Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Si dice che, almeno nella “nostra” parte del globo, il primo a farne menzione fu Alessandro Magno, nel 300 A.C. Ma le sue origini risalgono a oltre 4000 anni fa, nelle isole della Malesia da dove approdò successivamente nell’America centro-meridionale area geografica che ancora oggi ne è il più grande produttore ed esportatore al mondo. Parliamo della banana, il frutto esotico più famoso e consumato grazie al suo sapore dolce, la sua morbidezza e il suo enorme valore nutrizionale. Per non parlare della sua comodità: dotata naturalmente del suo guscio protettivo, possiamo trasportarla ovunque, a scuola e in ufficio, senza complicazioni e accortezze particolari e poi mangiarla in ogni momento.

La banana è il frutto di una palma tropicale appartenente alla famiglia delle Musaceae e si sviluppa nel tipico casco che può arrivare a pesare, singolarmente, fino a 50 kg. E’ disponibile in ogni periodo dell’anno perché raccolta e trasportata in celle frigorifere che ne prolungano la conservazione fino allo sbarco sulla nostra tavola. È un frutto prezioso, adatto a ogni età e tipologia di consumatore: dagli anziani che la apprezzano per la facilità di masticazione, ai bambini che ne adorano il gusto dolce, passando per gli sportivi i quali beneficiano della densità energetica e della sua ricchezza di sali minerali, fino ai deboli di stomaco poiché altamente digeribile.

TANTI MINERALI AMICI DEI MUSCOLI. CUORE INCLUSO

Dal punto di vista nutrizionale la banana si distingue per la sua ricchezza in sali minerali. Tutti sappiamo, ad esempio, che può aiutare in caso di crampi perché ricca in potassio: una sola ne contiene ben 400 mg! Oltre al potassio è presente anche il magnesio rendendola un frutto altamente “remineralizzante” soprattutto d’estate quando, sudando, aumentiamo le perdite di sali minerali e abbiamo bisogno di compensarle. Il potassio è un minerale che ha anche il pregio di contribuire a tenere sotto controllo la pressione sanguigna aiutando a mantenere regolare il battito cardiaco: la banana diventa, così, un alimento utile per il cuore. Non è un caso che di fronte a un’improvvisa crisi ipertensiva, qualora non si disponga sul momento di un farmaco specifico, si possa ricorrere a mezzo litro di latte e 3 banane: il potassio del frutto e il calcio del latte abbasseranno la pressione a tamponare, in emergenza, gli effetti del picco.

COMBATTE LO STRESS E AIUTA A CONCENTRARSI

Sul fronte vitamine è alta la presenza della B6 che sostiene la produzione di globuli bianchi facendo della banana una valida alleata anche del sistema nervoso: il suo consumo, ad esempio, riduce il rischio di ictus in menopausa. Forse, poi, non tutti sanno che le banane riducono lo stress e possono essere utili a ritrovare il buonumore e ridurre la tensione grazie al loro importante contenuto di triptofano, una sostanza che il nostro corpo converte in serotonina, un neurotrasmettitore che ci aiuta a risollevare il nostro stato d’animo. Gli elevati livelli di potassio, inoltre, migliorano la concentrazione. Uno studio inglese condotto su un campione di studenti, ha dimostrato che mangiare banane nelle pause tra lezioni aiuta i ragazzi ad avere l’energia necessaria per studiare e per concentrarsi meglio.

UN ALIMENTO IDEALE PER GLI SPORTIVI…

Come accennato la banana è molto indicata per chi svolge attività sportiva: fornisce ai muscoli i carboidrati di cui hanno bisogno mentre magnesio e potassio contribuiscono a compensare le perdite di minerali.

