Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Soprattutto quando è “periodo di dieta” sulle scrivanie degli uffici o nelle borse delle signore compare una protagonista rimasta nell’ombra sino a quel momento: la bottiglietta d’acqua. E’, infatti, abbastanza noto che bere molto sia un valido aiuto per chi è alle prese con la sfida di perdere peso. Peccato che si tenda ad adottare tale abitudine solo in vista della prova costume mentre il nostro organismo – composto di acqua per il 70% – ha un bisogno costante di questo elemento vitale. Per una società evoluta come la nostra bere sufficiente acqua resta, inspiegabilmente, un comportamento che necessita di essere insegnato e divulgato, laddove sono diffusissime numerose altre bevande le quali, nemmeno lontanamente, equivalgono il potere salutare dell’acqua. Ne parliamo, un po’ in controtendenza, in piene festività natalizie proprio a sottolineare che bere molto è innanzitutto una regola di salute e che rispettarla sempre contribuisca a tenere il peso sotto controllo riuscendo a prevenire l’ingrassamento ancora meglio di quanto riesca a curarlo.

L’ACQUA RIDUCE LE CALORIE CHE ASSUMIAMO: UNO STUDIO

Risale alla scorsa primavera uno studio dell’Università dell’Illinois che ha appurato lo specifico ruolo dell’acqua nel mantenere il peso sotto controllo grazie alla sua capacità di ridurre l’apporto di zucchero, sale e grassi saturi. Più nel dettaglio, la ricerca ha preso in considerazione le abitudini alimentari di 18.000 adulti americani: la maggioranza di coloro che hanno incrementato il consumo di acqua anche solo dell’1 percento, ha anche ridotto l’apporto quotidiano di calorie così come il consumo di zucchero, grassi saturi, sodio e colesterolo.

Le persone che hanno aumentato di una, due o tre tazze il consumo quotidiano d’acqua hanno diminuito il loro fabbisogno energetico giornaliero tra le 68 e 205 calorie, mentre l’apporto di sodio è sceso tra i 78 e 235 milligrammi. Gli stessi hanno consumato anche tra i 5 e i 18 grammi in meno di zucchero e ridotto l’assunzione di colesterolo tra i 7 e i 21 milligrammi. Per arrivare a queste conclusioni ai membri del campione è stato chiesto di annotare tutto quanto mangiato e bevuto nell’arco di due giorni e poi di rifarlo a distanza di dieci giorni, quest’ultima volta registrando le abitudini alimentari nell’arco di tre giornate. Sulla base di queste informazioni è stato calcolato l’ammontare di acqua naturale assunto da ogni persona in percentuale a quanto mangiato e bevuto. In media ogni persona beveva 4,2 tazze di acqua naturale al giorno equivalente a poco più del 30% dell’acqua assunta complessivamente nella dieta. Ogni partecipante, inoltre, registrava un apporto di 2.157 calorie in media ogni giorno, 125 delle quali provenienti da bevande zuccherate e 432 da dessert, paste, snack vari, tutti cibi a basso valore nutrizionale e che non trovano posto in una dieta sana. L’incremento del consumo di acqua di appena l’1% – una quantità piccolissima in termini assoluti, ma risultata significativa da un punto di vista statistico – si associava ad una diminuzione media di 8,6 calorie nell’apporto energetico giornaliero così come a una lieve diminuzione di zucchero, grassi, sodio e colesterolo provenienti da cibi e bevande non ottimali da un punto di vista nutrizionale.  Questo effetto positivo del maggior consumo d’acqua è stato più efficace negli uomini, che tendono generalmente ad assumere una più elevata quantità di calorie al giorno a fronte di una ridotta assunzione di acqua.

BERE ACQUA: UN MESSAGGIO UNIVERSALE

L’altro aspetto davvero interessante della ricerca è che gli effetti non cambiano secondo razza, etnia, educazione, livello di reddito e quantità del peso. Insomma l’acqua è un bene per tutti. Questa conclusione forse apparentemente banale è invece importantissima in chiave di prevenzione delle malattie a livello globale. Preferire il consumo di acqua a quello di bevande caloriche è, infatti, un messaggio universale di educazione alimentare che può essere diffuso ovunque e a chiunque senza doverlo declinare sulla base di specifiche esigenze geografiche, etniche, sociologiche o economiche.

MANTENERSI IDRATATI E’ MANTENERSI IN SALUTE

Quanto descritto dovrebbe ampiamente bastare a convincere dell’importanza di portare a livelli adeguati il nostro consumo giornaliero di acqua. Ciononostante è utile passare sinteticamente in rassegna le altre buone ragioni per assicurare al nostro organismo una corretta idratazione. Innanzitutto è sinonimo di depurazione ed eliminazione delle tossine e di tanti altri materiali di scarto: ne beneficiano tutti i nostri organi vitali. A partire dall’intestino la cui attività sarà più regolare. Bere molto facilita il trasporto dei nutrienti oltre a favorire il consumo energetico e il funzionamento del nostro corpo – soprattutto se siamo degli sportivi – e del nostro cervello che, se ben idratato, si concentra meglio. Non a caso la disidratazione è considerata causa comune di mal di testa. Ultima, ma non per ultima la pelle, l’organo tra i più suscettibili alla carenza di acqua: fornirgliene è la prima regola per mantenerla sana e bella. L’acqua si beve, ma si assume anche attraverso cibi che ne sono ricchi come frutta e verdura: è davvero ovunque e, in Paesi come il nostro, sempre disponibile. Eppure continuiamo a berne troppo poca, perdendoci – letteralmente – in un bicchier d’acqua.

Fonte: Plain water consumption in relation to energy intake and diet quality among US adults, 2005-2012Journal of Human Nutrition and Dietetics, 2016.