organici, flavonoidi, terpenoidi e sostanze estrogenosimili.

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Ecco alcune delle principali indicazioni della salvia:

Traspirazione eccessiva

Numerosi studi hanno dimostrato che la salvia riduce del 50 percento l’entità della sudorazione; l’effetto raggiunge il picco massimo circa 2 ore dopo l’assunzione.

Vampate

Con l’arrivo della menopausa molte donne sperimentano vampate, sudorazione profusa, insonnia, palpitazioni, mal di testa. Questi sintomi riflettono l’adattamento del corpo alla deprivazione di estrogeni con alterata produzione di neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale. L’efficacia della salvia, tradizionalmente utilizzata per i sintomi della menopausa, è stata dimostrata in diversi studi, con benefici in termine di riduzione delle vampate, della sudorazione e dei risvegli notturni. Gli effetti sono dovuti alla presenza di sostanze estrogenosimili e al ruolo adattogeno di questa erba aromatica, in grado di aumentare la resistenza a diversi stressori psico-fisici, inclusi il cambiamento ormonale tipico della menopausa.

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Tonificante del sistema nervoso centrale

La salvia è nota per i suoi effetti benefici sui deficit della memoria, i disturbi dell’attenzione, la depressione e l’affaticamento generale, in tutte le età, sia in soggetti sani sia in malati, anche gravi come quelli affetti da morbo di Alzheimer. Negli individui sani la salvia migliora gli stati di astenia e depressione, la memoria e l’attenzione, e, a dosaggi più elevati, il tono dell’umore, il senso di calma e di benessere. Nei malati di Alzheimer i livelli di un neurotrasmettitore, chiamato acetilcolina, sono ridotti, e nel trattamento è utilizzato un farmaco in grado di inibire l’enzima che degrada l’acetilcolina, o acetil-colinesterasi. L’olio essenziale di salvia è un inibitore dell’acetil-colinesterasi, e agisce dunque in maniera simile a quella dei farmaci. In un piccolo studio randomizzato, l’uso di olio essenziale di salvia per quattro mesi ha migliorato il funzionamento cognitivo e il comportamento dei pazienti.

Disturbi digestivi

La salvia è ricca in tannini ad azione eupeptica (in grado di favorire la digestione) e tonificante lo stomaco, inoltre ha un effetto rilassante sulla muscolatura liscia del tubo digerente. Una tisana alla salvia è un toccasana in caso di digestione lenta e difficile, specie se accompagnata a rigurgiti e gonfiore intestinale.

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 Conservazione dei cibi

Aggiunta alle carni la salvia ne prolunga la conservazione inibendo la crescita batterica. L’azione antibatterica è paragonabile a quella dei conservanti di sintesi, tanto che l’industria alimentare sta iniziando a utilizzarla come conservante naturale. La capacità della salvia di proteggere gli oli dall’ossidazione ha inoltre indotto alcune compagnie a sperimentare con il suo impiego come antiossidante naturale per rallentare l’irrancidimento degli oli.

Stomatiti, gengiviti, faringiti

Il decotto di salvia è molto utile in caso di mal di gola o infiammazioni della mucosa della bocca o delle gengive. Gli effetti benefici sono dovuti alle proprietà antiinfiammatorie e antibatteriche della pianta. Si possono fare sciacqui o gargarismi con un decotto o con la tintura madre diluita in poca acqua.

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Come utilizzarla

E’ disponibile in forma di foglie essiccate, bustine di tè, compresse, estratto liquido, spray. Possiamo preparare una tisana immergendo delle foglie di salvia in acqua bollente, oppure utilizzare le gocce di tintura madre. Strofinare i denti con le foglie di salvia li rende più bianchi e lucidi.

Controindicazioni

Non utilizzare in gravidanza e durante l’allattamento.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre), oltre a curare la rubrica settimanale Salute & Benessere su Radio Monte Carlo.