Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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I flavonoidi appartengono alla famiglia dei polifenoli, preziose sostanze antiossidanti che proteggono dall’invecchiamento, i radicali liberi e le malattie croniche. Madre natura non dimentica quasi mai di aggiungerli ai cibi che ci offre, ognuno dei quali apporta almeno un tipo di antiossidante spesso distinguibile grazie ai colori dei vegetali. Oggi ci soffermiamo sulle antocianine che conferiscono il colore blu, viola, rosso scuro ad alimenti quali uva, lamponi, mirtilli, more, ciliegie, fichi; ma anche melanzane, cavolo rosso e carote viola. Tutti questi tipi di frutta e verdura ricchi di antocianine sono unanimemente associati alla salute del cervello, la protezione dalle malattie neurodegenerative, la conservazione della memoria. Ma un nuovo studio dell’Università di Baltimora ha messo in luce un’altra proprietà delle antocianine sinora meno esplorata: proprio come proteggono il cervello dall’invecchiamento, infatti, aiuterebbero a rallentare anche quello dei polmoni.

RESPIRIAMO SEMPRE PEGGIO
Prima di questo, altri studi condotti su animali affetti da gravi disturbi polmonari avevano evidenziato una relazione tra l’ingestione di antocianine e una rapida riduzione del muco e delle secrezioni infiammatorie. Ciononostante, le prove epidemiologiche dei possibili legami tra assunzione di flavonoidi e funzione polmonare erano ancora scarse da indurre gli scienziati di Baltimora a cercarne altre. Un lavoro non facile in cui sono stati agevolati dal poter disporre di dati preesistenti, quelli raccolti dal secondo e terzo Sondaggio sulla salute respiratoria condotto dall’Unione europea tra il 2002 e il 2012 su un campione di 463 uomini adulti (44 anni l’età media). Da sottolineare che l’impegno comunitario a realizzare questo tipo d’indagini risale ai primi anni ’90 e fu dettato dal preoccupante aumento della popolazione affetta da asma a cui seguì il tentativo capire se e come fattori ambientali e comportamentali potessero influire sul fenomeno.

LE ANTOCIANINE RALLENTANO L’INVECCHIAMENTO DEI POLMONI
Oltre a rispondere a un dettagliato questionario sulle loro abitudini alimentari, tutte le persone coinvolte nel sondaggio erano state sottoposte – sia al momento del loro arruolamento, sia alla fine del periodo di osservazione – alla spirometria. Si tratta di un esame molto comune che misura la quantità di aria emessa in un secondo di tempo, quella emessa dopo un profondo respiro e il rapporto tra le due.

Già in possesso di questi dati, agli scienziati di Baltimora non è rimasto (si fa per dire…) che dividere i partecipanti in quattro gruppi sulla base del maggiore o minore consumo di antocianine dichiarato. E incrociando le informazioni si sono accorti come, a distanza di un anno, la capacità di respirare dei mangiatori “forti” di antocianine fosse rallentata molto meno – anche della metà – rispetto a quella di quanti avevano mangiato pochi cibi blu.

FUMATORI, EX FUMATORI, NON FUMATORI
Gli studiosi si sono spinti oltre analizzando gli effetti del consumo di antocianine distinguendo i partecipanti anche tra non fumatori, ex fumatori e fumatori. L’associazione tra più apporto di flavonoidi e minore invecchiamento polmonare è stata confermata sia nei non fumatori, sia negli ex.

Tra i fumatori, invece, la correlazione non si è manifestata: a loro mangiare più flavonoidi non aveva dato più benefici che agli altri.

Con tutti i limiti di un campione comunque ristretto di persone prese in esame, questo studio suggerisce che la popolazione può trarre beneficio da consumare più frutti ricchi di antocianine come, ad esempio, i mirtilli. E che ciò è vero in particolare per non fumatori ed ex fumatori, mentre per chi ancora persevera smettere rimane la migliore decisione per proteggere la propria salute.

MIRTILLI A COLAZIONE
Abbiamo, in ogni caso, aggiunto un altro tassello all’importanza di garantirsi una dose giornaliera di frutti e vegetali di colore blu: non più solo per il bene del nostro pensare, ma anche per quello del nostro respirare. Uva, fichi, melanzane… E i mirtilli, le more e gli altri frutti di bosco, cibi in apparenza molto elitari e difficili – oltre che un po’ cari – da reperire freschi, ma in realtà ampiamente disponibili surgelati. Non temiamo: conservano la loro ricchezza in polifenoli e restano in casa tutto l’anno da aggiungere, ad esempio, a yogurt bianco o ai cereali della colazione.

 

FONTE: American Thoracic Society. “Flavonoids may slow lung function decline due to aging.”