E’ poi sottovalutato l’apporto di antiossidanti assicurato da questo “potente” frutto che facilita il recupero dopo lo sforzo fisico, ma anche durante una convalescenza. Ancora, è alta la presenza di sostanze vasoattive (dopamina, noradrenalina, tiamina e serotonina) che aiutano nella stabilizzazione del tono dell’umore. Per tutte queste ragioni si possono sostituire gli sports drinks con acqua semplice e banane da consumare ogni 15-30 minuti a seconda dell’intensità dello sforzo: i carboidrati del suo amido, immediatamente disponibili, riforniranno di glicogeno e nuova energia i muscoli stanchi.

… E PER CHI SOFFRE DI PROBLEMI DI STOMACO

Come rivela la sua consistenza morbida e pastosa, la banana è un frutto ad altissimo contenuto di fibre che la rendono altamente digeribile e una sorta di lassativo naturale contro la stitichezza. Per questo è un frutto prediletto da chi soffre di problemi di stomaco, bruciore intestinale, gastrite e ulcere. Il consumo di banana protegge, infatti, lo stomaco dalle ulcere perché svolge un effetto antiacido, neutralizzando l’acidità creata dai succhi gastrici e stimolando la produzione di muco che facilita la cicatrizzazione delle ferite create dall’ulcera: già nelle antiche medicine tradizionali la polvere di banana era utilizzata nella cura dei bruciori di stomaco. I tannini ad azione astringente e i minerali, invece, la rendono utile in caso di diarrea.

MOLTO ZUCCHERINA, NON SEMPRE E’ OFF LIMITS PER I DIABETICI

La banana è nota come frutto altamente zuccherino, sconsigliabile a chi voglia perdere peso. In effetti, si tratta di un alimento ad alta densità calorica poiché 100 grammi apportano circa 100 calorie. Comparate a quelle, di pari importo, contenute in una merendina o una barretta pregna di proteine ossidate e zuccheri, le calorie della banana sono comunque di molto preferibili data l’energia, gli antiossidanti e i sali minerali dei quali arricchiranno il nostro spuntino. Inoltre, l’altra presenza di fibra esercita un potere saziante che si protrae per diverse ore, certamente utile quando si è a dieta.

Anche l’indice glicemico di una banana matura è piuttosto alto, di circa 60. Ma i pazienti diabetici non devono spaventarsi: se la banana è acerba (quindi più tendente al verde che al giallo) il suo indice glicemico si dimezza. In questa fase, infatti, l’amido della banana è “resistente” cioè un carboidrato che resiste all’azione degli enzimi digestivi e quindi all’assorbimento e che rappresenta, al contempo, un valido nutriente per i batteri buoni presenti nell’intestino indispensabili nel controllo del livello di zucchero nel sangue. Tuttavia, non si deve dimenticare che con la maturazione questo amido resistente è convertito in zuccheri semplici (saccarosio, glucosio e fruttosio) dall’assorbimento rapido e, quindi, rapidamente incisivi sull’innalzamento della glicemia.

OTTIMA ANCHE DOPO LA SBORNIA

Abbiamo già enfatizzato l’estrema comodità e facilità di consumo della banana. Da piccoli ci ammonivano spesso a non mangiarne la punta perché nociva. Non esistono prove scientifiche di questa credenza popolare molto diffusa. La banana si può consumare anche cotta, si presta molto alla preparazione di marmellate e la sua polpa schiacciata può essere utilizzata nella preparazione dei dolci in alternativa alle uova in caso di intolleranza. Grazie al suo gusto dolce può sostituire direttamente il dessert, magari bagnata di cioccolato fondente. Per una maggiore tutela della salute e dell’ambiente è consigliabile il consumo di banane biologiche: le coltivazioni intensive usano abbondanti pesticidi con danno all’ambiente e ai lavoratori. Infine un cenno agli usi più “curiosi” di questo meraviglioso frutto: spruzzata di limone e miele è efficace per combattere i sintomi di una sbornia, mentre la sua buccia, ricca in oli e antiossidanti, può essere impiegata come lucido da scarpe naturale o come fertilizzante per le piante.