Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Indice

Non sappiamo esattamente da dove arrivi, ma da oltre 3000 anni il suo maestoso albero incanta le coste del Mediterraneo. Il ciliegio in fiore è uno dei più straordinari sfoggi di Madre Natura e proprio in questa fase dell’anno, tra maggio e giugno, ci dona i suoi frutti rossi, golosi e preziosi per il nostro benessere. Esistono due diverse specie di ciliegie. Le dolci, consumate abitualmente come frutta, dalla polpa e il colore intensi: tra le più diffuse la grande e succosa ciliegia Durone e la ciliegia Ferrovia tipica della Puglia. Visciole, amarene e marasche appartengono, invece, alla specie acida.

CALORIE SÌ, MA “BUONE”

Ricche di potenti nutrienti le ciliegie dolci sono mediamente più caloriche degli altri frutti tipici del periodo primaverile-estivo, ma con essi condividono il compito di riattivarci e detossificarci dopo un lungo inverno. A causa dell’elevato quantitativo di zuccheri, in particolare di fruttosio e glucosio, 100 grammi di ciliegie apportano circa 50 calorie. Contengono anche levulosio, uno zucchero ammesso per i diabetici e sono ricche di fibra che garantisce un basso indice glicemico e le rende davvero sazianti. Per queste ragioni le ciliegie possono essere anche consumate, preferibilmente a digiuno, da quanti impegnati nel controllo del peso. Per depurare e disintossicare al meglio l’organismo si consiglia di mangiare 25 ciliegie al giorno, meglio se al mattino, dopo il digiuno notturno. Oltre che un’ottima colazione durante la stagione calda sono ideali come spuntino rinfrescante e rivitalizzante: depurano il sangue, drenano il fegato e spengono l’infiammazione.

Le ciliegie si conservano in frigorifero circa 3 giorni, più a lungo se avvolte in un panno e messe in un sacchetto prima di essere riposte in frigorifero.

UN CONCENTRATO DI VITAMINE E SALI MINERALI

Vitamine, sali minerali, carotenoidi, polifenoli, antocianine. Sono numerosi e potenti i nutrienti delle ciliegie che ne assicurano proprietà depurative, remineralizzanti, antinfiammatorie e antiossidanti. Questi piccoli frutti rossi sono un concentrato di vitamina C di cui assicurano il 7% della dose giornaliera raccomandata proteggendo la vista e contribuendo al buon funzionamento delle difese immunitarie. Il contenuto di vitamine è ben equilibrato come quello di sali minerali come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo e oligoelementi importanti quali rame, zinco, manganese e cobalto di buon aiuto in caso di spossatezza e stress. Contengono, inoltre melatonina, sostanza chiave per indurre un buon sonno.

ANTIOSSIDANTI E ANTINFIAMMATORIE

Le ciliegie sono fonte di antocianine, una classe di antiossidanti che, insieme ai flavonoidi, i carotenoidi e la vitamina C, proteggono l’apparato cardiovascolare impedendo ai vasi sanguigni di irrigidirsi, riducendo al contempo colesterolo (tramite l’azione sul fegato) e pressione sanguigna. Gli antiossidanti delle ciliegie sono molto efficaci nel migliorare la funzione cognitiva proteggendola dall’azione dei radicali liberi e dall’invecchiamento.

Un’altra importante proprietà delle ciliegie è quella antinfiammatoria poiché inibiscono un enzima tipico delle infiammazioni similmente a come agiscono comuni farmaci quali gli anti-infiammatori non-steroidei. Sono frutti molto utili, dunque, nella terapia nutrizionale dell’artrite.

CONTRO LA GOTTA, DALLA PARTE DEL FEGATO

Il consumo di ciliegie è consigliato sia come diuretico per eliminare gli acidi urici nella cura della gotta, dei calcoli renali e della renella formata da urati, sia come lassativo in caso di stipsi. Possiedono una gradevole acidità data dalla presenza di acido malico che stimola l’attività del fegato, aiutandolo a depurarsi e regolandone la sua attività

Le ciliegie sono sconsigliate vivamente per i bambini al di sotto dei 3 anni: l’effetto lassativo dovuto alla presenza di sorbitolo, potrebbe risultare loro troppo intenso, cosa che non succede in età adulta.

ALLEATE DI BELLEZZA

Grazie alla presenza di caroteni e sali minerali sono il frutto ideale per proteggere la pelle dal sole e ottenere una tintarella naturale e omogenea.

I peduncoli o piccioli dei frutti ancora acerbi del ciliegio sono utilizzati contro la ritenzione idrica e come coadiuvanti nel trattamento della cellulite per le loro spiccate proprietà drenanti conferite dalla presenza di grandi quantità di sali di potassio e tannini. Con i piccioli essiccati e spezzettati si realizzano tisane e infusi, molto consigliati anche in caso di cistite.

CONSERVATE I NOCCIOLI!

Della ciliegia non si butta davvero nulla! Oltre ai piccioli, veri alleati delle vie urinarie, anche i noccioli hanno la loro potenziale utilità. La peculiarità di essere cavi li rende, infatti, simili a piccole camere d’aria capaci di immagazzinare calore e freddo per poi cederli lentamente. Con 300-500 gr si realizza un cuscino termico utilissimo per i problemi muscolari. Lavate bene i noccioli e lessateli in acqua per 30-60’ per eliminare del tutto la polpa rimasta adesa, essiccateli in forno o alla luce del sole prima di cucirli in una fodera di tessuto per ottenerne un cuscino. Se vi servirà freddo riponetelo in frigorifero per almeno 30 minuti prima di usarlo. Se, invece, lo vorrete caldo riponetelo in forno per 15 minuti a 60° o per un paio di minuti in microonde. Applicato sulla zona dolorante il beneficio è assicurato.